venerdì 29 ottobre 2010

"Energy Training" parte quinta (ignoranza e bugie, i maggiori ostacoli alla salute)


"Il cervello ha bisogno di zucchero!", "Lo zucchero è vita!" erano gli slogan di una scellerata campagna pubblicitaria che imperversava non tanti lustri orsono.

Probabilmente oggi nessuno penserebbe di affermare castronerie di questo calibro, perchè, per quel che mi risulta, esiste

un codice deontologico che protegge il consumatore da ogni forma di pubblicità menzognera e fraudolenta, ma l'industria alimentare trova sempre un modo per inculcare nell'uomo della strada convinzioni che hanno poco o niente di vero, ma che fanno molto comodo a chi produce cibo-spazzatura per il ritorno economico che  questa politica genera.

Io personalmente non dispongo di prove, ma il rapporto di collusione industria-scienza è più che una semplice ipotesi.

Del resto, non ci vuole molta fantasia per immaginarlo.

Ricordo di aver letto qualche anno fa, in occasione dell'entrata in vigore della legge anti-fumo, che una compagnia produttrice di sigarette era stata smascherata per le pressioni esercitate sugli scienziati affinchè, con le loro dichiarazioni, minimizzassero i danni provocati dal fumo.

Se si pensa poi che il fumo interessa solo una parte della popolazione, mentre il cibo riguarda tutti indistintamente, mi sembra  più che verosimile e ancora più probabile che qualcosa del genere avvenga anche nel campo alimentare.

Per esempio, mi sembra molto improbabile che un noto nutrizionista (di cui per ovvi motivi non faccio il nome) spesso intervistato in TV e su ogni rotocalco e giornale  sia all'oscuro di certe conoscenze, perchè su ogni argomento manifesta una posizione troppo ... conservatrice, e così ogni volta che lo sento sparare con assoluta disinvoltura le solite boiate mi si rivoltano le budella.

Pensate che una volta ha osato criticare il menù di una mensa scolastica (dove si provava a proporre ai bambini un esempio di dieta più sana, cioè decente) per la scarsa (secondo lui) presenza di salame e mortadella ("piacciono tanto ai bambini", il suo commento) e per l' inclusione di orzo ("un alimento non gradito e non appartenente alla nostra tradizione").

E se questa è la crema del sapere, vi lascio immaginare il resto ...

Ma a prescindere dai possibili rapporti di collusione di cui ho appena detto, c'è da dire comunque che, in fatto di nutrizione, lo scenario che si presenta nell'ambiente istituzionale è una sorta di Jurassic Park, dove le idee antidiluviane vigenti sopravvivono solo per forza di inerzia.

Non so quanto sia cambiato alla Facoltà di Medicina, nè mi interessa saperlo, ma ai miei tempi, quando anch'io ero uno studente di Medicina (anni '70, vedi mio profilo), ricordo molto bene che "Scienza della Nutrizione" era un esame complementare, cioè facoltativo, e questo dice tutto sulla considerazione di cui la nutrizione ha sempre goduto nell'ambiente accademico.

 Insomma il medico comune, se non è un dietologo, di nutrizione ne sa quanto la sua segretaria, a meno che quest'ultima non abbia frequentato un corso di macrobiotica, o qualcosa del genere, nel qual caso è lei a saperne di più.

  Nessuna meraviglia quindi se l'analfabetismo riguardo a questa materia è un morbo epidemico che non fa certo distinzione di ceto o livello culturale, essendone afflitti anche i cosiddetti "esperti",

La presenza delle virgolette è giustificata dal fatto che ho qualche perplessità a considerare tali professionisti che nella maggioranza dei casi non sono altro che retrogradi ottusi dotati di una capacità di giudizio pericolosamente vicina allo zero.

Questi "esperti", considerata anche l'ormai cronica carenza di manodopera, farebbero sicuramente meglio a cambiare mestiere, per il bene di tutti.

E se qualcuno pensa che stia esagerando, farebbe bene, per esempio, ad informarsi sui menù che si servono negli ospedali :

E' grazie a questi "esperti", evidentemente, che  vengono propinati mortadella e formaggi agli infartuati, o pane bianco e purea di patate ai diabetici, parmigiano agli osteoporotici ecc. ecc.

Andate per favore a visitare il sito http://www.autodifesalimentare.it/ e il suo blog, dove, oltre ai miei articoli, troverete anche il parere di veri esperti su tutte le bestialità che si vogliono far passare per verità scientifiche da parte di chi si fa considerare esperto solo per avere una laurea, un camice bianco e spesso non molto di più.

 Voglio citare dunque, a titolo esemplificativo, quelle che reputo le perle più fulgide fra tutte le panzane che popolano lo scemenzario collettivo:

"Latte e formaggi sono fondamentali nella lotta all'osteoporosi".

(Allora perchè, nel mondo, le popolazioni meno colpite da questa patologia sono proprio quelle che non consumano latticini?);

"Il gelato è un alimento completo e pertanto può sostituire un pasto".

(E come la mettiamo con indice glicemico/insulinico e la totale assenza di fibre? E che dire della qualità di zuccheri, grassi e proteine in esso presenti? Senza contare additivi come coloranti e altre schifezze);

"Il cioccolato fa bene perchè combatte la depressione".

(Già, peccato però che, nonostante il vertiginoso incremento del suo consumo, assieme ad altri dolciumi, in questi ultimi lustri si sia assistito ugualmente ad un deciso dilagare di questo disturbo, tanto da essersi guadagnato l'appellativo di "male del secolo", il che contraddice in pieno tale affermazione).

Per questo e tante altre ragioni non posso che consigliare il programma di Francesca e Italo Cillo "Energy Training": esso è la risposta a tutta la spazzatura mediatica che ci circonda e dalla quale non posso che raccomandare di guardarsi bene.


N.B. Per trovare i miei articoli, basta andare su www.autodifesalimentare.it/blog e cercare nella lista di nomi "Wellness Angels e Allievi del Corso" in basso a destra.

ben2
Michele Nardella                                                                       

Reality Transurfing Vol. 3 - Avanti nel Passato di Vadim Zeland
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