Ringiovanire e fermare il tempo? Una sciamana ci dice che è possibile

Proseguendo il discorso sullo sciamanesimo iniziato la volta scorsa, in questa pratica medico-religiosa diffusa in tutto il mondo, la cui origine  si perde nella notte dei tempi, lo sciamano è una figura carismatica (di solito un uomo, con poche eccezioni femminili) molto venerata dalla sua comunità in grado di entrare volontariamente in uno stato di trance, ossia in uno stato di coscienza non ordinario, per mettersi a contatto col mondo spirituale a scopo divinatorio, o per fare una diagnosi di malattia e dare indicazioni sulla cura, o  consigli di altro genere.

Come in tutti gli altri sistemi medici non scientifici, alla base dello sciamanesimo c'è una visione olistica in cui l' uomo è parte integrante di un ordine universale, e sociale in particolare, dato il suo rapporto imprescindibile di incessante interazione con quanto lo circonda, e qualsiasi contrarietà (non solo malattie, ma anche incidenti, calamità, contrasti sociali e quant' altro) è vista come conseguenza di una violazione di quest' ordine. 

Si tratta dunque di una concezione perfettamente in linea con quella degli organismi viventi propria della teoria dei sistemi, cosa che rende legittimo un raffronto con l' approccio scientifico da cui emergono significative quanto interessanti differenze.

Non disponendo ovviamente di strumenti e metodologie di tipo scientifico, i nostri più lontani antenati, favoriti dal loro stretto contatto con la natura e i suoi ritmi da cui noi moderni ci siamo ormai drammaticamente allontanati, dovevano aver sviluppato al massimo sensibilità e intuizione. Intuizione che unitamente all' empirismo li portò a costruire un sistema di conoscenze che col tempo divenne tipico di ogni etnia.

E quanto più si approfondisce la conoscenza dello sciamanesimo diviene sempre più evidente che questa sensibilità si è sviluppata particolarmente nella dimensione spirituale, al punto da attribuire scarsa importanza alle cause fisiche dei problemi (che del resto dovevano essere in buona parte sconosciute nel contesto socio-culturale in cui ha avuto origine), focalizzandosi invece, come dicevo poc' anzi, su comportamenti, emozioni e scelte non in armonia con l' ordine naturale.

Lo sciamano: un uomo tra cielo e terra

E così se  un medico moderno individuerà le cause di una malattia in disordini fisiologici, oppure nell' azione di agenti patogeni esterni quali virus e batteri, uno sciamano invocherà invece altre cause di tipo psicologico e comportamentale, come invidia, gelosia, egoismo, competizione, avidità, malefatte, traumi psicologici e ogni energia negativa che nelle tradizioni popolari prende spesso il nome di "malocchio". Anche in questo caso si trova conferma della concezione olistica alla base di queste pratiche, se si tiene presente la  natura olografica della realtà, in cui ogni evento del mondo materiale ha una sua rappresentazione nella dimensione spirituale. Perciò non c'è necessariamente conflitto fra i due sistemi, che si possono completare a vicenda.

Appaiono inoltre  evidenti a questo punto le analogie con altri approcci medici moderni come la metamedicina, la medicina di Hamer e finanche la psicoterapia, dato che i rituali di guarigione sciamanica hanno spesso la funzione di portare a livello cosciente problemi inconsci.

A differenza dello psicoterapeuta tuttavia, che lavora sull' inconscio del paziente utilizzando elementi del suo passato individuale,  lo sciamano opera con l' inconscio collettivo (concetto introdotto da Carl Gustav Jung, ben noto psicanalista discepolo di Freud), in quanto nella sua ottica è il contesto sociale ad avere  sempre la priorità sull' individuo, al quale non resta altro che adattarsi alle regole morali della sua comunità.

Da queste poche considerazioni si potrebbe  commentare che non c'è niente di nuovo sotto il sole. Con questo voglio dire che,   da un' analisi meticolosa dei vari sistemi medici che si sono avvicendati nella storia ( e quello dello sciamanesimo è solo un esempio fra i tanti) emergono concetti comuni che la scienza moderna ha finito per confermare suo malgrado, anche se non sono stati ancora formalizzati e ufficializzati  in quanto, come sappiamo, la medicina ufficiale aderisce ancora ad un paradigma sostanzialmente superato (ma questo è un altro discorso).

Non ho letto altri libri sullo sciamanesimo, ma quello di più recente pubblicazione che ho potuto esaminare, "Rigenera le tue cellule-la guarigione sciamanica" di Lumira, una sciamana russa  originaria del Kazakistan,  è qualcosa di completamente diverso da quanto è stato finora possibile reperire sull' argomento, non essendo un trattato o un documento storico su questa antichissima pratica ammantata di fascino e mistero. 

Oltre a potersi considerare una vera sintesi di concetti esoterici che mi riportano alla mente cose da me già sentite da  "guru" di fama mondiale, illustri personaggi che, pur essendo prima di tutto scienziati a tutti gli effetti, possono al contempo vantare una vasta conoscenza in campo esoterico,  questo libro dà precise indicazioni pratiche su come mettere in atto una  trasformazione tanto profonda da dar luogo ad un ringiovanimento di tutto il corpo, come si evince dal titolo.

Avverto subito che chi non sia almeno appena introdotto a certi argomenti olistici avrà qualche perplessità di fronte a certe affermazioni su ciò che si può ottenere mettendo in pratica conoscenze segrete ricavate non tanto da fonti convenzionali di indottrinamento, quanto dallo stretto contatto col mondo degli spiriti e dalla pratica di tanti anni, da che Lumira fu iniziata allo sciamanesimo dallo spirito di sua nonna trapassata, a sua volta  sciamana, con cui è sempre rimasta in contatto, secondo quanto da lei riferito.

Così in tutto il libro si respira un tono rassicurante sulla possibilità di raggiungere qualsiasi obiettivo desiderato, precisando e sottolineando che i soli limiti alla realizzazione sono quelli che ci poniamo a causa  delle nostre convinzioni. Perciò il primo passo nel percorso proposto da Lumira prevede una riprogrammazione mentale, rimuovendo così l' idea universale ancestralmente radicata che l' invecchiamento sia un processo ineluttabile, un destino cui nessuno può sfuggire. In realtà, secondo la sciamana, è possibile non solo fermare il fisiologico declino psico-fisico, ma addirittura ringiovanire grazie ad una vera e propria rigenerazione cellulare, che avrebbe persino il potere di far ricrescere eventuali denti perduti!

Lumira: 46 anni ben portati

Insomma, se tutto questo sembra ingenua fantasia che fa a pugni con le conoscenze mediche tradizionali, è necessario aprire la mente ad una più ampia realtà, cominciando col prendere atto che parte tutto dalla nostra testa, di cui  almeno il 95% è controllato dal nostro subconscio, come ormai scientificamente dimostrato. E che il pensiero possa fare miracoli sono ormai in tanti ad esserne convinti, a cominciare da Bruce Lipton, un insigne biologo che ha rivoluzionato le  conoscenze sulle funzioni della membrana cellulare, da lui considerata il vero cervello della cellula, che invece  la concezione comune individua nel nucleo, in quanto  sede del materiale genetico, anticipando la nuova scienza dell' epigenetica. Lipton invita perciò ad abbandonare le errate e ormai anacronistiche credenze che la comunità scientifica e accademica, nonchè i mass media, ci hanno da sempre inculcato, dimostrando nei suoi saggi ("La Biologia delle Credenze" in particolare) che l' ambiente, i nostri pensieri, le nostre profonde convinzioni e le nostre esperienze sono più importanti dei geni nel determinare ciò che siamo. Perciò salute, realizzazione e felicità sono alla nostra portata se sappiamo intervenire ad opportuni livelli.

Per questo Lumira  ci fa capire che ciò che vediamo di noi, il corpo fisico, è solo una minima parte di ciò di cui siamo fatti, passando a parlarci della struttura e della funzione dei cosiddetti "corpi sottili", in quanto impercettibili ai comuni sensi (ma visibili sotto forma di aura da alcuni sensitivi) e dell' opportunità di agire su di essi, come pure sui chakras, mediante esercizi specifici e meditazioni.

Tutto questo ci porta così a capire la nostra vera essenza, la nostra natura divina che, in quanto tale, non conosce limitazioni, cosa che mi riporta inevitabilmente alla mente un libro davvero singolare che a suo tempo mi colpì molto, "Dio in te" di Ramtha, come si fa chiamare un' entità illuminata ascesa dalla dimensione terrena a quella soprannaturale che comunica con l' umanità attraverso una medium americana.

Tornando invece al libro di Lumira, che contiene anche un CD allegato per gli esercizi di meditazione, esso comprende un programma che si articola per la parte pratica in varie aree: meditazione, training mentale, alimentazione sana e personalizzata, attività fisica e cure specifiche per il corpo, come massaggi, maschere per il viso, corpo e capelli, bagni e saune.

Si parla anche dei "Cinque Tibetani", una famosa serie di esercizi incentrati sul riequilibrio e l' attivazione dei chakras praticati da monaci tibetani, appunto, come tecniche di ringiovanimento e naturalmente, immancabile, di Legge d' Attrazione, ribadendo l' importanza, già sottolineata da altri maestri di quest' arte, di non formulare mai i propri intenti al negativo (es. "Non voglio questo" o "Voglio evitare questa sofferenza"), perchè non farebbe che favorire il verificarsi proprio di ciò che non si vuole.

Insomma, lo ribadisco, si tratta  in parte di concetti che si ritrovano, sia pure in forma diversa, negli insegnamenti di maestri dello sviluppo personale come Gregg Braden, Deepak Chopra, Roy Martina, per nominare i primi che mi vengono a mente, cui Lumira però, conscia delle difficoltà insite in un programma così ambizioso, aggiunge una serie di consigli pratici tratti dalla sua personale esperienza su come pianificare gli obiettivi e come organizzarsi per una proficua attuazione del suo programma. Perchè, affinchè l' "impossibile" diventi realtà, è fuori discussione che siano necessari, oltre ad una fede incrollabile, volontà e impegno costanti, e sappiamo bene quanto la mente sia abile nel trovare tutte le scuse plausibili per convincerci a gettare la spugna.

Michele Nardella

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