mercoledì 12 febbraio 2020

Coronavirus: come proteggersi

 

Ci risiamo: dopo le pandemie reali o presunte (mucca pazza, SARS, aviaria, suina, morbillo) susseguitesi negli ultimi due decenni che avrebbero dovuto, secondo le previsioni dei soliti esperti, decimare la popolazione mondiale, ecco un'altra minaccia da parte dell'ennesimo virus che non ha trovato di meglio da fare che dar luogo a una mutazione genetica passando così da un animale all'uomo, stando almeno alle informazioni ufficiali.

Non è il caso di dilungarmi sul fatto che questa tesi è fortemente contestata da tanti scienziati secondo cui il nuovo coronavirus, l'agente virale in questione, non sarebbe il risultato di un caso, bensì un prodotto artificiale creato in un laboratorio di Wuhan (luogo poco distante, guarda caso, dal  primo focolaio individuato nel mercato del pesce) nell'ambito di un programma sperimentale segreto su armi biologiche (notizia questa divenuta subito oggetto di censura da parte di istituzioni e mass media di tutto il mondo, ma sufficientemente attendibile: leggi qui e qui, mentre in un articolo su The Lancet ce n'è l'implicita conferma), tuttavia è opportuno farlo presente.

Comunque sia, visto che il mondo ha raggiunto il fondo della degradazione morale e l'annichilimento finale è ormai alle porte, la legittima domanda che resta da farsi è cosa possiamo fare noi singoli mortali in concreto.

Come fa notare Martin Halsey (insegnante e consulente di salute olistica) nella sua ultima newsletter, per fortuna ognuno può fare molto più di quanto si immagini, e senza aspettare improbabili miracolosi farmaci o altre raccomandazioni da parte delle istituzioni e della medicina ufficiale, che altro non sono in grado di fare che offrirci stampelle sempre più sofisticate per consentirci di vivere (da malati) sempre più a lungo ma sempre più malandati.

Nella nostra cultura oscurantista il concetto che l'uomo sia un bersaglio inerme  di ogni potenziale nemico ambientale che può fare di lui carne da macello come e quando gli pare è un dogma religioso, e l'idea che le cause recondite dei nostri mali siano in realtà dentro di noi e che solo noi, grazie al nostro libero arbitrio e alle nostre scelte, possiamo difenderci è aliena almeno quanto il personaggio di ET del film fantascientifico di Spielberg. Del resto tutto ciò è funzionale alla logica del sistema, che ha interesse a tenerci costantemente nella paura per poterci manipolare a suo piacimento.

Chiuso il preambolo, nel venire al dunque devo tornare a parlare di Alex Jack, presidente del Planetary Health Inc., una organizzazione internazionale non-profit dedicata alla promozione della salute olistica con sede nel Berkshire, Massachusetts (USA), e dei suoi associati, Bettina Zumdick ed Edward Esko.

I tre esperti macrobiotici, dei quali, come dicevo e come molti ricorderanno, ho recentemente parlato a proposito del loro  progetto di intraprendere uno studio rivoluzionario su malati di diabete 2 (leggi qui), sono tornati alla ribalta in questi giorni per offrire la loro esperienza e i loro consigli per fronteggiare l'attuale preoccupante emergenza epidemica (qui si può accedere al loro messaggio originale).

Faccio notare che nel corso degli anni il movimento macrobiotico ha cooperato con diverse agenzie di salute pubblica come l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), NIH (National Institute of Health), CDC (Centers for Disease Control and Prevention) e NCI (National Cancer Institute), per nominare le principali. Inoltre Alex Jack ha pubblicato più di 25 libri su dieta e salute ed è conosciuto soprattutto per aver collaborato con Michio Kushi, il principale artefice del movimento macrobiotico internazionale, alla stesura di libri come "La Dieta per la Prevenzione del Cancro", "The Macrobiotic Path to Total Health" e "AIDS and Diet". Quanto poi agli altri due personaggi su menzionati, hanno anch'essi un curriculum di tutto rispetto e sono altrettanto convinti che una dieta e uno stile di vita basati sui principi macrobiotici siano altresì validi mezzi per difendersi dalle malattie infettive.

"Anche se non abbiamo ancora avuto alcuna diretta esperienza di casi relativi al nuovo coronavirus - dice Alex Jack - l'approccio macrobiotico si è già dimostrato efficace nel trattamento di AIDS, Ebola e altre serie condizioni virali e batteriche potenzialmente fatali."

Dal canto suo Bettina Zumdick, direttrice del reparto-cucina del Planetary Health, sostiene che ricercatori giapponesi hanno scoperto nelle umeboshi (albicocche selvatiche fermentate sotto sale impropriamente definite "prugne" e comunemente usate nella pratica macrobiotica) una sostanza in grado di sopprimere la crescita del virus H1N1 dell'influenza suina responsabile della famosa epidemia anni fa. Quando applicata alle cellule affette i ricercatori rilevarono che la crescita del virus si riduceva del 90% nel giro di sette ore.

La Zumdick ha citato anche il dr. Benjamin Spock, che ha scritto nell'ultima edizione del suo best-seller "Dr. Spock's Baby and Child Care" di aver guarito la sua infezione da bronchite cronica, ribelle ad anni di trattamenti con antibiotici, dopo due settimane di dieta macrobiotica.

Alla conferenza internazionale sull'AIDS di Parigi del 1986 ricercatori della Boston University riferirono che pazienti con funzioni immunitarie moderatamente compromesse si erano stabilizzati dopo aver adottato una dieta macrobiotica, aumentando il conteggio dei loro linfociti e che il loro periodo medio di sopravvivenza aveva già superato quello di qualsiasi altro gruppo tenuto sotto osservazione fino ad allora.

Nel 1987 Michio Kushi e sua moglie Aveline, assieme ad una equipe di medici, furono invitati dal governo della Repubblica del Congo a visitare l'Africa centrale e a dare un simposio sull'approccio macrobiotico all'AIDS a Brazzaville. La conferenza fu tenuta al quartier generale dell'OMS e vide la partecipazione di 200 fra medici e guaritori tradizionali.

Ed infine nel 2014, in seguito allo scoppio dell'epidemia da Ebola in Africa occidentale, il Planetary Health lanciò un sito web allo scopo di fornire le opportune raccomandazioni: www.ebolaanddiet.com . Tali direttive circolarono ampiamente e si venne a sapere di un ufficiale di una nota compagnia aerea con rotte fra l'Africa occidentale e l'Europa e l'America che dava quei suggerimenti ai piloti e lo staff.

Naturalmente le raccomandazioni per l'Ebola valgono anche per altre infezioni perché le condizioni di base che favoriscono l'invasione microbica sono sempre le stesse. E' questo il bello dell'approccio olistico: non è necessario essere sempre super-specialistici mirando ad uno specifico fattore. Ciò che conta, e che semplifica tutto, è raggiungere un livello di salute generale il più possibile ottimale, condizione che garantisce la massima efficienza del sistema immunitario, dato che in un organismo tutto è interdipendente.

Per ovvi motivi non posso ora mettermi ad illustrare in che consiste l'approccio macrobiotico, come è opportuno adattarlo e quali rimedi specifici adottare se si è a rischio di infezione o già malati. Per chi non ha dimestichezza con la materia, posso solo ricordare sommariamente l'importanza fondamentale di seguire una dieta largamente vegetale a base di alimenti naturali integrali e di stare tassativamente alla larga dallo zucchero, la sostanza decisamente più deleteria in questi casi, come hanno dimostrato esperimenti che hanno visto diminuire il numero e la vitalità dei globuli bianchi proporzionalmente all'assunzione del dolce, bianco veleno (leggi qui). Importanza cruciale per un buon sostegno immunitario hanno inoltre le vitamine A, C e D, come pure lo iodio: tutte sostanze piuttosto carenti nelle solite diete moderne .
 
 Dieta macrobiotica standard

Chi invece conosce l'inglese e vuol saperne decisamente di più può attingere ad una miniera di preziose informazioni cliccando qui e qui.

Nessuno può garantirvi che seguendo queste indicazioni sarete immuni ad ogni infezione, ma potrete comunque godere di una salute migliore e di un enorme vantaggio, considerate le abominevoli abitudini alimentari della maggior parte della popolazione, che sembrano fatte apposta per mettere KO il sistema immunitario.

Michele Nardella

P.S. Consiglio vivamente la visione del seguente video del sito di controinformazione Byoblù su ciò che si nasconde a livello istituzionale dietro una pandemia:
https://www.facebook.com/byoblu/videos/170730880905658/



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