giovedì 13 marzo 2014

Sciamanesimo: tra magia e scienza

Sciamano (dipinto di Vito Giarrizzo)
In questi tempi di grande fermento e rivoluzione culturale parole come sciamanesimo e stregoneria non dovrebbero più (il condizionale è d' obbligo)  avere  la connotazione negativa che le ha sempre accompagnate, almeno nell' occidente "civilizzato". Ancora oggi infatti sono in molti a considerarle    anacronistiche pratiche  inconciliabili con la moderna visione scientifica, in quanto retaggio di antichissime leggende e superstizioni sviluppatesi e tramandatesi in seno a società primitive animiste e prive di scrittura.

Sembra dunque un paradosso  la più che mai crescente diffusione nel nostro contesto socio-culturale moderno di simili dottrine assieme ad altre analoghe filosofie, medicine e stili di vita alternativi. In realtà fa parte della natura ciclica della vita in tutte le sue espressioni, per cui ad un periodo di razionalismo culminato nel materialismo e nel tecnicismo ad oltranza dell' epoca che ci lasciamo alle spalle non può che seguire una tendenza opposta, e quindi verso la spiritualità e gli stili di vita più semplici e in armonia con la natura.

E' ora però di rivedere  certe posizioni non più giustificabili dal momento che il pensiero scientifico moderno, nel suo continuo avanzamento, è ormai giunto ad un punto cruciale che  sembra chiudere un cerchio ideale, in quanto, pur essendo partito secoli fa da un punto di vista diametralmente opposto, sembra proprio avvalorare una visione della realtà sorprendentemente simile alle concezioni dei mistici e dei filosofi delle più antiche tradizioni.

Non è certo un argomento facile da trattare, e richiederebbe ben più che un normale post senza tante pretese come questo, ma giusto per dare una vaga idea di cosa sto parlando voglio far notare che gli antichi filosofi greci della scuola di Mileto, fortemente permeata di misticismo, si erano meritati l' appellativo di ilozoisti, termine  indicante la credenza da parte loro che  tutte le cose fossero animate da uno spirito, da un' essenza comune, indipendentemente dal fatto che si trattasse di materia animata o inanimata, dimostrando così la loro concezione monistica ed organicistica della realtà. 

E così secondo Talete "tutte le cose sono piene di dei", mentre per Anassimandro l' universo era un immenso organismo alimentato da un respiro cosmico ((pneuma), analogamente al corpo umano che ha bisogno del respiro per vivere.  Eraclito, altro filosofo greco di Efeso, sosteneva che tutto è in perenne mutamento e che la staticità è un' illusione; riteneva che tutte le trasformazioni fossero opera di forze opposte e complementari riunite in coppie di contrari. Ogni coppia era pensata come un' unità, che contiene e allo stesso tempo trascende tutte le forze opposte, alla quale dava il nome di logos, riproponendo senza saperlo la stessa concezione del monismo dualistico yin-yang del pensiero cinese. E si potrebbe continuare cogli esempi.

Ebbene, la fisica più avanzata ha confermato tutto ciò, dimostrando che materia ed energia (spirito) sono la stessa cosa e che anche la più piccola entità fisica ha una natura intrinsecamente dinamica; inoltre il fisico Niels Bohr, uno dei padri della meccanica quantistica, ha apprezzato l' importanza e l' utilità dei concetti di polarità e complementarietà, saggiamente rappresentati dagli archetipi cinesi yin-yang,  nello studio della fisica, come pure per comprendere la realtà in tutti i suoi aspetti.

Addirittura il plurititolato scienziato danese (Nobel per la Fisica nel 1922, fra l' altro) fu talmente colpito dalla profondità del pensiero cinese che quando fu insignito di un titolo  nobiliare in riconoscimento dei suoi numerosi meriti scientifici scelse come emblema per il suo stemma nobiliare il ben noto simbolo cinese del Tao rappresentante yin e yang che sembrano abbracciarsi in un cerchio che li contiene, accompagnato dal motto "Contraria sunt complementa" (I contrari sono complementari).

Perciò, anche se il metodo empirico-intuitivo, caratteristico delle civiltà passate, può indurre facilmente a credenze errate quando non supportato da evidenza scientifica, generando così opinioni personali o superstizioni a livello sociale, la sua impostazione di base dovrebbe comunque essere un importante riferimento per la scienza, dato che proprio questa  ha  confermato la validità dei suoi principi generali.

Ogni sistema medico  è il prodotto di un insieme di circostanze,  esistendo in un determinato contesto ambientale, culturale e storico, perciò, anche senza essere preso necessariamente a modello, può servire a un confronto per ampliare il nostro punto di vista  e aiutarci a vedere in una nuova luce le idee più comuni su salute e guarigione.

E riallacciandomi all' introduzione, fra tutti questi sistemi, lo sciamanesimo appunto, che è anche l' argomento di un  libro di recentissima pubblicazione con allegato un CD, "Rigenera le tue cellule-La guarigione sciamanica",  da cui è nata l' ispirazione per  questo post, si presenta molto interessante  ad un' analisi e ad un confronto con l' approccio medico moderno.

Mi soffermerò su questo però, come pure sul libro, la prossima volta, dato che non potevo fare  a meno di un' adeguata introduzione ad un tema così misterioso e particolare.

Michele Nardella

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