sabato 13 febbraio 2016

Kundalini, l' energia divina che dimora assopita in noi

Fin da giovanissimo ho subìto il fascino delle filosofie orientali. A intrigarmi particolarmente per il suo carico di mistero esoterico fu proprio il concetto in esse ricorrente della kundalini, l' energia sessuale latente dallo straordinario potere trasformativo messo in atto dal suo risveglio tanto mitizzato in ogni testo di yoga o di esoterismo che si rispetti.

Ci sono poi motivi  squisitamente personali che mi hanno spinto in questa direzione perchè hanno a che vedere coi miei problemi relativi all' energia ancestrale, una energia fondamentale che, come si arguisce dalla sua denominazione, si eredita dai propri genitori e quindi anch' essa in qualche modo legata alla sfera sessuale e riproduttiva. E' infatti ubicata nella pelvi in vicinanza della kundalini, ma questa è un' altra storia.

Comunque il motivo contingente che mi ha stimolato a proporre l' argomento è, com'è accaduto altre volte, la fresca uscita della nuova edizione di un libro, "Kundalini, energia divina" di Cyndi Dale, che si aggiunge alla miriade di altri testi simili (impossibile contarli), nonchè alle tante informazioni che si trovano ormai su tanti siti internet.

Pur non essendo certo un esperto in materia, ritengo di poter fornire ugualmente alcuni concetti elementari introduttivi a chi ne fosse sprovvisto, prima di spendere qualche parola sul libro in oggetto.

Sebbene dei riferimenti a questa magica energia si ritrovino in tutte le culture, le principali e più antiche testimonianze risalgono alle sacre scritture induiste di millenaria memoria (i Veda, il Tantra e il Vedanta) che descrivono la kundalini come un' energia primordiale divina che si presenta in forma di filamento spiraliforme giacente alla base della colonna vertebrale in corrispondenza del coccige e quindi del primo chakra. Da qui la sua associazione alla figura del serpente, immagine simbolica evocativa ricorrente nell' iconografia, nella mitologia e nelle tradizioni religiose ed esoteriche di tutto il mondo.

Ma l' analogia non si ferma alla forma: come il serpente,  rifugiandosi nella sua tana o in altri nascondigli in seno alla terra dove va in letargo al buio e al freddo, o  raggomitolandosi su sè stesso quando riposa, simboleggia ciò che è nascosto, misterioso e dormiente proprio come la nostra segreta  kundalini, così lo stesso,  ergendosi e svolgendo le sue spire per passare all' azione allorchè  stimolato e mutando ciclicamente la sua pelle (analogamente all' eterno ciclo di nascita e morte), rappresenta la metafora di quella  energia che, una volta sollecitata, porta al risveglio, alla trasformazione e alla liberazione.

Per realizzare tutto questo la kundalini, che rappresenta il principio femminile (yin) della creazione,  conosciuto anche come la divinità induista chiamata Shakti, deve ascendere attraverso speciali canali energetici, le nadi: sushumna (la strada maestra), situata sulla linea mediana, con ida e pingàla ai lati.

Il fine dell' ascesa è poter attivare in sequenza i sette chakra (centri energetici cruciali immateriali dislocati lungo la colonna vertebrale in corrispondenza di plessi nervosi o ghiandole endocrine) fino all' ultimo situato alla sommità del capo dove potrà finalmente unirsi col corrispettivo principio maschile (yang) di nome Shiva.

Come si sarà forse capito, il fine ultimo di questo training è l' unificazione di corpo, mente e spirito, condizione necessaria per poter conseguire la tanto decantata illuminazione (che nessuno, a quanto pare, si preoccupa di definire, dandone per scontato il significato, e che io deduco trattarsi della fusione del piccolo sè, o coscienza individuale, col Grande Sè, o coscienza universale, l' Assoluto).

anatomia energetica
I metodi per attivare la kundalini, rimuovendo al contempo blocchi energetici dovuti a disturbi fisici, problemi psicologici o emotivi o a errate credenze che possono ostacolarne la progressione, sono i più disparati, variando  a seconda delle tradizioni o delle scuole considerate, come il tantra e lo yoga (ma ce ne sono anche di occidentali). Essi comprendono generalmente un insieme di tecniche che vanno dalla meditazione alla respirazione (pranayama), alla recitazione di mantra, a esercizi fisici (asana) e  pratiche sessuali, senza trascurare una sana e appropriata alimentazione.


Contrariamente però alla maggior parte della letteratura reperibile in questo campo, il libro di Cyndi Dale non si limita a illustrare un elenco di tecniche o poco più, perchè in esso è palpabile il desiderio  di infondere nel lettore la fiducia (se non vogliamo parlare di fede) che l' autrice ripone in queste conoscenze, necessaria per poter intraprendere un proficuo cammino verso la realizzazione. Conoscenze che vuole trasmettere nel modo più accurato e completo possibile in modo che chi legge possa farsi un' idea il più precisa possibile, priva di qualsiasi distorsione interpretativa, su un argomento da sempre avvolto nelle nebbie del mito, non certo dei più semplici da trattare.

Sono perciò affrontati tutti i suoi aspetti, a cominciare naturalmente dalla sua storia fin dalle remote origini (per quanto ci possano essere note). Qui mi limiterò a citarne alcuni, per esempio i suggerimenti per gestire possibili effetti collaterali indesiderati dovuti alla straordinaria potenza di questa energia, che può irrompere quando meno te l' aspetti.

C'è poi un capitolo particolarmente interessante e attuale perchè viene incontro alla nostra mentalità occidentale che esige sempre risposte  sul piano del tangibile. Esso è dunque dedicato al rapporto della kundalini con la scienza, e cioè agli esperimenti che confermano gli effetti fisiologici ad essa attribuiti, per spiegare i quali sono state formulate anche diverse teorie (non necessariamente in conflitto fra loro) elaborate da diversi punti di vista, da quello della fisica quantistica a quello che chiama in causa il sistema ormonale e il sistema nervoso centrale. Si parla in particolare di alterazioni riscontrate nella corteccia cerebrale di buddisti tibetani durante la meditazione. Esse riguardano il lobo prefrontale, quello parietale e il talamo, che sono correlati con le emozioni, l' aggressività, l' acutezza mentale, la creatività e la memoria. Del resto sono tanti gli studi che attestano un incremento delle onde alfa e delle onde theta cerebrali in certi stati di coscienza indotti da certe pratiche meditative (le prime sono associate agli stati di rilassamento e tranquillità, mentre le seconde a stati elevati di coscienza come trance, chiaroveggenza, autoipnosi, viaggi astrali e attività medianica).

Mi sembra opportuno segnalare a tal proposito, oltre a un paio di studi (qui e qui) di cui non ricordo di aver trovato traccia nel libro, il fatto che il noto psicanalista Carl Gustav Jung, grande studioso delle filosofie orientali, abbia trovato corrispondenza alle sue teorie sull' anima e la coscienza nei concetti inerenti alla kundalini. Si potrebbe anche citare il famoso sensitivo Edgar Cayce per interessi analoghi, ma mi fermo qui.

Un altro capitolo saliente del libro è quello dedicato alla coppia. Abbiamo detto infatti che l' energia kundalini ha a che fare col sesso, che quindi può giovarsi di tecniche atte al suo risveglio. Il tantra infatti è divenuto noto in occidente proprio per questo aspetto legato al sesso, e molti lo praticano allo scopo di raggiungere le più alte vette del piacere fisico e orgasmi più intensi ed appaganti. E' opportuno precisare però che fermarsi all' aspetto fisico della sessualità rappresenta una limitazione agli occhi del profondo conoscitore di una qualsiasi dottrina induista. Il sesso rappresenta infatti un mezzo per raggiungere la realizzazione e non un fine. Alla base di un rapporto sessuale però deve esserci l' amore e la totale armonia fra i partner, che si realizza quando entrambi sono impegnati a raggiungere obiettivi sempre più alti nel percorso verso l' illuminazione. Allora si crea la vera intimità, che si esprime con uno stato di armonia e unione fra tutti i chakra di ogni membro della coppia e fra questi e quelli del partner.

Va comunque detto che non tutte le scuole di tantra sono incentrate su pratiche sessuali. Il principio femminile e quello maschile sono presenti in ognuno indipendentemente dal sesso di appartenenza e possono essere stimolati fino al loro congiungimento nel settimo chakra con altre modalità anche in mancanza di un partner.

E sempre a proposito della coppia, va aggiunto che nel dare indicazioni pratiche per la vita a due, l' uomo e la donna vengono trattati separatamente in quanto la kundalini opera in modo diverso nei due sessi, particolare questo, sono pronto a scommetterci, poco considerato nella maggior parte dei trattati del genere. 

A questo punto però mi viene spontaneo chiedermi (e lo faccio senza alcuna ironia) se le stesse considerazioni valgono anche per gli omosessuali.

Per concludere, il libro è fornito di una ricca bibliografia e naturalmente di un glossario, più che mai indispensabile per potersi districare nella giungla della terminologia di origine sanscrita.

Non ho letto altri libri sulla kundalini, ma una cosa che mi ha colpito in questo, oltre alla completezza di cui ho già detto (a proposito, dimenticavo di riferire che c'è anche gran parte di un capitolo dedicata alla presenza del concetto di kundalini in contesti religiosi diversi dall' induismo, come Cristianesimo, Islam ed Ebraismo), è stato l' aver sfatato in parte il tradizionale alone di religiosità e misticismo che circonda l' argomento,  mettendo in evidenza in ugual misura aspetti più "prosaici" di questa pratica. Mi riferisco insomma ai benefici fisici, dunque materiali, come l' effetto anti-stress, anti-invecchiamento, libertà dalle dipendenze come alcool e droga, migliore salute fisica e mentale, maggiore energia sessuale, ma anche maggiore intuizione e fiducia in sè stessi. Tutte qualità in definitiva indispensabili per poter vivere una vita più intensa e appagante davvero degna di essere vissuta. Il che mi sembra un' ottima prospettiva per chi volesse intraprendere un percorso che molti verosimilmente interrompono alle prime difficoltà.

 
Michele Nardella
 
Kundalini Energia Divina
La Psicologia del Kundalini-yoga

Nessun commento:

Posta un commento