giovedì 20 settembre 2012

Igienismo contro Macrobiotica



No, non è un match per tifosi da stadio questo che vi propongo, ma qualcosa di molto meno banale che ho sentito la necessità di fare.

Voglio denunciare un atteggiamento tanto grave quanto diffuso: l' arroganza di chi giudica cose su cui non ha evidentemente competenza.

Molte idee dell' igienismo, come pure di altre scuole di pensiero salutiste, sono senz' altro valide e assolutamente condivisibili, ma quando vedo invadere il  campo della macrobiotica con farneticanti argomentazioni, non posso rimanere a guardare e incassare il colpo.

Ultimamente mi è capitato di essere impegnato in una interminabile, quanto allucinante ed asfissiante diatriba con un idiota di cui ho già parlato ("Non ti curar di loro, ma guarda e passa"), sull' onda della quale sono venuto a conoscenza di alcuni deliranti articoli contro la macrobiotica di Valdo Vaccaro, noto naturopata, fervente vegano-crudista-fruttariano.

Siccome  pregiudizi, malintesi e incomprensioni nei confronti della macrobiotica sono ancora purtroppo estremamente diffusi, ho pensato opportuno riportare  nel mio blog sia i link agli articoli "incriminati" di Vaccaro, che la mia risposta, essendo più che mai convinto che assistere ad un confronto è più interessante ed intrigante di una semplice esposizione, dove non c'è una controparte che possa ribattere.

Attraverso il contrasto è infatti possibile far luce su eventuali punti oscuri ed incongruenze da entrambe le parti, fugare dubbi, focalizzare punti cruciali e aspetti del problema che non si erano prima considerati.

Ciò che è assurdo e paradossale in tutta questa storia è che ci si sta accapigliando per stabilire se è opportuno consumare solo cibo crudo, o in parte cotto, se si dovrebbe mangiare frutta con moderazione o in quantità industriali, se i cibi animali sono da eliminare completamente, o se è sufficiente ridurli drasticamente, quando in realtà i veri problemi sono altri, dato che la grande maggioranza della popolazione se ne strafrega di tutto questo, continuando a condurre stili di vita palesemente malsani (che implicano anche un pesante e insostenibile tributo ambientale) e basterebbe un pò di buonsenso per migliorare la situazione.

Ecco dunque i link, e in basso la mia risposta:


Gentile Sig. Vaccaro,
se le scrivo privatamente è perchè ho provato una infinità di volte ad inserire il mio commento nel suo blog, riportato qui in fondo, ma inspiegabilmente ogni volta che digito i caratteri indicati per l' accettazione, mi viene risposto un rifiuto.

Comunque, leggendo nel frattempo altri suoi articoli sulla macrobiotica, e ripensandoci su, ho pensato di aggiungere qualche altra considerazione, che serve a chiarire meglio quanto avevo già accennato ed è quanto segue:

Il suo errore principale è quello di identificare la macrobiotica con le idee arcaiche di Ohsawa, e quindi di ignorare, o di non tenere nella dovuta considerazione, tutto ciò che è stato fatto dalla sua morte (1966) in poi dai suoi più illustri discepoli, come Michio Kushi sopra tutti, ma anche Hermann Aihara, Rènè Lèvy, Bill Tara, Hideo Ohmori, Ferro Ledvinka, Carlo Guglielmo e Mario Pianesi in Italia, ecc.

Questi insegnanti-consulenti hanno approfondito, sviluppato e aggiornato gli studi e gli insegnamenti del loro maestro, perciò sarebbe opportuno fare riferimento a questi, piuttosto che ad Ohsawa, il quale ha avuto eccezionali intuizioni, gettato i semi, ma ha detto anche cose che, se interpretate alla lettera, senza capirne l' essenza e il contesto, possono portare a grossolani equivoci e a conseguenze tutt'altro che desiderabili.

Nella sua accalorata invettiva politicamente  scorretta denuncia tanti casi di persone che non hanno tratto beneficio dalla pratica macrobiotica (come se questa situazione non si verificasse anche fra i seguaci di altre diete), ignorando però  tutti i successi ad essa dovuti (la maggioranza). Secondo un atteggiamento purtroppo comune infatti lei preferisce voltarsi dall' altra parte per non vedere contraddette le sue idee.

Ecco solo qualche esempio (ma sono tantissimi, se ci si prende la briga di informarsi come si deve) che non ha certo bisogno di commento, perchè si tratta di malati terminali di cancro guariti solo grazie alla macrobiotica:


https://www.youtube.com/watch?v=oeuUNp4QmU8

 https://www.youtube.com/watch?v=N6bxxtiw65o

 https://www.youtube.com/watch?v=uZULGPb0t18

Lei riconosce il principio unico yin-yang come fondamentale perchè si esprime in tutti gli aspetti polari della realtà (bello sforzo, lo capisce anche un bambino!), ma la cosa finisce lì,   non ne deduce nulla, non considera le sue implicazioni e le sue applicazioni pratiche.  Perchè quello che è importante per noi ovviamente è comprendere a fondo tale principio,  saperlo riconoscere e interpretare in tutte le infinite manifestazioni della fenomenologia universale, e infine saperlo applicare nella nostra vita quotidiana per accrescere benessere, salute e per realizzare i nostri sogni (come diceva Ohsawa). Cosa che richiede evidentemente una sistematizzazione, una sintesi in una teoria che sia unitaria e coerente, che Ohsawa espresse (contravvenendo alle regole taoiste) nei famosi 7 principi e 12 teoremi dell' Ordine dell' Universo.

Ed è proprio questa la vera essenza della macrobiotica, che evidentemente le sfugge ancora. Tutto il resto ( più sale/meno sale, cotto/crudo) sono aspetti contingenti che riguardano la sua interpretazione, o peggio, chiacchiere da bar di periferia.

La cottura degli alimenti non l' hanno certo inventata i macrobiotici, essendo una pratica generalizzata in tutto il mondo da migliaia di anni (pensi che la scoperta del fuoco risale a non meno di 800.000 anni fa).

Perciò ci sarebbe da chiedersi come mai dei primitivi, che non disponevano certo di elettricità, gas e tutte le moderne invenzioni tecnologiche, abbiano deciso di scomodarsi a cuocere i cibi, affrontando difficoltà che nemmeno immaginiamo, quando avrebbero potuto benissimo continuare a fare la cosa più semplice e ovvia consumando i cibi crudi, così come ce li offre la natura.
 

Detto questo, ecco qui invece il mio primo intervento:

Sig. Vaccaro,
se lei conoscesse bene Ohsawa, come vorrebbe far credere, saprebbe che il Maestro giapponese parlava spesso dell'arroganza come della malattia n.1 ( che considerava più grave del cancro) e, visti i toni con cui parla di cose che dimostra di non conoscere, lascio a lei le conclusioni.

Infatti nel suo maldestro tentativo di infangare la macrobiotica, non ha nemmeno avuto l' accortezza di aggiornarsi un po' sulla realtà macrobiotica odierna, che lei ha affrettatamente liquidato come una cosa ridicola e screditata che appartiene al passato. Avrebbe quantomeno ridimensionato i toni e salvato la faccia. Invece si è dato la zappa sui piedi.

Per fortuna posso dimostrare che c'è una realtà ben diversa da quella che ci vuole far credere.

Ecco dunque, senza tanti giri di parole, due miei articoli dove si parla di sei casi ben documentati di malati di cancro terminale, ma guariti completamente esclusivamente grazie alla macrobiotica, che hanno convinto un' apposita commissione governativa USA a chiedere fondi per continuare la ricerca nella direzione indicata dalla macrobiotica.

Si tratta dunque di un particolare, quest'ultimo, che non può lasciare dubbi sull' autenticità di questi casi.


 
http://nardellamichele.blogspot.it/2012/08/contro-ogni-pronostico-come-6-casi-di.html
 http://nardellamichele.blogspot.it/2012/09/i-magnifici-sei-la-storia-di-6-malati.html

Mi dispiace che una persona preparata come lei, che dice tante cose giuste, abbia preso un simile abbaglio, ma le sue deliranti affermazioni sulla macrobiotica dimostrano in modo 
flagrante la sua   scarsa conoscenza della materia che lei critica con tanta enfasi:


Il mito della macrobiotica tutta sale e cibo stracotto è un luogo comune stravecchio e ormai logoro al quale è stato già risposto tante volte, e mi ha nauseato abbastanza da non avere più voglia di rivangarlo.

Che poi Ohsawa ignorasse enzimi e vitamine, come lei dice, è poco probabile giacchè di fatto tutti gli insegnanti-consulenti macrobiotici da sempre enfatizzano l' uso regolare di zuppa di miso e altri prodotti fermentati, come crauti e insalatini, che, come lei saprà, sono ricchi di enzimi e batteri probiotici.

Quanto al capovolgimento del significato di yin e yang di Ohsawa, lei è in flagrante errore, dimostrando di non aver capito un tubo.

Da come lei ingenuamente ne parla, sembrerebbe che Ohsawa si sia svegliato una mattina e così, tanto per fare l' originale, o magari farsi un pò di pubblicità, abbia deciso di punto in bianco di sovvertire le cose. Niente di più ridicolo.

In realtà si tratta di due diverse accezioni di yin-yang,
ugualmente legittime, il cui senso dipende dal  contesto nel quale vengono applicate, e cioè quello filosofico-metafisico e quello pratico-materialistico.

La  spiegazione non è delle più semplici e certamente non è il caso di affrontarla in questa sede, ma se le interessa, la rimando alla brillante dissertazione che si trova nel capitolo "Yin-yang, tradizione e scienza" a pag. 553 de "Il Grande Libro dell' Ecodieta", e in particolare al paragrafo "L' interpretazione di Ohsawa" a pag. 558.
 

L' autore, qualora non lo sapesse, è  Carlo Guglielmo, uno dei più preparati esperti di macrobiotica al mondo, una persona eccezionale e seria che io ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e dalla quale lei avrebbe certamente da imparare.

Perciò, la prossima volta, prima di fare affermazioni senza fondamento, cerchi di informarsi bene e senza preconcetti nei confronti di ciò che tratta.

Ah, e si ricordi che si dice yin, e non ying, come lei ha ripetutamente scritto (il che la dice lunga sulla sua conoscenza dell' argomento... ).

Michele Nardella


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Una nuova visione della salute
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21 commenti:

  1. Bravissimo! Lo yin e lo yang, per quanto sembrino semplicissimi, evidentemente costano troppa fatica mentale per applicarli seriamente. E molte persone preferiscono elenchi di si e di no ai quali fare riferimento. E, tu lo insegni, la capacità di giudizio e di percorrere la "via" è il segnale di voler vivere veramente. Sono totalmente d'accordo con te!

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  2. conosce per caso: Montse Bradford
    in Spagna promuove la nuova cucina energetica, che credo nasca proprio dalla macrobiotica.
    comunque a leggere quanto scrive lei e quanto scrive Valdo,
    mi rendo conto ogni giorno di più che tutti siamo carenti di umiltà e di perfezione, ad esempio lei scrive:

    "...Perciò ci sarebbe da chiedersi come mai dei primitivi, che non disponevano certo di elettricità, gas e tutte le moderne invenzioni tecnologiche, abbiano deciso di scomodarsi a cuocere i cibi, affrontando difficoltà che nemmeno immaginiamo, quando avrebbero potuto benissimo continuare a fare la cosa più semplice di questo mondo, e cioè consumare i cibi crudi, come ce li offre la natura...."
    non ha molto senso,
    1) non sempre quello che scopre o inventa l'uomo è a fin di bene;
    2) è ovvio che mangiare carne cotta fosse preferibile e più facile che mangiarla cruda, e dal momento che in molte zone del pianeta la caccia era un importante fonte di cibo per gli uomini la scoperta risulto parecchio interessante e comoda, ma per mangiare banane non c'è bisogno del fuoco, quindi il suo esempio non avvalora la tesi dell'importanza del cibo cotto.
    Con questo non sto dicendo che la sua macrobiotica è insensata, volevo solo dire che quando si deve difendere una tesi è meglio farlo apportando esempi sensati.

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    1. Gentile Anna,
      credo che il mio esempio sia sensato, perchè ho voluto far capire al mio interlocutore, con un significativo esempio, che in tutte le scelte ci sono pro e contro.
      Se centinaia di migliaia di anni fa si è sentita la necessità di cuocere i cibi, nonostante le difficoltà, ci sarà per forza un motivo, e quindi come si può assolutizzare sostenendo che il cibo debba essere sempre crudo?
      E poi voglio farle notare che la cottura non si è mai limitata alla carne, come sostiene lei, ma più o meno a tutte le categorie di alimenti... e perfino alle banane, che, se lei non lo sa, in diverse parti del mondo si mangiano spesso fritte.
      Grazie comunque per l' intervento.

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  3. Buona sera :) avevo inserito un commento che però non riesco a ritrovare...aggiungo il vostro blog ai miei preferiti perchè trattate molti argomenti di nostro interesse . buon lavoro . lucia

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    1. Anch'io a volte incontro difficoltà tecniche di ogni genere, perciò non so cosa dirti.
      Grazie comunque per l' apprezzamento e buon lavoro anche a te.

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  4. Ciao Michele, ma lui non ti ha mai risposto?
    Io ho l'impressione che in questi ultimi tempi molti personaggi tipo Vaccaro, che però non conosco se non per aver letto un paio di suoi articoli, stanno venendo allo scoperto, mostrando la loro reale immagine, che era mascherata abilmente dietro ad un bluff nel quale si identificano appieno.

    Marju :-)

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  5. ps: per bluff intendo che non escono dalle loro convinzioni che difendono ad oltranza e sostengono le loro tesi rimanendo nella superficialità e nell'ignoranza rispetto ad altri punti di vista.

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  6. No, non mi ha ancora risposto, e dubito che lo farà.
    La cosa ha due chiavi di lettura: come da lui stesso precisato, gli è materialmente impossibile rispondere a tutte le lettere che riceve ( a suo dire circa un centinaio al giorno); oppure non ha validi argomenti da contrapporre ai miei.
    Mi è capitata la stessa cosa tempo fa, e anche in questo caso ne ho parlato ampiamente nel mio blog ("Macrobiotica: sempre nel mirino delle critiche" parte 1-2-3), rispondendo a un certo Nico Valerio, che aveva stroncato la macrobiotica in un modo che mi aveva dato fastidio, perchè lo trovavo piuttosto sarcastico, e anche allora avevo scritto a lui privatamente, perchè il mio commento era troppo lungo per trovare spazio in un blog, ma lui non ha mai replicato.
    Se ti interessa puoi cercare gli articoli sotto l' etichetta "Macrobiotica", che trovi nella colonna destra del blog.
    Ciò che accomuna questi critici da strapazzo è il fatto di fare riferimento sempre e solo ad Ohsawa, e mai a chi ha portato avanti il discorso da lui iniziato, e questo particolare tradisce la loro scarsa conoscenza dell' argomento che pretendono di criticare.

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  7. Come sempre totalmente d'accordo con te, Michele. E ti capisco anche per la determinazione con la quale confuti le sicumere degli ottusi divulgatori di ideologie, certezze fasulle, che trovano terreno fertile nelle menti che non vogliono pensare. La macrobiotica è un cammino, è un'esperienza e una scuola di vita. Giorno dopo giorno si impara, si verifica. Lo yin e lo yang, nella sua semplicità, o almeno così sembra, costringe a pensare, ad osservare, costringe ad assumersi la responsabilità di introdurre nel nostro corpo energia e non vacui elenchi di materia legata a considerazioni per lo più di ordine economico, anche se ce la vendono come frutto di scienza e nel nostro interesse. I risultati della macrobiotica io li vedo tutti i giorni, come vedo tutti i giorni i danni dei fanatismi pseudo igienisti, come vedo tutti i giorni le difficoltà per modificare il proprio pensiero, la propria dipendenza dall'informazione interessata, dalle abitudini acquisite o ereditate. Ma non sprecare oltre la tua energia con personaggi incapaci di confronti costruttivi. Continua con la divulgazione preziosa che sai fare così bene e che i molti pronti a farne tesoro ti saranno grati. Piero Di Martino

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    1. Grazie, Piero, per le tue lusinghiere parole che scaturiscono da un sincero anelito di verità, oggi più che mai calpestata.
      Forse in molti casi si tratta di combattere contro i mulini a vento, come Don Chisciotte, ma io non riesco a non reagire quando leggo affermazioni palesemente false, o peggio, denigratorie nei confronti di chi dice il vero.
      E per me è sempre stato un mistero come ci siano così poche persone che possano essere prese ad esempio del mio comportamento.

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  8. io anche assolutamente d accordo!!complimenti per quello che dici e per come lo dici! gli atteggiamenti estremisti e talebani nn mi sono mai piaciuti...non funziona così e il fatto che raccontare favole abbia effetto su alcuni, mi fa paura!

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    1. Grazie. Quello che mi meraviglia è che articoli assurdi e pieni di inesattezze come quelli da me denunciati non suscitino proteste e commenti neanche fra chi dovrebbe avere direttamente interesse a non farsi denigrare e screditare.
      E spesso i macrobiotici non sono neppure al corrente di queste aspre critiche. Ti consiglio di leggere a tal proposito tre miei vecchi post dal titolo già molto esplicito . "Macrobiotica, sempre nel mirino delle critiche".

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  9. 17 mesi vissuti con gioia,grazie alla macrobiotica.contro ogni previsione di vita . Questo fa la differenza. Pienamente d'accordo con questo blog!!! (adenocarcinoma duttale) Loredana.

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    1. Grazie, gentile amica, per la tua preziosa testimonianza, e tanti auguri!

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  10. Dopo un anno di dieta macrobiotica sono riuscita a guarire la mia ventennale gastrite che non passava con nessun farmaco o dieta, e che mi portava sempre maggiori disagi...la via macrobiotica è la soluzione a problemi di salute poco gravi come il mio ma anche ad altri peggiori, inoltre insegna il rispetto per l'ambiente e per l'essere umano.. Mi piace molto il commento di Piero, soprattutto quando dice che la macrobiotica "è un'esperienza e una scuola di vita. Giorno dopo giorno si impara, si verifica. Lo yin e lo yang, nella sua semplicità, o almeno così sembra, costringe a pensare, ad osservare, costringe ad assumersi la responsabilità di introdurre nel nostro corpo energia e non vacui elenchi di materia legata a considerazioni per lo più di ordine economico, anche se ce la vendono come frutto di scienza e nel nostro interesse". Pensare e riflettere, solo così si cambiano le sorti del nostro povero mondo

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    1. Grazie per il tuo commento quanto mai opportuno.
      Condivido pienamente quanto dici: la macrobiotica è qualcosa di molto più di una semplice dieta, per quanto originale e geniale, è un approccio globale ai problemi del mondo, ed è antitetico al comune modo di pensare ed agire. E questo dice tutto.

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  11. Dopo due anni di alimentazione macrobiotica io e la mia compagna abbiamo risolto molti piccoli e grandi problemi(digestivi,respiratorie persino articolari) che la gente solitamente ammette soltanto una volta entrati in confidenza, il tutto senza sforzo e senza nostalgia di alimenti che continuavano a causare problemi, a me poi è tornata la voglia e l'energia per praticare una discreta attivita fisica anni dopo un tumore alla tiroide che mi aveva buttato a terra.....
    Senza contare poi l'impatto che il nostro stile di vita e la nostra alimentazione hanno sul pianeta, sull'ecosistema e sul cambiamento climatico.
    Grazie per la tua opera di informazione!!!

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  12. Solo una doverosa precisazione:
    Mario Pianesi non è un discepolo di Oshawa ha interpretato a modo suo la macrobiotica, il suo discepolo in Europa è stato Rènè Lèvy, infatti il centro in Francia è stato diretto per parecchi anni da lui fino a quando ha aperto Cousine et Saintè, dove a sua volta i discepoli di Lèvy stanno insegnando la vera macrobiotica di Oshawa che è parecchio diversa da quella proposta da Pianesi,frequento entrambe le realtà ma appena mi è possibile FUGGO in un posto speciale....Cousine et Saintè.

    Salute in abbondanza a tutti.

    Luca

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    1. Sì, lo so, naturalmente. Comunque non mi sembra il caso di sottilizzare: il fatto che lui abbia fondato una sua scuola e che critichi i suoi colleghi macrobiotici non è un morivo sufficiente per considerarlo estraneo al pensiero di Ohsawa.

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