martedì 16 giugno 2015

Cibo e orientamento sessuale


Sono stato a lungo titubante sull' opportunità di scrivere questo post, data la delicatezza dell' argomento, che peraltro si discosta sensibilmente dai soliti da me trattati. Ma siccome con questi ultimi sembra esserci un nesso di cui mi pare il caso di parlare e riflettendo sul fatto che un blog è un potente mezzo che consente di condividere le opinioni di chi vi scrive, e se queste non trovano consenso in chi legge fa parte del gioco, ho finito col decidermi a farlo.

Oggi, come sappiamo, un tema tradizionalmente tabù come l' omosessualità, è attuale e dibattuto come mai era avvenuto in passato, e se questo è sicuramente un progresso (perchè i tabù sono sempre un modo ipocrita e meschino di relazionarsi con un problema) è anche giusto ascoltare tutte le campane senza pregiudizi.

Ciò che propongo in questo post è un rarissimo scritto di Michio Kushi tratto da un volume ormai introvabile che raccoglie articoli del nostro sui temi più disparati, "The Era of Humanity", e di cui non esiste una versione  italiana. Ho dovuto pertanto tradurlo personalmente, ma ne è valsa la pena perchè parla della singolare, sorprendente esperienza del grande maestro macrobiotico con  alcuni omosessuali e di ciò che ne pensa. Anche se non ha valore di scientificità, c'è comunque da rifletterci su, data la serietà e l' autorevolezza del personaggio. Un' ulteriore testimonianza, dunque, che il cibo è molto  più che un semplice mezzo per controllare il  peso corporeo.

A scanso di equivoci, e per evitare inutili quanto irritanti polemiche, tengo subito a precisare che non sono un omofobo e non ho alcuna difficoltà a riconoscere agli omosessuali certi sacrosanti diritti. Ma equiparare tutto questo al tradizionale matrimonio tra un uomo e una donna, secondo l' attuale tendenza che sta contagiando sempre più paesi nel mondo, è un passo che travalica l' ordine naturale, e ogni qual volta si vìola quest' ordine qualcosa nella nostra o nell' altrui vita non va più nella direzione giusta. Nessuno può contestare che il sesso sia una cosa naturale, tuttavia il sesso si esprime attraverso individui maschi e individui femmine, e non fa distinzione fra eterosessuali e omosessuali. Questa è semplicemente biologia, e non ideologia. Io credo, per fare un esempio, che un bambino, almeno nella sua prima infanzia, se non può essere accudito dai suoi genitori naturali abbia bisogno comunque di una figura femminile e di una maschile, che non potranno in alcun modo essere sostituiti da due persone dello stesso sesso che ne fanno le veci.

Oggi tutto tende sistematicamente all' omologazione, alla globalizzazione, all'appiattimento, tutto è "normale", tutto è permesso in nome di un malinteso senso di libertà, di emancipazione, di rispetto e democrazia, l' importante è che nessuno ci pesti i piedi. E così chi si dimostra controcorrente viene automaticamente stigmatizzato (comodamente) come  retrogrado, fascista e bacchettone, ma io non sono d'accordo. Troppo spesso si dimentica infatti che esiste un Ordine naturale, quell'Ordine che oggi, guarda caso, più che mai è incompreso e dimenticato a qualsiasi livello. E il risultato, per chi non l' avesse capito, è il caos che vediamo intorno. Del resto la civiltà giuridica ha una storia di secoli, se non di millenni, e in nessuna parte del mondo nessuno si è mai sognato di istituire qualcosa come il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Un particolare questo su cui riflettere. Non vi sembra dunque un tantino presuntuoso da parte di noi moderni considerarci i più "evoluti" in questo senso?

La mia opinione è che l' omosessualità è un fenomeno che non dovrebbe essere proibito dalla legge, come lo è ancora in certi paesi, o dalla religione. Il desiderio sessuale è uno dei più basilari istinti, come il desiderio per il cibo. La maggioranza delle persone desidera soddisfare quel desiderio sessuale con un partner di sesso opposto, ma nel caso dell' omosessualità avviene il contrario. Perchè?

Nel ricercare le cause del comportamento dobbiamo andare indietro alla base fisica. L'aspetto mentale è naturalmente profondamente implicato nell' attività sessuale, ma tali fattori mentali e psicologici sono basati, e in definitiva possono essere tracciati,  sulla nostra costituzione  biologica e perciò fisica, che  è un' espressione dell'ambiente che fluisce attraverso di noi, compreso il cibo che mangiamo.

Nel caso di un fenomeno umano basilare come l' orientamento sessuale dobbiamo osservare i modelli alimentari in un esteso arco di tempo. Noteremo così che quando i modelli invalsi in una società influenzano gli uomini ad essere più virili e le donne ad essere più femminili i casi di omosessualità sono molto rari e che in quelle società dove gli aspetti maschili degli uomini tendono a divenire più femminili e le caratteristiche femminili delle donne  più mascoline l' omosessualità è più comune. Quindi dobbiamo vedere quali cibi rendono gli individui più maschili o più femminili. Inoltre dobbiamo capire il carattere della civiltà che prevale e il livello di prosperità ad esso associato.

Tradizionalmente il cibo elettivo dell' alimentazione umana è stato il cereale integrale accompagnato da vegetali di terra e di mare e poco, occasionale  cibo animale. In quelle condizioni dietetiche ciò che si verifica quasi sempre è l' attrazione fra individui di sesso opposto. Quando invece il cereale integrale, da sempre la colonna portante della dieta dell' umanità, viene sostituito da cibi artificiali altamente raffinati e di provenienza non locale l' omosessualità subisce un incremento: attualmente in America  almeno una persona su sette ha avuto una esperienza omosessuale.

Inoltre se gli uomini iniziano a mangiare più dessert e frutta, soprattutto certi dolciumi industriali che causano deplezione di minerali, specie nel sistema nervoso, quegli uomini cominciano a diventare più femminili (tradizionalmente sono le donne che consumano di più questo tipo di alimenti); in modo simile se le donne cominciano a mangiare grandi quantità di cibo animale come carne e uova o cibi salati allora tendono a divenire più mascoline. Così gli uomini divenuti più femminili cominciano a perdere interesse per le donne sentendosi più attratti ad altri uomini e le donne mascoline non si sentono più tanto attratte verso gli uomini.

La seconda causa sottostante alla psicologia dell' omosessualità (strettamente legata alla prima) è da ricercare nell' eccessivo consumo di grassi, in particolare quelli contenuti in carne e latticini che provocano un ottundimento della sensibilità, sia tattile sia psichica. Allora chi ne è affetto ha difficoltà a nutrire sentimenti ed emozioni nei confronti dell' altro sesso, verso il quale avverte maggiore distanza o una sorta di paura. Si finisce così con l' intrattenere più facilmente una relazione con chi ci si sente più in confidenza e a proprio agio, e cioè con qualcuno dello stesso sesso.

Non possiamo dire se questa tendenza sia buona o cattiva in senso morale o religioso. La vera questione è se queste persone sono pienamente felici e realizzate.

Prendiamo ad esempio una donna omosessuale. Se lei ha una relazione sessuale con un' altra donna può sentirsi sessualmente soddisfatta fino a un certo punto perchè si sente bene stando con un' altra donna e non c'è niente di male per lei, nè per la sua partner, nel continuare quella relazione. Il solo problema è che quella donna non sta realizzando tutto il suo potenziale che la sua sessualità  le mette a disposizione, perchè non potrebbe concepire e avere bambini. Quando una donna diventa madre grazie ad un rapporto con un uomo allora avviene la sua piena realizzazione come donna e come madre. Allo stesso modo  quando un uomo diventa padre, grazie alle inevitabili sofferenze e preoccupazioni, ma anche alle gioie che i figli procurano, comincia a sperimentare pienamente la vita e questo lo aiuta  a completarsi e maturare. Invece una relazione omosessuale non può portare a una simile completa esperienza per entrambe le persone. In genere gli omosessuali intrattengono  relazioni occasionali o effimere, ma anche nel caso durino a lungo chi le vive non sperimenta ancora l'aspetto più grande della vita umana.

Io invito le persone a sperimentare pienamente le loro potenzialità, la loro capacità di  provare gioia e tristezza, successo e fallimento ecc., in altre parole a rendere la loro vita più ricca e crescere incessantemente rinforzando la loro innata polarità. Preferirei quindi incoraggiare i maschi ad essere più mascolini e le femmine ad essere più femminili per cercare entrambi il giusto partner etero e possibilmente rimanerci insieme il più a lungo possibile. Conoscere una donna (da parte di un uomo) o conoscere un uomo (da parte di una donna) può richiedere cinquanta o forse settant'anni. Perfino  al momento della morte una donna rimane un mistero per un uomo e un uomo un mistero per una donna.

Circa tre anni fa due ragazzi (entrambi maschi, n.d.t.) vennero da me perchè volevano studiare macrobiotica. Erano molto intellettuali e durante la nostra conversazione mi dissero di vivere assieme  essendo legati da una relazione come marito e moglie. Allora io risposi: "Se iniziate a mangiare macrobioticamente in futuro i sentimenti che ora vi legano cambieranno ed entrambi potreste sentirvi attratti alle donne. Volete mantenere la vostra attuale relazione? Allora dovreste pensarci su bene prima di iniziare  la macrobiotica". Al che mi dissero: "Non ci importa di trasformare la nostra relazione sessuale in una di semplice amicizia, noi vogliamo diventare macrobiotici". Così io mi misi a spiegare loro come iniziare.

Otto mesi dopo mi capitò di incontrarli al Seventh Inn (ristorante macrobiotico). "Come va?" dissi loro. Allora uno di loro si mosse dal suo tavolo per venire da me e mi disse:" Sai, sono due o tre mesi che non abbiamo più contatti fisici e stiamo addirittura cominciando a pensare di cercare moglie".

Nella mia esperienza ho visto molti altri casi simili quando le persone passano da uno stile di vita artificiale e caotico come quello moderno a uno macrobiotico, perciò il cibo è la più importante causa della nostra mentalità, delle nostre emozioni e del nostro comportamento, compreso il nostro orientamento sessuale.

Michele Nardella

42 commenti:

  1. Iomseguo il tuo blog ma davvero questo articolo potevi risparmiartelo.

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    1. Ma come ti permetti di sindacare il pensiero e l'operato altrui?
      Se non ti piace non leggere!
      Vai praticamente 'in casa' di un'altra persona e critichi pure?
      Potresti dire qualcosa se Michele avesse pubblicato sul tuo profilo, così non è per cui non hai nessun diritto di dare certe battute davvero infelici.

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    2. Grazie per essere venuto "in mia difesa".
      In effetti tengo a precisare che per questo post, contrariamente a quanto sono solito fare, ho pensato di fare su facebook solo poche condivisioni molto oculate sotto forma di messaggi privati e non nel profilo pubblico.
      Comunque la signora in questione ha solo espresso una sua opinione (certo sarebbe stato più interessante se avesse spiegato le ragioni del suo dissenso).

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    3. Un coglione omofobo che cita un coglione asiatico esponente di una non disciplina. Tu hai bisogno di cazzi. Non di cereali integrali. Sei represso. Liberati.

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    4. Tu invece, poverino, hai bisogno di un cervello e ho paura che neanche con la macrobiotica ti si potrà sviluppare.

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  2. Ho già fatto le dovute premesse e non ho niente da aggiungere.
    Ho tutto il diritto di esprimere quello che penso e di riportare notizie che meritano considerazione.

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    1. Articolo veramente interessante.
      Chiaramente ciò che mangiamo distribuisce i contenuti chimici in tutti i nostri organi e come i cibi cattivi ci danneggiano e i buoni ci mantengono in salute ci saranno sostanze che rimettono in un certo equilibrio la massa ormonale. Poi la parte spirituale del cibo fa pure il suo lavoro.
      Ottima la prefazione all'articolo con la quale concordo appieno. Non si può ammettere tutto per essere accettati da chi dimentica ogni elementare legge di natura e di evoluzione. Si a ogni tipo di amore, ma il resto, compresi i figli, appartiene alla 'vecchia' coppia

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    2. Articolo molto interessante, Concordo pienamente su quanto ha scritto colui/lei, che mi ha preceduta. Affermando che sono rispettosa delle opinioni altrui, non concordo sul fatto che due omosessuali, sia paragonabile alla famiglia. Mi auguro, veramente, che effettuare ricerche sull'alimentazione porti a confermare quanto scritto nell'articolo. Ho fatto, un rapido excursus, sulle centinaia di allievi che vedo ogni anno; sono portata a credere che..."tu sei quello che mangi". Michele, in questo contesto storico, hai coraggio. Un plauso!

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    3. Laura Bucchioni
      Caro Michele ti seguo sempre, ho trovato interessante la parte che riguarda l'alimentazione, un articolo coraggioso e io ammiro sempre chi ha il coraggio di esprimersi!
      Susciti sempre interesse amico mio e questo vuol dire che stuzzichi l'intelligenza altrui! Mi permetto di esprimere un parere personale per quanto riguarda il resto: io sono per la massima libertà! Penso che una coppia formata da uomo uomo o donna donna possa educare al meglio un bambino e dare affetto e insegnare valori! Grazie Michele dello spunto alla discussione

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    4. Grazie Laura per il tuo contributo.

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  3. Grazie Giancarla, come affermavo all' inizio del post, sono stato molto incerto se pubblicare un articolo come questo, ma i dubbi maggiori li ho avuti con le condivisioni su Facebook, che ho volutamente molto limitato. Devo dire però per fortuna che finora ho ricevuto quasi esclusivamente consensi entusiasti e lodi per il coraggio dimostrato (che una volta tanto è stato premiato).

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    1. Michele, considerato il n° dei commenti significa che hai toccato un "nervo scoperto" e hai suscitato interesse. Bravo!

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    2. Grazie. E questo è niente, perchè ce ne sono stati altri molto, ma molto più commentati.
      Pensa: quelli in cima alla top ten (guardare il alto a destra) hanno totalizzato a tutt' oggi 77 commenti (quello sull' acne) e 63 (quello sui vegani che si ammalano di cancro).

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Condivido in toto Michele. Un uomo e una donna sono destinati alla procreazione, vogliamo mettere in discussione anche questo? Poi tutti devono essere rispettati!

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    1. un uomo e una donna sono destinati alla procreazione? sì, un po' come gli animali decide la natura per noi, mica noi con il nostro cervello funzionante, quando c'è. comunque una frase simile da dove è stata estratta da un libro dell'800? mi faccia capire, gli uomini e le donne che non vogliono procreare non realizzano quello per cui, come dice lei, sono predestinati?

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  6. Non capisco come la gente continui a non rendersi conto che essere "omofobo" non vuol dire solo provare sentimenti negativi verso gli omosessuali ma ANCHE negare quelli che sono diritti per le pari opportunità e NON RICONOSCERNE la validità come persone e come possibili genitori.
    Quindi, caro Signor Nardella, lei é un omofobo.

    Non sto a sindacare sulla tesi dell'omossessualità legata al tipo di cibo che mangiamo perchè onestamente ognuno è libero di credere in quello che vuole.

    MA come donna e come lesbica non posso tacere di fronte a un'affermazione misogina come la seguente:

    "Quando una donna diventa madre grazie ad un rapporto con un uomo allora avviene la sua piena realizzazione come donna e come madre".

    SIamo nel 2015 e ancora c'è moltissima gente che la pensa così. Vivo in Giappone, la terra dell'autore di quel libro, quindi capisco perfettamente il contesto territoriale e storico da cui lui deriva. L'oggettificazione della donna e la sua riduzione a essere incompleto che non si realizzerà pienamente se non con il matrimonio e la maternità sono tristemente elementi fondanti della cultura giapponese.

    Fare ulteriore propaganda per questo tipo di idee in Italia, dove già abbiamo abbastanza mele marce, non mi pare il caso. E caro signor Nardella, se ha tradotto e incluso quel pezzo del libro nel suo articolo devo per forza dedurre che lei sia d'accordo con l'idea che viene proposta. Le sembrerà un pugno in pancia ma mi lasci metterla al corrente del fatto che lei è un omofobo e un misogino.



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    1. Ho sempre seguito con interesse il blog di Nardella, ma questa volta devo ammettere di essere rimasta molto delusa. A parte che mi chiedo quanto di scientifico ci sia in questa teoria (la prova è il cambiamento di orientamento sessuale di due omosessuali dopo qualche mese di dieta macrobiotica? Mah!), devo dire di condividere pienamente il commento dell'anonima che abita in Giappone: una donna è incompleta se non diventa madre? Ma cosa siamo, nel Medioevo? Poi certo, ci sarà chi dirà "Se non ti piace non leggere, come ti permetti di commentare negativamente se sei in uno spazio non tuo?": beh, è lo scotto da pagare quando si pubblica qualcosa. Non si possono avere sempre e solo commenti positivi!

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    2. Lasciando stare il "misogino" che non ci azzecca un bel niente, le faccio notare, gentile signora, che esprimere la propria opinione su un argomento pur così delicato non significa necessariamente essere omofobi. Io non ho chiesto la pena capitale, o la galera o qualsiasi altra forma di persecuzione per gli omosessuali (che ancora oggi esiste in alcuni paesi del mondo), nè incitato alla discriminazione e all' emarginazione di chi dimostra preferenze sessuali particolari.
      Piuttosto è lei a fare di tutta l' erba un fascio dimostrando intransigenza e intolleranza nei confronti di chi semplicemente ha idee diverse dalle sue (che poi sono quelle condivise dalla maggioranza dell' umanità).

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  7. Innanzi tutto un grande plauso per aver esposto il tuo pensiero. Stiamo vivendo un'epoca così ingannevole da aver ribaltato i valori indiscutibili della natura sana a beneficio della bieca censura corazzata da menti distruttive. Giustamente, alla base di tutto ciò che è presente su questo globo è l'ordine naturale, un ordine che non lascia spazio a correzioni, manipolazioni e surrogati. L'uomo, se è sapiens deve comprendere ed accettare l'indiscutibile valore e vivere in armonia con essa, il contrasto non può che portare all'involuzione dello sviluppo umano con gravi ed imprevedibili conseguenze ad effetto distruttivo. A volte le nascite riportano anomalie fisiche di grande rilevanza e non per nulla sono stati fatti grandi passi nella medicina e nelle ricerche per sanare e/o salvare la vita in questi soggetti e per dare a loro un futuro dignitoso. Tuttavia si direbbe che è stata sottovalutata proprio l' energia che ci consente di vivere in salute: l'alimentazione. Così fra errori su errori il benessere in senso lato diventa sempre più raro ed i profitti medico-farmaceutici sempre più abbondanti. E quindi, dov'è l'evoluzione ? L' omosessualità è il risultato di anomalie ormonali e quindi fisiche, non prendiamoci per il naso, diciamo la verità e non posizioniamo queste manifestazioni a livello di gaudio ed esempio. Rispetto sì (anzi, anche pena) ma esaltazione no. La nostra natura non è questa ed invece di propagandare l'esempio come se fosse una conquista vivere con tale difetto ed incentivare persino i dettami istruttivi all'infanzia, che venga insegnato il rispetto (è sacrosanto), che sia lecita l'unione delle coppie gay, ma che vengano aiutati nella loro anomalia (con l'alimentazione, perché no?) e non si tocchino i bambini.
    Michele, io la penso così.
    Daniela Polli

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    1. Grazie Daniela per il tuo contributo.
      Colgo l' occasione per puntualizzare che l' articolo non vuole essere una condanna dell' omosessualità, ma piuttosto vuole illustrare (nei limiti di un post) un aspetto del problema che nessuno conosce o ha mai sospettato: l' influenza del cibo su ogni sfera della nostra esistenza, e quindi anche della nostra sessualità. Questo ovviamente non significa che chi mangia in un certo modo diventa necessariamente omosessuale (ci mancherebbe!) o che questa condizione sia solo il prodotto di determinate pratiche dietetiche. Senz' altro ci sono altri fattori che possono facilitare questa tendenza, ma alla base di tutto c'è una precisa condizione biologica, in assenza della quale difficilmente altri fattori possono risultare determinanti.
      Inoltre l' articolo che, lo ribadisco, non è mio ma di una persona di non comune saggezza, voleva anche far notare che la paternità, o la maternità , con tutto ciò che questa condizione comporta in termini di esperienza umana, fa parte del nostro potenziale umano che solo attraverso l' eterosessualità si può realizzare. Insomma esiste un ordine e una coerenza nei fatti della vita.

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  8. Il "matrimonio" diventa necessario per motivi economici e non solo. La nostra società non considera le coppie di fatto per cui due persone si vedono obbligate a ricorrere al rito del matrimonio. Due persone che convivono per molti anni perché alla fine della vita di uno dei due l'altro non può godere dei benefici economici (pensione) o ereditare eventuali averi? O ancor più grave l'esempio di un noto personaggio da anni in stato di coma, la cui compagna (sua convivente da decenni) lo vorrebbe trasferire in una struttura diversa da quella in cui è ricoverato per sottoporlo a cure diverse, ma non le viene riconosciuto potere decisionale che invece ha la sorella. Quanto a figli chi lo dice che sia obbligatorio averne. Quante coppie etero non ne hanno? Quante coppie etero maltrattano i propri figli? E quanti genitori singoli li crescono benissimo? E' tutto relativo.

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  9. Non sono competente in materia giuridica, ma so che anche i conviventi godono di diritti.
    Del resto di questo si sta tuttora discutendo in Parlamento e sarà tema centrale nel prossimo Sinodo che la Chiesa terrà il prossimo ottobre.
    Ho la netta impressione però che a molti sia sfuggito il senso del mio articolo: io volevo solo illustrare un aspetto del problema dell' omosessualità, e cioè di come il cibo possa influenzare ogni sfera della nostra vita, compresa la sessualità, un concetto del tutto estraneo alla nostra cultura e alla nostra mentalità, qualcosa di cui nessuno ha mai neanche sospettato. Poi ognuno tiri fuori le proprie conclusioni.
    Il mio articolo pertanto, e lo ribadisco, non vuole essere una crociata contro l' omosessualità, come da alcuni (per fortuna una sparuta minoranza) è stato interpretato.

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  10. Grazie per questo post, molto interessante ed attuale. Anch'io non ho problemi conoscere le persone omosessuali, ma secondo me, se la tendenza continua, l'umanità è in via dell'estinzione, perché per continuare la vita c'è bisogna di un uomo e una donna.
    Alimenti vari (come soia, per esempio) contengono grandi quantità di estrogeni, ormoni femminili, se ad un bambino dare i prodotti di soia c'è un rischio altissimo che avrà lo sbilanciamento ormonale, così sviluppando anche una certa femminilità. Ma non solo prodotti alimentari - anche prodotti cosmetici contenenti, per esempio, triclosan: nel 2008 fu la rivista Toxicological Science ad accendere ancora una volta i riflettori sull’antibatterico pubblicando i dati di uno studio americano che dimostrava la capacità del triclosan di interferire con il sistema endocrino agendo come perturbatore sugli ormoni della tiroide e sugli ormoni sessuali.
    Purtroppo il tema è diventato un tabù e nessuno ne vuole parlare...

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    1. Se la tendenza, così da lei definita, continuasse, come lei presuppone,l'umanità non si estinguerebbe comunque.

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  11. E' vero, il tema è un tabù perchè si teme di offendere la sensibilità di chi si trova in questa condizione.
    Io stesso, come precisato all' inizio dell' articolo, ero molto preoccupato e indeciso se scrivere un articolo su questo tema specifico. Ma la sfida era troppo attraente per me per rinunciarci. Per fortuna, come dice il proverbio, "Audaces fortuna juvat" (La fortuna aiuta gli audaci), perchè ho ricevuto poche critiche e moltissimi consensi (sarà un caso?).
    Quello che dici è vero: oggi ci sono tanti fattori che possono destabilizzare l' equilibrio ormonale, e già questo dovrebbe bastare a riconoscere che l' attrazione per individui del proprio stesso sesso non è una cosa tanto normale. Del resto, come giustamente fai notare, per fare un figlio ci vuole per forza una coppia etero e se sempre più individui della stessa specie diventassero omosessuali quella specie finirebbe con l' estinguersi.
    Grazie per il tuo intervento.

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    1. Anche Ohsawa nel suo libro "Macrobiotica Dzen" (ce l'ho in russo però) dice che uomo sano e donna sana devono fare l'amore ogni giorno, che avere la voglia di farlo deve esserci, senza un rapporto sessuale non è possibile la vita felice di una coppia, poi lui fa notare come lo sbilancio yin e yang (dal punto di vista medico - lo sbilancio ormonale) può portare a non avere l'attrazione sessuale, oppure ad avere le voglie non naturali per le persone dello stesso sesso. Insomma, mi dispiace per le persone omosessuali, ma i grandi maestri di salute e di macrobiotica confermano che l'omosessualità è anormale.

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    2. In effetti la macrobiotica non è solo una dieta per dimagrire o semplicemente per star meglio in salute, come molti ancora pensano, ma una concezione universale che abbraccia tutti gli aspetti della vita. In questa prospettiva si capisce meglio il significato dell' eterosessualità, che è la sola condizione atta a garantire la sopravvivenza della specie.
      Del resto la storia raccontata da Kushi è la più flagrante conferma di ciò che dici.

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  12. Finalmente!
    E' tanto che la relazione cibo - orientamento sessuale aveva bisogno di una seria valutazione.
    Complimenti per l'articolo ed per quel coraggio che non deve mai mancare quando si hanno le idee chiare e non si è vincolati ad alcun "potere forte"!
    Un abbraccio.
    Mecozzi Francesco

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  13. Grazie a te, Francesco.
    Come già detto nei precedenti commenti (a proposito, ti consiglio proprio di leggerli se non l' hai ancora fatto), mi fa molto piacere notare così tanti consensi e apprezzamenti. Sinceramente mi aspettavo molte più reazioni negative, data la tendenza attuale ad essere "progressisti" e non conservatori soprattutto in materia di etica sessuale.

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  14. Buondì.Il blog è suo e quindi è giusto che lei scriva ciò che pensa. Tuttavia quando lei scrive:" io volevo solo illustrare un aspetto del problema dell' omosessualità, e cioè di come il cibo possa influenzare ogni sfera della nostra vita, compresa la sessualità" non è del tutto vero. Perchè prima di illustrare il trattato, lei una opinione sull'argomento l'ha scritta eccome. E sa cosa mi ha colpita? Il fatto che abbia scritto che esiste un ordine naturale (certo) e che "il risultato, per chi non l' avesse capito, è il caos che vediamo intorno". Quindi l'omosessualità è la manifestazione del caos che abbiamo intorno? Petciò se questi omosessuali venissero "aiutati nella loro anomalia", come scrive qualcuno qui, con la dieta macrobiotica del dott.Kushi, il caos che abbiamo intorno (gli etero ce l'hanno intorno ma gli omosessuali dentro ovviamente)si dissolverebbe dalle nostre vite e saremmo così tutti in armonia e felici "secondo l'ordine naturale" ! Sig.Nardella non dico che lei dovrebbe pensarla diversamente (d'altronde lei la pensa come "le opinioni condivise dalla maggioranza dell' umanità" quindi se è questo che avvalora la sua visione...) penso che lei potrebbe usare il suo "potenziale umano".
    ***

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  15. ...penso che lei potrebbe usare meglio il suo "potenziale umano". Mi si era cancellata la parola meglio. Grazie
    ***

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  16. Il caos ce l' hanno tutti, anche gli etero e l' omosessualità, che è in aumento, è solo una delle infinite espressioni di questo caos, anch' esso in aumento. Tutto è correlato. Per capirlo meglio basterebbe riflettere sul fatto incontestabile che se la maggioranza degli individui fosse omosessuale la nostra specie finirebbe con l' estinguersi.
    Il caso riportato da Michio Kushi, che non è isolato, parla da solo, a meno di non voler mettere in dubbio la sua autenticità. Ognuno può trarne le sue conclusioni.
    Detto questo, chiudo una volta per tutte la discussione perchè mi ha davvero stufato.

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  17. mai lette tante fesserie una dietro l'altra

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  18. Nessuno nasce "gay" e nessuno nasce già orientato sessualmente, tantomeno con la consapevolezza di essere maschio o femmina, tutto accade dopo prima di tutto nei rapporti affettivi famigliari equilibrati, gli orientamenti delle emozioni sessuali possono anche cambiare, esiste una chimica delle emozioni, esiste un'influenza psicologica sociale sugli orientamenti .. tutto quello che tocca la psiche è influenzabile da molti fattori. Lascio il mio blog per meglio capire... RICERCHE SCIENTIFICHE CHE CONFERMANO CHE LA SESSUALITA’ E’ MUTEVOLE E L'ORIENTAMENTO NON È INNATO http://alidavismara1.blogspot.ch/2013/07/ricerche-scientifiche-che-confermano.html

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  19. Grazie per il suo contributo che in qualche modo conferma la tesi sostenuta nell' articolo:
    Se l' orientamento sessuale non è qualcosa di innato e immutevole vuol dire che ci sono dei fattori che lo favoriscono e l' esperienza dei due ragazzi su riportata lo prova in modo inequivocabile, dimostrando ancora una volta quanto il cibo sia importante nel determinare il nostro equilibrio psico-fisico.

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  20. Vismara diffonde in rete, collage di scienza, pseudoscienza et simula, e' già stata AMPIAMENTE SMENTITA E SBUGIARDATA. Ha strumentalizzato e lo fa ancora, il contenuto del libro di Imbasciati e Buizza, i quali autori, hanno preso le distanze da codesta persona, per via della strumentalizzazione e del relativo e conseguente danno di immagine.

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  21. Alida Vismara: Campionessa nel diffondere in rete informazioni SMENTITE, oltre ad altre amenità.
    L' umanità si estinguerebbe se ci fosero solo uomini o solo donne.

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  22. chiarezza delicatezza e coraggio nell'esposizione di contenuti alquanto delicati, complimenti! grazie della sua divulgazione di questa argomentazione di kushi tanto difficilmente condivisibile. se mi permette, il mio commento è: io, se fossi in lei non risponderei proprio quando riceve commenti negativi privi di buone maniere, sa; io fò così quando pubblico articoli su questo tema e vengo irrisa o vessata. non tutti possono essere d'accordo su ciò che trovano scritto, ma il rispetto per le persone e per ciò che pensano non dovrebbe mai mancare. grazie

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    1. Grazie per i complimenti e per la solidarietà.
      In effetti mi aspettavo reazioni del genere, nonostante le mie premesse all'inizio dell'articolo e nonostante abbia trattato l'argomento in modo onesto, dicendo pane al pane e vino al vino e senza stigmatizzare nessuno.
      Proprio per questo ho evitato di condividere il post su Facebook, com'è mia regola, ma questo non è bastato ad evitare critiche feroci e gratuite da parte dei soliti fanatici integralisti coi quali non ha evidentemente senso discutere. Io però purtroppo (o per fortuna) non riesco mai a trattenermi dal rispondere per le rime: è la forza e la determinazione di chi sa di essere dalla parte della verità.

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