Per
certe persone il tempo sembra non passare. Forse con questo si illudono di poter
rimanere giovani.
E' proprio di questi giorni (domenica 21 ottobre 2012) la pubblicazione sul supplemento "Salute" del "Corriere della Sera" di un ampio servizio dall' allarmante titolo "Osteoporosi in aumento perchè cresce l' età media (ma anche per le diete)".
Come si poteva immaginare, è stata l' ennesima occasione per rivangare la solita storiella (ormai definirla stantia sembra persino riduttivo, visto che puzza già di cadavere) del latte quale alimento fondamentale nella prevenzione di questa patologia.
Si legge testualmente: "Per far sì che l' organismo riesca a mettere in cassaforte una quantità adeguata di massa ossea bisogna perciò pensarci fin da piccoli, consumando varie porzioni di latticini al giorno..." ;
"Le cinquantenni di oggi sono nate negli anni '60 e tante per tutta la vita sono state a dieta... Molte hanno magari rinunciato a latte e formaggi per paura di ingrassare: così però si sono private del calcio che avrebbe protetto le loro ossa... "
Non so se ci siano statistiche che indichino quante persone hanno rinunciato ai latticini al solo scopo di dimagrire, ma ad intuito credo che si tratti di una risibile percentuale: del resto il consumo di questi alimenti negli ultimi decenni è aumentato, non certo diminuito. In ogni caso è chiaro che se ci si limita a eliminare latte e derivati, continuando però a mangiare carne prima, durante e dopo i pasti, e a ingurgitare dalla mattina alla sera cibo spazzatura, come cereali raffinati e zucchero, si andrà incontro di sicuro ad una carenza di calcio e non solo.
Infatti in casi come questi non è la mancanza di latticini la causa di una eventuale carenza di questo minerale, ma l' equilibrio generale della dieta, che andrebbe comunque corretto verso un modello più sano e adatto alle nostre umane esigenze.
Non credo esistano più ragionevoli dubbi sul fatto che l' osteoporosi non ha niente a che fare con un presunto insufficiente apporto di latticini: lo dicono scienziati all' avanguardia di fama mondiale, e non da ieri. Eppure la maggioranza dei nutrizionisti continua a ripetere, come un disco rotto, la solita solfa, sperando di farci bere, oltre al latte, la più solenne mistificazione nella storia della scienza.
Come la dr.ssa Maria Luisa Brandi, endocrinologa e presidente della Società Italiana dell' Osteoporosi e delle Malattie dello Scheletro, che ha dato la sua consulenza per il servizio giornalistico in questione.
Quando ho letto il suo nome, ho capito subito di chi si trattava, avendo avuto con lei un "incontro" epistolare nel 1997, in occasione di una mia lettera di critica nei confronti di un invito pubblicitario a consumare latticini, patrocinato proprio dalla sua Associazione per l' osteoporosi alla quale mi ero rivolto.
Fu lei in persona infatti a rispondermi stizzita per il tono ironico da me usato (oggi sceglierei modi più... diplomatici), cercando di confutarmi, però, con argomentazioni alquanto fragili.
Per esempio, avendo io fatto notare che noi umani siamo l' unica specie animale, tra le molte migliaia, a consumare latte, lei mi rispose che, "se è per questo, l' uomo è anche l' unico animale evoluto e civilizzato", o qualcosa del genere.
Ma che arguta risposta! Come se il fabbisogno di calcio, o la capacità di assimilarlo, dipendesse dal grado di evoluzione intellettuale.
Il lato paradossale che emerge da questo articolo del Corriere è che, proprio in un dibattito pubblico organizzato dallo stesso giornale nel maggio scorso, che verteva sulle notizie contrastanti in tema di alimentazione e sulla confusione che ne deriva, il Prof. Franco Berrino, eminente scienziato all' avanguardia in campo nutrizionale, nonchè oncologo di fama mondiale, aveva detto chiaro e tondo che non esiste una sola prova scientifica che il latte sia di qualche utilità nella lotta all' osteoporosi.
Ecco qui il link relativo al video dell' incontro, "I nuovi tabù alimentari", che si trova anche nell' articolo che scrissi a suo tempo, "Come si controlla l' informazione".
E se questo non bastasse a fugare residui dubbi, ecco cosa dice un altro medico molto famoso (almeno in USA): "Sei ragioni per evitare i latticini, secondo il dr. Mark Hyman".
E come non ricordare Colin Campbell, autore dell' ormai strafamoso "The China Study", che indica nella caseina la proteina col maggior potenziale cancerogeno?
Si potrebbe anche continuare, ma credo sia più che sufficiente.
Voglio ribadire che le vere cause dell' osteoporosi sono in gran parte alimentari, e sono imputabili al modello dietetico degenerativo invalso in tutto il mondo "evoluto", che, da una parte provoca deplezione di calcio per l' effetto acidificante dovuto principalmente a proteine animali in eccesso, come pure a zucchero e cibi raffinati , e dall' altra alla carenza di fattori nutritivi importanti per l' assimilazione dello stesso.
A questo quadro, ormai accettato da tutti gli studiosi seri, per essere davvero completo, bisognerebbe aggiungere le considerazioni della macrobiotica, che indica nei cibi di origine tropicale, come solanacee (pomodori, patate, melanzane e peperoni), banane, ananas, pompelmo, cacao, caffè, un ulteriore fattore di squilibrio (almeno per chi vive in zone temperate).
Insomma, non se ne può più di questa scienza-spazzatura che domina incontrastata su tutti i media, questa scienza che più spesso di quanto si creda fa rima con "scemenza", e per giunta collusa con la lobby della malattia (l' industria alimentare e quella farmaceutica, per chi non avesse capito)!
In tutto il mondo il dissenso si esprime nei modi più disparati: manifestazioni di piazza, scioperi, cortei, sit-in e persino attentati terroristici, ma per un problema come la disinformazione tutto sembra procedere nell' indifferenza generale. Tutti felici e contenti?
Michele Nardella
Ci hanno raccontato tante di quelle "storie" che è difficile anche venirne fuori. Quanti danni sono stati fatti! Meno male che oggi c'è un tipo di informazione diversa e la divulgazione di come stanno davvero le cose è ormai piuttosto diffusa.... che chi ancora resta legato alle vecchie credenze lo fa solo per comodità e per pigrizia mentale, perchè non vuole informarsi. Grazie Michele! :-)
RispondiEliminaGrazie a te, Marjù.
RispondiEliminaIn effetti Internet è la più importante invenzione culturale da molto tempo a questa parte.
Oggi informarsi è solo una questione di scelta. Purtroppo il problema è un altro: non è sempre facile saper discernere, perchè l' informazione spazzatura anche sulla rete è tanta.
sono d'accordo... ho appena letto un articolo sul cambio dell'ora legale e il sonno dei bambini. Cosa consigliano per aiutare il dormire dei bambini? Pane, pasta, formaggio e latte caldo! Eh???????????????? Ma son pazzi? Insomma grassi e zuccheri che fanno salire la glicemia in un lampo? L'ideale per far dormire i bambini, insomma? E anche sano? Il problema è che è un sito per le mamme!!!!!!!
RispondiEliminaIo faccio del mio meglio con la mia pagina di facebook "Cuore di mamma" e "La Paola di Saggezza" che trattano rispettivamente di argomenti di salute e educazione e cura del bambino e salute alimentare.
Leggo, filtro le informazioni e condivido... il problema è che non c'è molta partecipazione, quindi condivido anche sul mio profilo, e vedo qualche persona che mi fa domande e segue... ma mai a sufficienza, perchè loro a loro volta non condividono!
La corretta alimentazione è alla base della nostra salute, ma troppe poche persone lo vogliono capire.
Ho usato la parola "vogliono" a posta, perchè se cerchi di spiegare fanno orecchie da mercante, perchè ammettere di aver sempre sbagliato o dover pensare di stravolgere completamente le proprie abitudini fa fatica, troppa!
meglio far finta di curarsi con le medicine, correre dal dottore, inquinare ilnostro corpo el'ambiente, aumentare il debito pubblico e i servizi sanitari... piuttosto che rinunciare a mangiare le schifezze!
Sono parole sagge le tue, e quello che tu rilevi sono fatti purtroppo noti a chiunque si occupi di alimentazione alternativa.
EliminaAnch'io noto molta indifferenza verso problemi gravi di cui siamo tutti responsabili a vario titolo, e questo non fa che farmi provare frustrazione.
Purtroppo non ci sono formule precise, e tantomeno magiche, per scuotere le persone dal loro torpore, ma l' esperienza mi ha insegnato che qualcosa si può fare.
Cercare prima di tutto di rivolgersi a persone non troppo lontane da noi culturalmente e intellettivamente, e che dimostrino un minimo di interesse, o almeno di curiosità, verso gli argomenti che vogliamo proporre, e armarsi di tanta pazienza.
Sono convinto che il successo in questo campo dipende molto da come sappiamo comunicare col prossimo. Questo dipende a sua volta da come sappiamo capirlo, cioè capire la sua psicologia, i suoi punti deboli, ciò che realmente vuole. Insomma, non è facile, ma è possibile, soprattutto quando noi stessi abbiamo raggiunto un elevato grado di evoluzione (nel senso di ottima salute e alto livello di coscienza).