domenica 24 ottobre 2010

"Energy Training" parte quarta (il sistema concettuale vigente e la salute)


Adesso vorrei finalmente spendere due parole sul programma di Francesca Forcella e Italo Cillo che ha fatto da spunto e dato il titolo a questa serie di articoli.


A mio parere i suoi principali pregi si possono sintetizzare in uno solo: la completezza.


Completezza che, per quanto ne so io, costituisce

una prerogativa di questo corso, e con questo voglio dire, più precisamente, una trattazione a trecentosessanta gradi del pianeta "salute", prendendo in considerazione tutti i fattori che entrano in gioco nel determinarla, ma (e questa è la novità più importante) in un'ottica che riesce a conciliare e integrare le più aggiornate conoscenze scientifiche con i concetti e i principi propri di altre scuole di pensiero, dottrine e tradizioni, come lo yoga, l'ayurveda, la macrobiotica e l'igienismo, che hanno dimostrato la loro validità e insostituibilità, pur non godendo dei crismi dell'ufficialità.


Chi mi ha seguito nei precedenti articoli avrà probabilmente già capito che questo è il punto focale del nostro discorso (del resto, lo stesso titolo del mio blog,"Un altro punto di vista", lo suggerisce senza possibilità di equivoco).


Oggi c'è una necessità perentoria di inquadrare le conoscenze particolareggiate e specialistiche che ci fornisce la scienza razionale in una prospettiva olistica, una prospettiva cioè che, invece di focalizzarsi sui particolari che scaturiscono dall'analisi scientifica di un problema (ruolo svolto perfettamente dalla scienza tradizionale), prende in considerazione modelli organizzativi, schemi e principi integrativi basati sull'analogia, oppure i rapporti che i vari elementi intrattengono fra di loro nell'ambito del sistema di cui fanno parte.


Sono questi infatti gli strumenti per mezzo dei quali possiamo formarci una visione sintetica, organica e coerente della realtà, quella che, grazie alla sua completezza, ci permette di comprendere davvero il fenomeno studiato, di cogliere un significato in esso.


L'esigenza di andare oltre il paradigma corrente è particolarmente sentita proprio nell'ambito della biologia e della medicina, che hanno a che fare con sistemi complessi quali gli organismi viventi, cioè il campo di principale interesse per noi.


Questo perchè NON E' POSSIBILE COMPRENDERE TUTTI GLI ASPETTI DI UN SISTEMA VIVENTE riducendoli in parti sempre più piccole, per poi studiarne le reciproche interazioni.


Un insieme, infatti, non è mai uguale alla mera somma delle sue parti.


A tal proposito ecco cosa dice l'eminente biologo Paul Weiss:


"Possiamo affermare decisamente, sulla base di investigazioni rigorosamente empiriche, che il semplice rovesciamento della nostra anteriore dissezione analitica dell'universo attraverso la ricomposizione dei frammenti, in realtà o anche solo nella nostra mente, non può fornire una spiegazione completa del comportamento neppure del sistema vivente più elementare".


Purtroppo invece la quasi totalità di scienziati e medici è ancora ispirata all'anacronistico credo riduzionistico che si può esemplificare e sintetizzare in un brano tratto da un comune testo di biologia :


"Uno dei test decisivi della comprensione di un oggetto consiste nella capacità di ottenerlo a partire dalle sue parti componenti. I biologi molecolari tenteranno un giorno di sottoporre a questa sorta di test la loro comprensione della struttura e del funzionamento delle cellule tentando di sintetizzare una cellula."


Forse ho divagato un pò, ma è perchè ci tenevo a chiarire questo punto, assolutamente fondamentale, generalmente trascurato anche da chi fa un discorso "alternativo". Questo concetto ci tornerà utile presto, quando affronteremo il discorso su cibo e alimentazione, che costituisce la maggior parte del programma "Energy Training".


Quest'ultimo particolare, poi, non dovrebbe sorprendere chi già è introdotto all' universo della salute olistica, in quanto il cibo, pur non essendo certo l'unico fattore a influire sulla nostra salute, ha un ruolo cruciale e imprescindibile.


Sono tanti i fattori in gioco, lo sappiamo, l'attività fisica, lo stress e le varie influenze ambientali per esempio, e di questo si parla anche nel programma in parola, ma se tutto contribuisce a creare il nostro benessere o malessere, non vuol dire che i vari potenziali agenti patogeni abbiano la stessa valenza o la stessa importanza pratica.


In tutta questa complessa rete di relazioni, il cibo è però l'unico fattore ad agire dall' interno. Esso infatti, entrando direttamente a far parte integrante del nostro ambiente interno, ne modifica le caratteristiche intrinseche. E sono queste caratteristiche a condizionare poi il tipo di risposta che si mette in atto nei confronti dei vari stimoli ambientali, che agiscono invece dall' esterno su una struttura precostituita (il nostro sistema mente-corpo).


Ma questa complessa interazione (e molto altro) non può essere capita servendosi esclusivamente degli strumenti inadeguati della scienza ufficiale, che fa le sue valutazioni in base a concetti come calorie, proteine, vitamine, enzimi ecc. ecc.


Per effettuare il salto quantico necessario, bisogna passare dal computo delle calorie e dal mondo molecolare a quello dell'energia, il ki ( o chi ) di cui parlano tutte le tradizioni esoteriche, quell'energia cui forse allude il titolo stesso del programma "Energy Training", appunto.


La prossima volta mi soffermerò invece sulla disinformazione che c'è a proposito della nutrizione e su tutte le assurdità che si dicono.


            Michele Nardella


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