domenica 26 giugno 2016

Alla larga dalle diete estreme!

Avete mai sentito parlare del Progetto Specie Umana 3M, un dossier redatto da un' equipe di "centinaia di scienziati interdisciplinari" (ma chissà perchè... tutti anonimi!) che propugna il melarismo come  soluzione ideale per chiunque voglia perseguire  la salute perfetta e contribuire a creare una società ecologicamente evoluta?  

Questa filosofia, sorta di fruttarismo in salsa new age che sembra la nuova frontiera in fatto di manie salutiste, consiste nel restringere progressivamente la dieta umana fino ad arrivare a nutrirsi di sole mele, e precisamente quelle rosse del tipo Stark (l' alimento specie-specifico per noi umani, secondo questa delirante teoria). Eh già, mica mele qualsiasi!  E per chi dovesse ritenere che il solo fatto di  assumere un qualsiasi alimento possa ancora costituire un ostacolo alla propria piena realizzazione spirituale è prevista la tappa finale di questo percorso: il respirarismo, che consiste, come si può intuire, nel nutrirsi unicamente... di aria! Fantastico, bisognerebbe proporlo alla FAO come soluzione definitiva alla fame nel mondo!

Se una cosa del genere me l' avesse raccontata qualcuno non ci avrei mai creduto, ma è bastata una ricerca on line neanche tanto approfondita per scoprire che è tutto vero! Ma ancora più allucinante è il fatto che al mondo esiste gente che prende sul serio queste corbellerie, a dimostrazione che all' assurdo e alla dabbenaggine non ci sono limiti.

Tutto questo preambolo introduce dunque alla grande il tema del presente post: quello delle diete estreme ed assurde, di cui si sente parlare soprattutto perchè molto in voga, chissà perchè, tra le celebrità. Diete di solito accomunate dall' avere una traballante base scientifica, comprese quelle cosiddette dei gruppi sanguigni, nonostante la loro denominazione altisonante possa trarre in inganno.

E' un post un pò diverso dai soliti perchè ho voluto riportare integralmente e fedelmente una lettera  ricevuta da un mio lettore che racconta le sue disavventure a causa di una dieta di questo tipo. Lettera che invito tutti a leggere assieme alla mia risposta affinchè sia di monito a chiunque sia all' oscuro di certi rischi, visto che un esempio vale più di mille parole.

Quella delle diete è una fitta giungla in cui solo chi è armato di grande cultura specialistica, una visione a 360° e grandi capacità di giudizio affinate attraverso l' esperienza può riuscire a non farsi ammaliare da falsi profeti.

Lo sa bene il grande Berrino che nel suo "Il Cibo dell' Uomo" a pag. 13 dice chiaramente: "Le librerie sono brulicanti di libri sul cibo: dignitosi, meno dignitosi, ignobili, pochi eccellenti... ". 

Come ho già detto in altre occasioni, non esiste una dieta ideale, uno schema assoluto da seguire pedissequamente, ma solo criteri più o meno validi (meglio se basati su principi assoluti e immutabili) per adattare il cibo alle singole esigenze. Non è un dogma ma semplicemente ciò che si deduce dalla constatazione che la realtà è infinitamente variabile e nessuna regola (che è sempre qualcosa di rigido e intrinsecamente limitato) può comprendere tutti i casi possibili. Ognuno è diverso e di questo si deve tener conto nella scelta del cibo; perfino una dieta dimostratasi valida ha bisogno di essere modificata nel corso del tempo per  adattarsi alle nuove circostanze che inevitabilmente si presentano nella vita di ognuno.

Di solito  si promuove una dieta, attribuendole magari valenza universale, perchè nel valutare i suoi risultati si concentra l' attenzione su un particolare che risalta maggiormente o che è di nostro interesse, trascurando così il quadro generale della salute, soprattutto nei confronti di parametri poco considerati o di particolari non evidenti al momento (che però un vero occhio clinico esperto in medicina olistica sa rilevare) ma che spesso evolvono fino a manifestarsi con precisi sintomi in un futuro magari lontano. L' esempio più chiaro ed eclatante ci viene dalle famigerate diete dimagranti (la Dukan in testa) concepite unicamente per perdere peso a tutti i costi, ignorando o sottovalutando gli effetti collaterali a lungo termine.

A conferma di ciò un mio amico naturopata e pranoterapista mi ha confidato che gli capita sovente di incontrare pazienti con problemi anche gravi, come conseguenza di diete fruttariane, crudiste o vegane fatte senz' altro criterio se non quello di evitare tassativamente qualsiasi alimento di origine animale, anche se in un primo momento potevano aver funzionato, e altri consulenti di mia conoscenza che operano nel naturale denunciano casi simili.

Quello che state per leggere non è dunque un caso raro. Ma adesso sentiamo cosa ha da dirci il nostro protagonista dell' incresciosa vicenda:

"Ciao Michele, mi chiamo Emanuele, ho 24 anni , abito a Reggio Emilia e da 4 anni convivo con un malessere generale che mi ha portato ad una condizione di estrema magrezza , mancanza di energie e vari disturbi. Tutto e' cominciato 4 anni fa quando sperimentavo ormai da 2 anni enormi benefici derivanti da una dieta vegetariana dissociata ispirata al libro "Nutrizione suprema". Di colpo quando ormai mi credevo invincibile  andai incontro  ad una dissenteria durata una settimana con mal di pancia e eruzioni cutanee come brufoli con puntini bianchi al centro. Il mio medico mi prescrisse dei fermenti lattici , il mio omeopata disse che era stata salmonellosi... fatto sta che  da li in poi è stato un peggiorare sempre piu' della mia condizione di salute. Ad alimentare il mio problema e' stato, lo ammetto, principalmente il mio errore nell'avvicinarmi alla dieta vegana , in primo luogo come autodidatta e poi in seguito accompagnato da nutrizionisti, naturopati ecc...ma sempre con grandi quantita' di frutta e verdura crude , pochissimo sale, tanti liquidi e succhi , tanti fermentati e senza particolare attenzione al vero effetto ed energia che ogni alimento possiede. Insomma il mio problema continuava ad esistere imperterrito alimentato sempre piu' dalle continue domande che mi ponevo sul cosa mi facesse stare male e perche' , che ossessionavano la mia mente ogni istante. Fu per caso che mi avvicinai alla medicina tradizionale cinese leggendo il pdf che si trova su internet : "Il medico di sè stesso". Da li la riscoperta della macrobiotica e con essa i principi yin e yang . Finalmente la chiave di lettura del mio problema e di tutti gli aspetti della vita !!! E' stata come una illuminazione. Praticamente in questi anni mi sono spostato sempre piu' verso lo yin , forte di tutte le belle cose che leggevo sulle propieta' organolettiche degli alimenti vegetali e rassicurato dalla presenza di esempi sportivi e medici alternativi ... con il risultato di una perdita di peso eccessiva, gonfiori addominali , indigestione di qualsiasi alimento , disidratazione a causa di una frequentissima minzione ed infine presenza di vermi intestinali rilevati grazie ad una recente visita presso una naturopata di ampie vedute e confermata da sintomi quali appunto malnutrizione, unghie deformi e ricurve, strani pizzichi a livello addominale e reazione di benessere all''assunzione di compresse di assenzio , mallo di noce e chiodi di garofano o semi di zucca tostati ai pasti. Ho iniziato da poco il mio percorso di avvicinamento alla macrobiotica grazie ad uno dei tanti punti macrobiotici e corso di cucina annesso . Ho cominciato da 2 settimane a mangiare solo cibi cotti a parte ogni tanto una fettina di mela sbucciata a fine pasto, ho introdotto la zuppa di miso, il tamari e di conseguenza aumentato l'apporto di sale. Cerco di assumere il piu possibile alimenti yang come miglio e grano saraceno, da 1 settimana a merenda assumo 1 prugna umeboshi , ho reintrodotto da pochissimo le uova ( 4 circa a settimana a cena al posto dei legumi ), il burro di qualita'in piccole quantità ( ne sentivo un forte bisogno e mi ha fatto sentire un po meglio ), ho infine l'intenzione di reintrodurre il formaggio di capra limitato ad una volta ogni tanto. Questo perche' nella mia condizione attuale mi sento il bisogno di un aiuto in piu' e perche', a quanto ho appreso ampliando sempre piu' le mie conoscenze, detti alimenti mangiati in quantità ponderate penso non hanno controindicazioni. Detto questo devo pero' ancora trovare un equilibrio e per questo motivo ti ho contattato.... perche' mi sei sembrato una persona con una grande esperienza a cui potrei chiedere consiglio. Ti vorrei quindi porre alcune domande per migliorare ancora di piu' il mio equilibrio. 1) Quanti e quando  assumere i legumi ? Da quanto ho capito nei punti macro si assumono in rapporto di 1 terzo rispetto ai cereali all'interno del pasto principale, pranzo e cena. 2) Mi consigli di affidarmi alla macrobiotica dei Punti  (la catena di centri "Un Punto Macrobiotico" fondata da Mario Pianesi, n.d.r.) e quindi di Pianesi? 3) Quanti e quali alimenti di derivazione animale e' consigliabile assumere in quanto validi alimenti secondo la tua esperienza ? 4) Quale potrebbe essere secondo te la pratica ideale per ricominciare da zero riattivando i sensi al massimo che ormai sento molto assopiti sopratutto quando mangio (vado in una specie di trans nervosa dovuta credo a tutto lo stress subito negli anni e ricollegato al mangiare e ancora condizionato da preconcetti mentali e non piu' guidato dall'istinto? es: MaPi 1 (macrobiotica secondo Pianesi, n.d.r.) o Oshawa7) 5) Consilgli utili per la mia condizione in merito ad alimenti e pratiche olistiche ... scusa per essermi dilungato cosi' tanto ... ci tenevo ad essere il piu' possibile chiaro. Sono affamato di conoscenza e voglio rimettermi al piu' presto!! Grazie mille per l'attenzione e l'ispirazione che mi hai dato, te ne sono molto riconoscente !"

Ed ecco dunque la mia risposta:

"Ciao Emanuele e grazie per avermi consultato.
Non so come hai fatto a rintracciare la mia email, visto che chi si rivolge a me lo fa attraverso il mio blog (www.ilmioblogolistico.it) oppure su Facebook, ma mai privatamente.
La tua testimonianza estremamente interessante è l' ennesima prova di quanta sprovvedutezza e presunzione ci sia nel campo delle diete e della salute che porta l' esperto di turno a generalizzare e a dare consigli con troppa disinvoltura e, d' altro canto,  di quanto sia pericoloso il "fai da te". Mi fa piacere dunque sapere che hai "fame di conoscenza" e che tu abbia trovato nella macrobiotica la risposta ai tuoi gravi problemi, ma anche in questo caso soprattutto all' inizio è fondamentale affidarsi a qualcuno competente. Non che io mi consideri davvero tale, ma qualche consiglio generale te lo posso dare, perchè devi pure considerare che, anche volendo, non è possibile dare indicazioni dettagliate e personalizzate a distanza senza sapere quasi niente del richiedente, della sua storia personale, della sua costituzione e di altri particolari più precisi circa la sua condizione attuale.
Detto questo, passo alle tue domande: i legumi vanno consumati quasi ad ogni pasto assieme ai cereali (perchè le loro rispettive proteine si completano a vicenda per quanto riguarda l' apporto di aminoacidi essenziali) ma solo in piccole quantità: diciamo non più di un paio di cucchiai per pasto, se non si consumano altre proteine. Insomma praticamente un condimento per il piatto di cereali o per arricchire una zuppa. Ricorda che quando mangi proteine animali non è il caso di aggiungerne altre vegetali nello stesso pasto.
Mario Pianesi lo conosco più di fama che per averlo frequentato (l' ho sentito in conferenza solo in un paio di occasioni) e non ho ancora approfondito le sue idee. Mi sembra però (opinione condivisa da altri che ci hanno avuto a che fare) una persona che si atteggia in modo arrogante in quanto disconosce i meriti di qualsiasi altro insegnante di macrobiotica dopo Ohsawa, dei cui  insegnamenti  si ritiene l' unico portavoce e interprete ortodosso. Anche i suoi seguaci, che anni fa ho avuto modo di frequentare per un pò, mi sembrano dei settari dediti al culto della personalità. Io ti consiglierei piuttosto di contattare La Sana Gola di Milano, un' associazione fondata da Martin Halsey, oppure L' Ordine dell' Universo di Elena Alquati. In entrambi i casi si tratta di persone  che conosco  da tanto tempo e che mi ispirano più fiducia.
Quanto ai cibi animali direi che nel tuo caso sono appropriati (il fatto che li desideri così tanto è la prova che  sei diventato troppo yin e il corpo reclama un migliore equilibrio), ma a patto di scegliere quelli di qualità e di non esagerare (quattro uova alla settimana sono troppe) perchè, anche se adesso hai più bisogno che mai di yang, non significa che devi buttartici a capofitto. Tieni presente infatti che, proprio perchè adesso sei in una condizione troppo yin, è molto facile ribaltarla  (yin e yang si attirano a vicenda con una forza proporzionale alla loro intensità, come dovresti sapere) diventando in fretta troppo yang, senza però avere il tempo di eliminare lo yin accumulato in anni. La cosa di gran lunga più importante in casi come questo è invece evitare come la peste il troppo yin  e al contempo orientarti verso uno yang moderato (perciò anche il grano saraceno non è proprio l' ideale) giocando sulle proporzioni,  sui tipi di cottura e privilegiando le varietà yang di cereali (es. il miglio e il riso a grana tonda), legumi (azuki e ceci) e verdure (soprattutto quelle tonde e a radice) senza eliminare completamente lo yin però. Fra tutti i cibi animali il più raccomandato è il pesce (purchè non d' allevamento), ma se provi attrazione per altri prodotti puoi concederteli saltuariamente almeno in questo periodo iniziale, avendo però cura che siano biologici. Direi comunque di includere il cibo animale non più di due o tre volte la settimana e variando possibilmente il tipo.
Altri consigli non sono in grado di dartene perchè ci vorrebbe uno specialista che possa visitarti. Posso solo aggiungere la raccomandazione, che non è mai superflua,  di masticare, masticare e ancora masticare... fino a che il boccone non sia completamente liquefatto. Può sembrare una forma di fanatismo ma non lo è. Non posso spiegartelo, ma la masticazione è molto più importante di quanto si pensi. Anzi, ti dirò che più grave è la condizione, più si deve masticare (anche fino a 100 volte e più nei casi estremi!).  
Ricorda inoltre che anche l' attività fisica è importante se si vuole davvero star bene, e a maggior ragione se c'è bisogno di yanghizzarsi.
Per ora è tutto. Fammi poi sapere e... auguri!"

 

11 commenti:

  1. Ho letto, con attenzione particolare, questo tuo articolo che va dall'ilarità (melariani) alla serietà della tua profonda conoscenza. Il sig. Emanuele (concittadino di mia madre) è molto sfortunato nell'essersi imbattuto, reiteratamente, nell'ignoranza; ha veramente bisogno d'aiuto. La tua risposta è chiara ed utile a tutti. Ti ringrazio per la generosità con cui divulgare il tuo sapere. Buona serata. Giancarla

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  2. Grazie, Giancarla, per il tuo apprezzamento sempre puntuale.
    Un abbraccio.

    Michele

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  3. Errata corrige: "... con cui divulghi il tuo sapere ..." Ciao.

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  4. Ci mancava per l'appunto il "melismo" (bell'ironia) Cento esperti da carcerazione immediata se ci ricordiamo che la gran parte delle giovani donne che si sono ammalate di anoressia si nutrivano di una mela al giorno e molte non sono arrivate a mettere in pratica il "respirarismo". Emanuele ha pagato con la sua salute i dettami di gente incapace di esercitare la loro professione, purtroppo non ci sono controlli e limitazioni che frenino le pubblicazioni di manuali dannosi e fino a quando non si arriverà a capire che nessuno possiede un corpo ed una mente tutti uguali, fatti con lo stampino, saremo facile preda di qualsiasi ciarlatano. Evito di raccontare le mie esperienze dico solamente di aver fatto in tempo a fermarmi. Seguo con molto interesse i tuoi blog dai quali ricavo sempre delle informazioni di grande utilità e valore e per questo ti ringrazio.
    Daniela Polli

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  5. Cara Daniela, sono io che ringrazio te, e ti confesso che è solo per una minoranza di lettori come te, che dimostrano di apprezzare i miei post, che continuo questa attività piuttosto impegnativa.
    Più volte sono stato tentato di piantare tutto, ma poi frequentando Facebook capita di continuo di imbattermi in assurdità e di non resistere alla voglia di rispondere per le rime.

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  6. Caro Michele , anch'io ti seguo con assiduita' e ti stimo per la tua preparazione, equilibrio e soprattutto COERENZA.Purtoppo non vedo le stesse qualita' in altri tuoi colleghi Macrobiotici,e recentemente persino nella tua amica Silvia Petruzzelli, che in un suo post recente ha perorato la causa vegana come del tutto compatibile con la Macrobiotica.Mi sembra un cavalcare la moda per trarne vantaggi .... la vera Macrobiotica come ben sai non esclude del tutto i prodotti animali , specie il Pesce, e a volte le uova (ma eccezionalmente una volta al mese anche i latticini e la carne bianca, purche' sani e biologici). A mio parere la dieta Vegana EQUILIBRATA puo' essere un eccellente modo di guarirsi e di ripristinare la salute....PURCHE' NON SI PROTRAGGA TROPPO A LUNGO . E non si tratta solo della vit. B12, sono troppi i nutrienti che andrebbero integrati a lungo andare . Un po' di proteine animali SANE non di allevamento intensivo un paio di volte la settimana o anche meno rendono la dieta certamente piu' equilibrata.Proprio su questo punto concordo totalmente con la macrobiotica!!!!

    Silvia Petruzzelli Ciao Stefano, mi dispiace che i miei interventi possano essere fraintesi. La "dieta" macrobiotica è fondamentalmente vegana. E una dieta vegana può essere sana se bilanciata. Ecco che un'ottima guida è proprio la macrobiotica.
    P.s. Non ho mai parlato in termini negativi del latte di soia. Lo utilizzo anche io in alcune preparazioni. E sugli zuccheri? L'importante è che questi provengano da cibi non raffinati- trattati, cercando di evitare saccarosio, fruttosio, sciroppo di glucosio fruttosio.
    E si può seguire un'alimentazione vegana anche senza frutta tropicale e seitan (che se usato, sarebbe preferibile sia preparato con farine di grani antichi) ��
    Non penso che ci siano problemi di carenza di nutrienti in una dieta vegana equilibrata. L'unica accortezza è quella della B12. Dipende molto anche dal proprio stile di vita: stare al sole ci aiuta ad integrare la vitamina d!
    Sono stupito da Silvia Petruzzelli, l' ho davvero letta raccomandare pesce al vapore invece dei menu vegani a base di seitan dei ristoranti.... ho buona memoria come pure l' ho letta non raccomandare il miele e ,credo giustamente il latte di soja nell' uso quotidiano .(Di cui a mio parere andrebbe fatto un uso moderato, leggasi l' ottimo articolo del macrobiotico Michele Nardella a proposito,nel suo blog (il mio Blog Olisticohttp://nardellamichele.blogspot.it/2014/04/allarme-sulla-soja-non-e-la-panacea.html). La dieta Vegana rifiuta ogni prodotto animale sulla base di un assioma a mio vedere errato : OGNI ALLEVAMENTO E' UNO SFRUTTAMENTO E UNA VIOLENZA SULL' ANIMALE. Senza distinguere tra allevamenti industriali e piccoli allevamenti locali biologici e biodinamici: certo sono piccole realta', ma andrebbero incoraggiate e non boicottate.Inoltre si sposa il piu' delle volte ad una ideologia antispecista a mio parere eccessiva ed errata:la forma umana e' il culmine della creazione ed e' l' unica , non solo per l' umanesimo cristiano ma anche per le filosofie buddhiste e induiste , che puo' attingere la forma divina ed illuminarsi. Purtoppo l' uomo ha quasi del tutto smarrito questa sua inestimabile potenzialita' di Luce, e uno dei segni piu' macroscopici di questa perdita di dignita' spirituale e' il modo in cui calpesta non solo il suo simile MA SOPRATTUTTO GLI ANIMALI INDIFESI.(Senza neppure aver conservato la sensibilita' per percepire la violenza sull' animale come un atto riprovevole e moralmente indegno).Tornando alle necessita' di integrazione per la dieta vegana protratta , riporto le raccomandazioni dell' :American Dietetic Association, in cui si circostanziano le possibili carenze nel fabbisogno di Calcio , Iodio , Zinco , Vit B12 , Vitamina D, della
    dieta Vegana (...)

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  7. Caro Stefano, ho letto con interesse il tuo commento su cui mi trovo d' accordo al 100%.
    Sono contrario per principio al veganesimo perchè qualsiasi regola, qualsiasi assolutismo è in aperta contraddizione coi principi dell' Ordine Universale; inoltre focalizzare tutta l' attenzione sulla scelta vegetale alimenta l' equivoco che essa sia necessaria e che basti solo quella per essere sani, partendo dal presupposto errato che il cibo animale sia in sè cattivo e quello vegetale invece buono. Oggi purtroppo è di moda (perchè di moda si tratta) stigmatizzare senza il minimo senso critico tutto il cibo animale, incuranti di tutte le tradizioni dietetiche millenarie, come pure delle testimonianze dei danni anche gravi che può apportare questa scelta, se seguita per troppo tempo, e anche molti macrobiotici del tutto arbitrariamente associano spesso il veganesimo alla macrobiotica, forse per cavalcare l' onda del momento e attirare l' attenzione.
    Proprio ieri, combinazione!, ho postato su Facebook un post di Phiya Kushi (il figlio di Michio Kushi che ha preso la direzione del Kushi Institute e quindi la sua eredità) che prende spunto dalla recente notizia di un caso di malnutrizione di un bambino italiano cui era stata imposta una dieta vegana da parte dei suoi genitori. Riporto qui la traduzione:
    "La macrobiotica non è uguale al veganismo o a qualsiasi altra dieta restrittiva. Si tratta di imparare a capire e apprezzare il pieno impatto e gli effetti di tutti i cibi che mangiamo, indipendentemente da quali essi siano (e capire altrettanto tutte le altre influenze) e scegliere ciò che funziona meglio in rapporto alle mutevoli circostanze, la nostra salute come pure i nostri sogni e ambizioni. Chiunque vi dica che è una dieta restrittiva, vegana o altro non capisce il pieno intento e la filosofia che sono alla base della macrobiotica... "La teoria senza la pratica è inutile; la pratica senza la teoria è pericolosa" (famoso aforisma di George Ohsawa, il fondatore della macrobiotica)."
    Anche Carlo Guglielmo nel suo ottimo "IL Grande Libro dell' Ecodieta" è molto chiaro da questo punto di vista, anzi circa una decina d' anni fa si era rivolto alla comunità macrobiotica internazionale per fare il punto della situazione su certe incongruenze che l' esperienza di tanti macrobiotici di lunga data aveva evidenziato, auspicando fra l' altro un certo revisionismo nei confronti del cibo animale.
    Quanto a Silvia Petruzzelli, è una mia amica e mi trovo generalmente d' accordo con lei. Anche nei confronti del veganesimo so che la pensa sostanzialmente come me, ma credo che si tratti a volte di un problema di espressione, di comunicazione: si dice "vegano" forse per farsi capire in modo più immediato, intendendo una dieta quasi interamente vegetale, ma non necessariamente al 100%.
    E' da tempo che mi prefiggo di dire la mia su questo tema delicato e controverso, ma mi sono sempre astenuto perchè vedo che c'è un sacco di fanatismo tra i seguaci di qualsiasi "credo" alimentare, e in particolare fra i vegani, e so per esperienza quanto sia fastidioso e frustrante dover avere a che fare con certa gente che la testa pare ce l' abbia solo per tenere unite le orecchie.
    Grazie per il tuo intervento e per i complimenti.

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  9. Grazie ancora a te Michele, per questa ottima risposta. Cio' che ancora una volta si apprezza in te e' l' equilibrio ,la consapevolezza-dovuta a riflessioni attente e frutto di studi non superficiali- e la coerenza nelle tue scelte e nelle tue considerazioni . La coerenza soprattutto e' una virtu' rara al giorno d'oggi, in cui per cavalcare le mode ed aumentare "Il target" dei propri utenti e clienti , si rinnega la propria storia e la sua verita' . A volte leggo che sei dispiaciuto per la scarsita' del pubblico che ti segue su questo bellissimo Blog.Non te ne devi fare un cruccio: I migliori sono per i pochi,per chi non manda il cervello all' ammasso. Tornando alla natura non VEGAN della Macrobiotica, ricordo di aver letto tanti anni fa su un libro Macreobiotico (Se non ricordo male "Il medico di se stesso"di Muramoto) che esiste un preparato macrobiotico per gli eccessi di Yin consistente in un tuorlo d' uovo mescolato a salsa di Soya tamari. Mentre diverse zuppe e preparazioni a base di pesce ed alghe vengono prescritte dai VERI dietisti Macrobiotici per migliorare non solo la salute ma persino per guarire da alcune patologie. Quindi, come piu' volte hai sottolineato nei tuoi articoli, il cibo animale sano non solo non va demonizzato, ma va saputo dosare e utilizzare proficuamente anche sul piano dell' apporto energetico oltre che nutrizionale.

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  10. Giusto. Il cibo animale (quello buono ovviamente, cioè proveniente da animali ruspanti) è contemplato in certe ricette curative della tradizione medica orientale, compresa l' ayurveda.
    A proposito di quest' ultima, si tratta non solo di una medicina, ma di una completa scienza della vita e arte della salute le cui origini risalgono a migliaia di anni fa. Essa comprende ovviamente anche una dietetica che, pur essendo fondamentalmente di natura vegetale, non ha alcuna preclusione nei confronti del cibo animale. Partendo dal presupposto che ciò che resiste alle sfide del tempo deve per forza avere un solido fondamento, questo dimostra ancora una volta che il cibo animale, se scelto con criterio e consumato con moderazione, è compatibile con una salute ottimale.
    Perfino un vegano convinto come Colin Campbell nel suo "The China Study" a pag. 40 riconosce che le proteine animali sono più facilmente assimilabili e perciò godono di migliore reputazione. Ciò significa che in alcune circostanze un loro consumo moderato può essere non solo tollerato ma persino vantaggioso. E questo senza parlare delle difficoltà pratiche, per chi si alimenta di soli vegetali, di reperire sufficienti quantità di altri nutrienti importanti come, ad esempio, vit. B12 e vit. D.
    Di nuovo grazie per i tuoi complimenti e in bocca al lupo!

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