martedì 17 luglio 2012

Come evitare la lenta ma inesorabile intossicazione cronica da contaminanti ambientali

Nel precedente post avevo messo in evidenza come attualmente non vi sia angolo del mondo che non sia stato raggiunto dall' inquinamento prodotto dall' uomo.

Perciò, almeno per adesso e per un bel pezzo a venire, è un problema con cui dobbiamo rassegnarci a convivere per tutta la vita fin dal momento in cui veniamo al mondo.

A proposito, lo sapete che, almeno in USA, nel cordone ombelicale dei neonati è stato rilevato un quantitativo medio di 287 sostanze chimiche diverse, 217 delle quali considerate neurotossiche?

Quindi, soltanto per esserci appena affacciati al grande palcoscenico della vita, ci troviamo già in partenza con questo carico di schifezze. E se il buon giorno si vede dal mattino...

Agli immancabili fatalisti-catastrofisti, però,  rispondo che non tutto è perduto, che si può fare molto di più di quanto comunemente si pensi.

Come i più abili giocatori di scacchi sanno, infatti, anche chi ,  ritrovandosi con pochi pezzi rispetto all' avversario, risulta svantaggiato può ancora vincere la partita, a patto che usi in modo strategico ciò che ha a disposizione, che ogni mossa sia studiata in tutte le sue possibili conseguenze. Che è poi l' essenza del saper giocare.



Dunque è possibile attuare una  ragionevole prevenzione nei confronti della maggior parte dei pericoli nascosti nelle nostre abitudini, solo però se conosciamo com'è fatto il nostro corpo e sfruttando tutte le sue sorprendenti capacità di autoregolazione.

Si chiamano organi emuntori quelli deputati ad espellere i rifiuti presenti nel corpo, parte dei quali essendo normali prodotti della nostra fisiologia.

Si tratta di reni, vescica, intestino crasso, fegato, polmoni e pelle, che concorrono ad eliminare le varie tossine secondo quattro modalità, e cioè con le urine, le feci, la respirazione e la traspirazione.

E' dunque del tutto ovvia l' importanza di fare in modo che la loro efficienza si mantenga ai massimi livelli possibili.

Non sempre però i consigli a riguardo della scienza ufficiale si rivelano adeguati e condivisibili.

Per quanto riguarda i reni, ad esempio, forse i più importanti organi emuntori, tutti raccomandano di bere molto, allo scopo di "lavare" il nostro ambiente interno,  aiutando con un maggior flusso i reni ad espellere quanto c'è di indesiderato.

Quasi nessuno però si rende conto che si tratta di una precauzione subordinata al tipo di dieta invalso nella nostra società moderna: chi si nutre invece in modo più consono ai reali bisogni del nostro corpo non ha necessità di stimolare in modo artificioso la funzionalità dei reni, non essendo questi sottoposti al gravoso carico di grassi e tossine provenienti da uno spropositato consumo di cibo animale.

Non dimentichiamoci che di acqua ce n'è abbastanza in tutti i comuni alimenti (in alcuni anche in percentuali nettamente superiori a quella del nostro corpo) e nelle bevande che consumiamo normalmente.

Del resto, essendo dotati dello stimolo della sete, dovrebbe essere sufficiente questo a farci capire il nostro effettivo bisogno di idratarci. Bere di più significa inevitabilmente diventare più "annacquati", e alla lunga sovraccaricare i reni.



Invece è molto più importante per questi organi evitare i loro naturali nemici, che sono prima di tutto il freddo e i cibi salati: questi tendono a contrarre eccessivamente capillari e glomeruli, e quindi a ridurre il flusso di sangue e linfa che sono preposti a gestire; inoltre il sale determina una aumentata escrezione di calcio, che favorisce la sclerotizzazione dei vasi renali e la calcificazione dei glomeruli.

Del resto la Medicina Cinese è esplicita nel correlare il sapore salato  e il clima freddo coi reni, e nel mettere in guardia contro i loro eccessi.



Stesse considerazioni valgono per carni e latticini, che a causa del loro effetto acidificante favoriscono la perdita di calcio, oltre ad intasare di grassi, acido urico e muco questi delicati filtri, predisponendoli, fra l' altro, alla formazione di calcoli.

C'è da aggiungere poi che i cibi animali agiscono sfavorevolmente in senso generale per la loro responsabilità nella patogenesi arterioscerotica.

Anche zucchero e bevande zuccherate sono da includere nella lista dei fattori più deleteri, in quanto, oltre a causare perdite considerevoli di calcio,  possono aumentare la permeabilità dei glomeruli e quindi favorire la perdita di minerali e proteine a causa del loro marcato effetto  espansivo.

Passando al fegato, c'è da dire che questo è il laboratorio chimico del nostro corpo. Esso sintetizza, trasforma e scompone una enorme quantità di molecole, comprese quelle  artificiali e tossiche, come farmaci, droghe ed inquinanti ambientali.

Perciò esso risente particolarmente di troppe sostanze chimiche, alcool, cibi troppo elaborati e pesanti, grassi, soprattutto animali, e di ogni tipo di stress.

E a proposito di grassi, è opportuno precisare che quelli dei latticini sono acidi grassi a catena corta, i quali, diversamente dagli altri acidi grassi, che vengono assorbiti passando prima nel circuito linfatico, vengono convogliati direttamente nella vena porta, che confluisce nel fegato. Perciò essi tendono facilmente a sovraffaticare quest' organo.

Che una buona regolarità intestinale sia fondamentale per allontanare tempestivamente i rifiuti organici è arcirisaputo, e per fortuna è una condizione anche facile da attuare, se la propria dieta comprende una congrua quantità di fibre, assicurata dal consumo regolare di cereali integrali, legumi, verdure e frutta (da consumare con la buccia).



La fibra infatti, grazie alle sue proprietà igroscopiche, assorbendo acqua, fa aumentare di volume il contenuto intestinale, esercitando così una maggiore pressione sulla parete intestinale, che di riflesso dà luogo alla peristalsi.

Un intestino efficiente dovrebbe assicurare almeno una evacuazione al giorno, ma l' ideale sarebbe evacuare dopo ogni pasto, in quanto, il materiale di scarto già accumulato dovrebbe procedere fino all' espulsione, man mano che il tubo digerente viene occupato dal nuovo contenuto.

Ma la fibra è importante anche perchè ha la proprietà di legare a sè varie sostanze tossiche (e persino il colesterolo), che così verrebbero espulse assieme alle feci, invece di essere assorbite.

Da tutto ciò si capisce benissimo quanto sia sconsiderato il consumo regolare di cibi raffinati. Fra questi, poi, lo zucchero bianco è di gran lunga il peggiore, in quanto, oltre a non contenere fibra, altera la flora batterica, d' importanza fondamentale nella salute dell' intestino e di tutto il corpo, e indebolisce il colon, favorendo anche in questo modo la stitichezza.

Avendo appena accennato all' importanza di una buona e rigogliosa flora intestinale, è il caso di aggiungere che un eccesso di cibo animale promuove lo sviluppo di una flora putrefattiva, che si riconosce dal caratteristico cattivo odore delle feci (che invece dovrebbero essere inodori, o tutt' al più avere un odore molto rustico, ma non sgradevole, simile a quello che si sente nei pressi di una stalla).

Se si soffre di stitichezza cronica, tuttavia, per ottenere un veloce miglioramento può essere utile prendere due cucchiai al giorno di semi di lino, magari assieme a dei probiotici, soprattutto il bifidus, essendo questo specifico per l' intestino crasso (colon).

E naturalmente non dimentichiamo che l' attività fisica ha una importanza non trascurabile.

Parlando della pelle invece, quasi mai si pensa ad essa come ad un organo di eliminazione. E così, quando si è alle prese con manifestazioni cutanee indesiderate, si chiamano in causa come al solito microbi, squilibri ormonali, e naturalmente stress e fattori genetici (che oramai non mancano mai in qualsiasi elenco di poco probabili cause patogene), complice la miopìa congenita della medicina meccanicistica convenzionale, la quale, non essendo in grado di dare un significato ai sintomi, li tratta senza mai preoccuparsi di modificare il terreno che li ha generati.

In realtà la pelle, ben lungi dall' essere una semplice barriera che delimita il nostro ambiente interno da quello esterno, è un organo vero e proprio che regola gli scambi tra noi e l' ambiente, e perciò può fare da canale di scarico per molte sostanze indesiderate di cui il corpo ha bisogno di sbarazzarsi.

Quasi tutti i problemi dermatologici, dunque, non sono che la conseguenza dei vari tipi di tossine espulse che, a causa dell' azione dei batteri ivi presenti, danno luogo ai ben noti inestetismi, nonchè ai cattivi odori corporei.

Le donne, che spendono una fortuna in cosmesi e trattamenti, ancora non si rendono conto che una alimentazione appropriata (priva di inutili tossine e ricca di antiossidanti e vitamine) è il miglior cosmetico di cui possano avvalersi.



E di sicuro le fabbriche di deodoranti non avrebbero conosciuto la fortuna di cui godono da decenni, se la dieta moderna non fosse così ricca di cibi animali.

L' attività della pelle come organo emuntorio viene accresciuta quando gli organi principali preposti a questa funzione (reni, intestino e fegato) sono inefficienti, o magari affaticati proprio perchè gravati da un compito superiore alle loro possibilità. Perciò essa può essere una cartina di tornasole per valutare lo stato di salute di questi organi.

Per stimolare le funzioni della pelle è raccomandabile, come pratica quotidiana da effettuare la mattina appena alzati, strofinare fino all' arrossamento arti e tronco con un asciugamani (meglio se ruvido), dopo essere stato immerso in acqua molto calda e strizzato.

E' opportuno anche svolgere, due o tre volte la settimana, una qualche attività fisica che induca a sudare un pò, evitando indumenti o sostanze che impediscano la traspirazione.

E naturalmente anche pratiche come i vari tipi di saune e bagni di vapore, molto comuni in nord Europa, sono sicuramente consigliabili.

Anche all' apparato respiratorio spesso non si pensa come ad un organo emuntorio. Eppure per i suoi stretti contatti con l' esterno (si pensi al naso, alla trachea e i bronchi, ma anche agli alveoli polmonari, dove i capillari sanguigni si spingono in superficie più di quanto non facciano in qualsiasi altra parte del corpo) tale apparato sembra rivestire il ruolo di promotore l' espulsione di rifiuti meglio di ogni altro.

Si pensi alle ciglia vibratili che caratterizzano  la mucosa di trachea e bronchi, che assieme al muco che le riveste formano una specie di nastro trasportatore che riporta all' esterno pulviscolo, smog e quant'altro di indesiderato sia penetrato nelle vie aeree con l' inalazione.

Infatti il concetto da capire è proprio questo: il corpo tende a convogliare e concentrare le sostanze di scarto in punti strategici, cioè quelli più vicini all' esterno, così che possano più prontamente essere espulsi.

Da questo punto di vista anche l' apparato riproduttivo femminile, per le mestruazioni e le perdite vaginali, si può considerare un organo emuntorio.

Ma tornando all' apparato respiratorio, sarebbe superfluo ribadire che il fumo fa male, ma io ne voglio parlare per puntualizzare che la responsabilità attribuita a questo (che comunque è e rimane un vizio da eliminare) per i vari danni ai polmoni è sovrastimata.

Bisogna precisare infatti che il catrame e la nicotina contenuti nel fumo di sigaretta si concentrano nei polmoni molto più facilmente in presenza di quantità eccessive di muco anomalo, condizione strettamente legata al tipo di alimentazione, che vede i latticini più molli (latte, yogurt, panna, gelati, ecc.), lo zucchero e le farine raffinate i maggiori responsabili.

Ci sono indigeni (in Amazzonia, se non ricordo male) che vivono allo stato primitivo e non conoscono il cancro polmonare, pur fumando fin dalla più tenera età. La loro dieta però non assomiglia affatto a quella occidentale moderna.



Per assicurare la migliore funzionalità dei polmoni, che si può sintetizzare in un' adeguata ossigenazione del sangue, imprescindibile per vitalizzare tutte le funzioni del nostro organismo, comprese dunque quelle inerenti alla disintossicazione e alla difesa immunitaria, oltre ad una moderata, ma regolare attività fisica, è importante imparare a respirare.

Anche se un atto così istintivo e banale può sembrare scontato, sulla corretta respirazione esiste una vera scienza, come qualsiasi cultore di yoga è a conoscenza, essendo il pranayama (l' arte del respiro) parte di qualsiasi corso di quest' antichissima disciplina che si rispetti.

Ma tanto per dare qualche elementare indicazione, si può dire che, mentre di solito il respiro è breve e superficiale, interessando solo il petto, una respirazione efficiente dovrebbe coinvolgere tutte le parti dei polmoni, cominciando a riempirli dal basso per finire all' apice. Questo si ottiene spingendo in basso il diaframma, e quindi esercitando una pressione sull' addome. Perciò bisognerebbe abituarsi a respirare più con la pancia che col torace.

Tutto quanto è stato detto finora riguarda gli accorgimenti che ognuno può facilmente mettere in atto per eliminare tempestivamente le tossine di qualsivoglia genere dal corpo, nei limiti del possibile, ed evitare così che vi si accumulino pericolosamente.

E' ovvio però che tutto ciò ha senso solo se si parte dalle giuste premesse.

La prima preoccupazione infatti dovrebbe essere quella di effettuare le migliori scelte possibili, che ci mettano quindi il più possibile al riparo da tutti quei fattori potenzialmente dannosi di cui ci siamo finora occupati.

Per esempio, nel precedente articolo si è parlato a lungo dei policlorurati, come di sostanze molto tossiche che si concentrano nei grassi. Sapendo che i cibi animali sono tutti più o meno ricchi di grassi e che sono in cima alla catena alimentare (che implica la maggiore concentrazione al loro interno di inquinanti provenienti da altri organismi di cui si sono nutriti), è ovvio che bisognerebbe cominciare quantomeno a ridurli considerevolmente.

 Michele Nardella

DIFENDI LA TUA SALUTE! L


14 commenti:

  1. Grazie per l'interessante argomento,trattato in maniera intelligente e competente. Oggi piu' che mai,una buona informazione,e' necessaria per riprendere la nostra salute nelle nostre mani,sottraendoci da un sistema che invece di guarire,crea soltanto ammalati cronici.

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  2. Ottimo, puntuale, preciso e senza appelli, come è giusto che sia trattato un argomento come questo! Non continuo a farti complimenti perchè il tuo testo parla con tale chiarezza da esser maleinterpretato solo da chi intende farlo intenzionalmente....
    e sappiamo quanti oggi, soprattutto nell'ambito della farmaceutica, non abbiano alcuna intenzioen di affrontare un tema da questo punto di vista.
    oggi il vero buisiness non è il malato che guarisce (a cui non vendi più farmaci) ne quello che muore (per lo stesso motivo)..... oggi il buisiness sono i SANI: che si devono render dipendenti da farmaci "per non ammalarsi"... così da garantire introiti a vita..... le alternative come l'attenzione alla alimentazione, che tratti con indubbia conoscenza, non servono certo la cuasa delle multinazionali della farmaceutica... francamente mi stupisco che non ti abbiano ancora oscurato..... speriamo che prima di allora la gente abbia accresciuto consapevolezza e coscenza tali da non poter esser più messi a tacere. un saluto.

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    1. Grazie per l' intervento e per i complimenti.
      Le tue considerazioni sono assolutamente condivisibili, e con me si sfonda una porta aperta.
      Comunque non è del tutto vero che non mi abbiano "oscurato": in un gruppo su Facebook dedicato al mondo della gastronomia, di cui facevo parte, sono stato radiato presumibilmente a causa dei miei frequenti post in cui proponevo miei articoli, o altro materiale analogo, in cui mettevo in evidenza gli aspetti negativi della dieta standard attuale.
      Una volta, sempre in questo gruppo, ho avuto anche una discussione con qualcuno, intervenuto perchè evidentemente infastidito dalla mia insistenza sul tema dei latticini.
      Sono stato un ingenuo nel non prevedere una simile reazione, ma per me era difficile resistere alla tentazione di proporre ad un pubblico non targhettizzato cose che normalmente non si sentono sui comuni mezzi di informazione.

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  3. complimenti per aver ancora una volta trattato un argomento tanto importante in maniera chiara e comprensibile per tutti.....è una efficace guida a vivere meglio e in salute....grazie per avermi anche dato qualche informazione sulla respirazione, argomento che mi interessa molto visti i miei passati problemi bronchiali. grazie, e comunque non sapevo che ti avessero zittito su facebook.....ma d'altra parte questo la dice lunga sulla vericidità delle cose che affermi ! ciao ! rossana

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  4. Bellissimo articolo! Quando leggo quello che scrivi mi si apre la mente, e spesso trovo conferme alle mie personali teorie, per esempio quella sull'acqua per depurarci! Io riesco a bere non più di due bicchieri di acqua, talvolta, mentre altre volte bevo solo di notte, e altre bevo quattro o cinque bicchieri nel giro di un'ora... però mangio tanta frutta e verdura e cereali integrali, che hanno bisogno di acqua, eccetera... e mi hanno sempre detto: non si beve di notte(nessuno mi ha mai spiegato quale potrebbe essere la controindicazione, dato che pulire i reni mentre si sta a digiuno mi sembra un'ottima cosa, mah!) oppure che bevo troppo poco...
    io , semplicemente, mi faccio guidare dalla sete, tenedo presente che a volte ho voglia di frutta perchè ho sete, e provo a bere prima, e se non basta vuol dire che ho bisogno anche di sali minerali eccetera, se invece la voglia mi passa vuol dire che era solo bisogno di acqua. Ma soo circondata da persone che senza acqua non vanno in giro, e che si sforzano in tutti i modi di bere due litri di acqua al giorno! Però non li ho mai visti più sani di me... forse meno brufolosi, ma io so di avere il fegato delicato, e basta mangiare sano che la pelle torna a posto...

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    1. Esatto, a volte ci si perde( è proprio il caso di dire)... in un bicchiere d' acqua: non si capisce che il nostro bisogno d' acqua è regolato dalla sete (e se no, a cosa ci serve aver sete?).
      Perciò bere di più significa solo introdurre più acqua del necessario.
      Come dicevo, il bisogno d' acqua è condizionato dal tipo di dieta, perciò, come al solito, è lì che bisogna intervenire per primo.

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  5. Bravo Michele, "noiosamente" come sempre! Chiarificatore e preciso. Piero Di Martino

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    1. Grazie, Piero, anche tu ti difendi bene con le tue "pillole d' energia".

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  6. Complimenti Michele per questo articolo molto accurato! :-)

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    1. Grazie mille, cara Viviana.
      I complimenti fanno sempre piacere, ma se vengono da te acquistano un valore speciale.
      Buon Ferragosto.

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  7. Questo prezioso articolo me l'ero perso, grazie per averlo riproposto su FB! ;-)

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  8. Grazie a te, caro Francesco, e buon anno!
    E' del tutto normale che qualcosa che si pubblica su FB possa sfuggire, ed è per questo che ho l' abitudine di riproporre ogni tanto i miei post, anche perchè c'è sempre gente nuova che entra a far parte dei gruppi.

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