Questo post si ricollega al discorso iniziato in quello precedente, in cui commentavo l' oziosità dei messaggi mediatici su come regolarsi per affrontare gli eccessi mangerecci di fine anno, e si potrebbe anche considerare il suo completamento.
Perciò, sulla base di quanto già argomentato, e su quello che sto per dire, credo di poter affermare in tutta sicurezza che, quale esercizio in futilità, la funzione dei canali ufficiali di informazione di massa nel divulgare notizie e messaggi educativi su scelte e comportamenti alimentari è probabilmente ineguagliata.
Prendendo ispirazione dal commento del dr. Hyman alle direttive USDA alimentari per gli Americani (contenuto nell' articolo "6 ragioni per evitare i latticini secondo il dr.Mark Hyman"), anch' io avrei qualcosa di importante da dire a proposito di come di solito vengono dati sui principali media i consigli e le informazioni su una corretta alimentazione.
La prima cosa che mi ha sempre colpito è che ogni qual volta, trattando di un problema di salute, si riconosce nella scorretta condotta alimentare la causa prima, si raccomanda di seguire una dieta "equilibrata", oppure "sana", in senso generico, dando evidentemente per scontato che tutti sappiano cosa s' intende per essa. Spesso si usa anche l' espressione, ormai divenuta di moda, "dieta mediterranea", senza sapere evidentemente in che cosa consista esattamente la vera dieta dei nostri avi cui si fa riferimento, a giudicare dalle sciocchezze che si sentono a riguardo.
Questo dimostra chiaramente la leggerezza nel dare suggerimenti (come pure la scarsa conoscenza degli effetti del cibo sulla salute), dato che, come tutti dovrebbero sapere, su cosa sia salutare e cosa no ci sono tante opinioni quanti sono gli abitanti del nostro pianeta.
E chiunque sia convinto di qualcosa crede di avere la verità assoluta in tasca.
Ma vorrei tornare al concetto di piramide alimentare, di cui si è parlato nel post sul dr. Hyman, perchè avrei da aggiungere delle considerazioni che a lui sono sfuggite.
Intanto, come l' illustre medico americano fa notare essere avvenuto negli USA, anche il modello piramidale che viene proposto qui in Italia ha subìto numerosi rimaneggiamenti e interpretazioni dovute forse all' umore, ai preconcetti culturali di chi lo ha concepito (... o più probabilmente agli "inciuci" con le lobby interessate), e di questo si trovano varie versioni.
Anzi, ad esser precisi, oramai non si contano più i modelli e i grafici proposti a riguardo, e questo, oltre a prestarsi a legittime discussioni, non aiuta certo la gente comune a capirci alcunchè, che finisce così col perdere interesse a questa vera e propria Babele alimentare, "aggiornata" ormai a scadenza fissa.
In questa strampalata e incongruente piramide (ma per i motivi già detti sarebbe il caso di usare il plurale), le cui vacillanti basi scientifiche sono riconoscibili in particolare nell' importanza data ai latticini (una o due porzioni al giorno, o tre addirittura (!), secondo alcuni), come è stato evidenziato sempre dal dr. Hyman, tutto si presta alle più opinabili interpretazioni.
In qualche grafico ho visto frutta ed ortaggi alla base dello schema. Ciò significa che questi, nell' insieme, dovrebbero (assurdamente) rappresentare gli alimenti di maggior consumo (mi piacerebbe sapere sulla base di quali argomentazioni);
Nella stessa categoria vengono poi accomunati in genere cereali e patate, perchè entrambi alimenti amidacei (come dire che tutto fa brodo... ). Perciò non è il caso di farne una tragedia se poi si scopre che gli amidi della patata sono tra i carboidrati più iperglicemizzanti, contrariamente a quelli dei cereali, che hanno l' effetto opposto (se integrali).
E sempre a questo proposito, è decisamente opportuno mettere in evidenza che raccomandare di consumare cereali, senza specificare che siano integrali, è inutile, anzi decisamente controproducente.
Pochi sanno che il consumo abituale di zucchero, ma anche di cereali raffinati, è all' origine della resistenza insulinica, a sua volta responsabile di gravi patologie ormai divenute di importanza sociale (l' obesità è tra queste).
Invece il più delle volte questa precisazione non viene fatta, o al massimo ci si spinge ad aggiungere "preferibilmente integrali".
Anche il fatto di mettere insieme nello stesso settore carni rosse, carni bianche, legumi, pesce, salumi e uova, solo perchè alimenti proteici (vedere lo schema in alto), è un esempio della tendenza ad omologare con troppa disinvoltura alimenti molto diversi dal punto di vista del loro effetto sulla salute.
Un altro difetto comune a queste piramidi è che, indipendentemente dallo spazio che occupano nello schema, non si fa distinzione tra cibi importanti o necessari, pur se da consumare magari in quantità ridotte, e cibi facoltativi, cioè cibi che sono da considerare più una concessione alle nostre voglie, che un vero bisogno del nostro corpo.
E' il caso di tutti quei prodotti che, non a caso, si definiscono "voluttuari" e che perciò occupano il posto più in alto nello schema.
E così uno potrebbe consumare quotidianamente un bombolone stracolmo di zucchero e farina "OO", salumi in "piccola" quantità, qualche "goccetto" di superalcolico e credere di essere un salutista, perchè tutto questo è contemplato nei principali grafici piramidali...
Insomma, sarà perchè a scuola non ho mai brillato in geometria, ma questa piramide ancora non riesco a digerirla.
Adesso pare che l' ultimo grido in fatto di modelli grafici dietetici, che viene dall' America e caldeggiato dalla first lady Michelle Obama, sia un piatto diviso in quattro settori (ognuno dei quali contenente una categoria alimentare), al fine di semplificarne la comprensione, secondo gli ideatori, che vorrebbero per questo mandare in pensione la più nota piramide. Ma non fatevi illusioni: che siano piramidi, cerchi, quadrati o quello che si vuole, è la solita minestra riscaldata, per la quale valgono le stesse critiche.
Ad ogni modo, piramidi a parte, non è che le cose vadano meglio in tutti gli altri casi in cui la stampa generalista e mamma TV ci dispensano i loro "preziosi" consigli.
Adesso pare che l' ultimo grido in fatto di modelli grafici dietetici, che viene dall' America e caldeggiato dalla first lady Michelle Obama, sia un piatto diviso in quattro settori (ognuno dei quali contenente una categoria alimentare), al fine di semplificarne la comprensione, secondo gli ideatori, che vorrebbero per questo mandare in pensione la più nota piramide. Ma non fatevi illusioni: che siano piramidi, cerchi, quadrati o quello che si vuole, è la solita minestra riscaldata, per la quale valgono le stesse critiche.
Ad ogni modo, piramidi a parte, non è che le cose vadano meglio in tutti gli altri casi in cui la stampa generalista e mamma TV ci dispensano i loro "preziosi" consigli.
Quante volte avete sentito dirvi di ridurre i grassi? Ma anche questa raccomandazione ha poco senso se non si pone l' attenzione sulla differenza cruciale tra grassi animali e grassi vegetali.
La comune massaia che fa spesa al supermercato, dove c'è di tutto e di più, pensa che i grassi siano soltanto l' olio con cui si condisce l' insalata e il burro che si usa in cucina. Ben difficilmente li va a collegare al filetto o la mozzarella (magari perchè sono pubblicizzati come "magri"); invece tutti gli alimenti di origine animale contengono grassi, anche quelli presentati come "magri". E siccome i grassi animali sono in massima parte saturi (che sono i più pericolosi, contrariamente a quelli vegetali, prevalentemente insaturi), il loro consumo su base regolare non è comunque propriamente raccomandabile.
E non parliamo dei famigerati grassi idrogenati, i cosiddetti "trans"(ma non è una deviazione sessuale).
E' incredibile come, almeno in Italia, non esista ancora una legislazione in merito, nonostante non vi siano dubbi sulla loro estrema dannosità, che li pone addirittura al primo posto nella graduatoria dei grassi più pericolosi.
Anche di questi quasi nessuno ne parla. Eppure sono presenti in praticamente tutti gli alimenti industriali, come cibi in scatola, piatti pronti, dolciumi vari e merendine , patatine fritte e salse tipo majonnaise.
Un altro problema di cui si parla in modo fuorviante è l' onnipresente eccesso di sale nelle diete moderne, riconosciuto come un pericolo serio, anche perchè agisce in modo subdolo.
Ma dal modo in cui viene dato il messaggio si potrebbe pensare di doversi rassegnare a consumare pietanze pressocchè insipide, mentre in pratica "limitare il consumo di sale" significa, tradotto in soldoni, stare il più possibile alla larga (di nuovo) da cibi industriali, inscatolati, conservati (il sale è un ben noto conservante), e soprattutto da insaccati e formaggi stagionati. Considerato infatti che questi ultimi alimenti sono già per ben altre ragioni da considerare fra quelli meno salubri (soprattutto considerato il consumo che se ne fa), il loro non indifferente contenuto di sale sarebbe un ottimo motivo in più per tenerli sotto rigoroso controllo.
Invece niente, quando si parla della necessità di ridurre il sale non vengono neppure menzionati.
E così anche in questo caso si tratta di raccomandazioni inefficaci già in partenza, in quanto non affrontano il vero problema.
In tutto questo quadro lacunoso e confusionario, gli immancabili dubbi vengono di solito messi presto a tacere da chi non è veramente interessato ad approfondire, cioè a capire, ed è facile consolarsi e trovare l' alibi pronto per giustificare le proprie scelte, grazie al noto adagio, continuamente citato da tutti i nutrizionisti, secondo cui "una dieta corretta e ideale dovrebbe comprendere un pò di tutto". E così, con un colpo al cerchio e uno alla botte si mette tutti d' accordo.
Ma "un pò di tutto" cosa?
Sembra una raccomandazione saggia, ma in realtà è il solito modo superficiale e qualunquista di comunicare messaggi con pretese finalità educative, perchè chi parla così non si rende conto di quanto sia ambiguo e pericoloso.
Infatti, considerato che è più facile far cambiare religione alla gente che abitudini alimentari, la persona comune vedrà nel messaggio il significato che vuole attribuirgli, e continuerà perciò a mangiare quello che ha sempre mangiato, che è poi quello che ama di più, perchè quello che le piace certamente rientra in quel "un pò di tutto".
Questo perchè in tutte 'ste raccomandazioni da dilettanti allo sbaraglio ci si mantiene sempre nel vago, e non c'è di solito niente che indichi in modo esplicito e inequivocabile quali siano le priorità, nè quali siano le abitudini più deleterie e a rischio.
Oppure, nei pochi casi in cui si danno indicazioni, queste sono inesatte o imprecise.
La frase più ricorrente in questi casi, "Mangiare molta frutta e verdura", ne è l' inequivocabile testimonianza: non si riconosce la priorità dei cereali integrali (spesso neanche nominati), seguiti da verdure varie (e quindi non solo i soliti pomodori e patate), dai cibi proteici (che dovrebbero essere per la maggior parte vegetali) ed infine la frutta.
Come avrete capito, si tratta esattamente dell' ordine inverso in cui le suddette categorie di alimenti vengono considerate comunemente dalle fonti ufficiali.
E non si mette quasi mai in evidenza che il consumo di carne in Italia è quadruplicato solo negli ultimi cinquant' anni (ma anche di più, se consideriamo intervalli più lunghi), parallelamente al consumo di zucchero, cresciuto anch'esso in modo iperbolico, e che quindi è particolarmente importante dedicare la massima attenzione a questi aspetti fra i più negativi del modo moderno di alimentarsi (lo zucchero, ad esempio, è anche l' alimento più insidioso, perchè si nasconde quasi dappertutto, ed è molto più pericoloso se assunto in forma di bevande).
Forse il celebre adagio "A tavola non si invecchia" andrebbe oggi reinterpretato, nel senso che, una morte prematura è sempre più spesso da attribuire al nostro sbagliato rapporto col cibo.
N.B. Fra tutti i video su questo tema da me visionati, questo che vi propongo mi sembra l' unico in cui si sente dire qualcosa di degno di ascolto.
Michele Nardella
Questo perchè in tutte 'ste raccomandazioni da dilettanti allo sbaraglio ci si mantiene sempre nel vago, e non c'è di solito niente che indichi in modo esplicito e inequivocabile quali siano le priorità, nè quali siano le abitudini più deleterie e a rischio.
Oppure, nei pochi casi in cui si danno indicazioni, queste sono inesatte o imprecise.
La frase più ricorrente in questi casi, "Mangiare molta frutta e verdura", ne è l' inequivocabile testimonianza: non si riconosce la priorità dei cereali integrali (spesso neanche nominati), seguiti da verdure varie (e quindi non solo i soliti pomodori e patate), dai cibi proteici (che dovrebbero essere per la maggior parte vegetali) ed infine la frutta.
Come avrete capito, si tratta esattamente dell' ordine inverso in cui le suddette categorie di alimenti vengono considerate comunemente dalle fonti ufficiali.
Ecco quello che, secondo me, è il modello piramidale più aderente alla nostra natura umana |
E non si mette quasi mai in evidenza che il consumo di carne in Italia è quadruplicato solo negli ultimi cinquant' anni (ma anche di più, se consideriamo intervalli più lunghi), parallelamente al consumo di zucchero, cresciuto anch'esso in modo iperbolico, e che quindi è particolarmente importante dedicare la massima attenzione a questi aspetti fra i più negativi del modo moderno di alimentarsi (lo zucchero, ad esempio, è anche l' alimento più insidioso, perchè si nasconde quasi dappertutto, ed è molto più pericoloso se assunto in forma di bevande).
Forse il celebre adagio "A tavola non si invecchia" andrebbe oggi reinterpretato, nel senso che, una morte prematura è sempre più spesso da attribuire al nostro sbagliato rapporto col cibo.
N.B. Fra tutti i video su questo tema da me visionati, questo che vi propongo mi sembra l' unico in cui si sente dire qualcosa di degno di ascolto.
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PERFETTAMENTE d'accordo! Hai centrato l'argomento. Non so se nell'ambito dei tuoi post hai precisato che la distinzione tra proteine nobili o meno sia pretestuosa. L'organismo scinde le proteine in amminoacidi e quindi le ricostruisce.
RispondiEliminaAbbinando cereali ai legumi (diciamo in proporzione di 5:1) si assumono tutti gli amminoacidi di cui abbiamo bisogno, come con la famigerata carne.
Aggiungendo alga Nori di tanto in tanto, ci approvvigioneremo anche della vit. B12...
Dico bene?
Francesco
Beh, qualcuno ammazza, anche se magari non è un essere umano ;)
EliminaIn compenso ci sono degli ottimi integratori (ricordo che anche negli allevamenti vengono somministrati integratori di b12, per cui l'integratore lo si prende comunque, direttamente o indirettamente)
E' vero. Per assicurarsi un adeguato apporto di proteine complete è opportuno abbinare cereali e legumi. Anche altre proteine vegetali è bene mescolarle sempre insieme.
RispondiEliminaQuanto alla B12, la faccenda è un pò complicata, perchè si è visto che, contrariamente a quanto è stato sempre detto, quella contenuta nelle alghe marine, come pure quella presente nei vari miso e altri prodotti della soja, è una varietà biologicamente inerte.
A questo punto le opinioni si sono divise fra chi sostiene la necessità di integrare la dieta con un pò di cibo animale (e tra questi c'è Carlo Guglielmo, uno dei più preparati esperti macrobiotici in Italia) e chi, come Phiya Kushi, attuale direttore del Kushi Institute di Boston, figlio del più famoso Michio Kushi, non riconosce questa necessità, essendoci, a suo dire, evidenza storica di monaci buddhisti tradizionalmente vegani e altri gruppi simili.
Secondo i fautori di quest' ultima tesi, la vitamina B12 può essere sintetizzata da un intestino perfettamente sano, provvisto cioè di una forte e rigogliosa flora batterica, e comunque essa è presente nei vegetali non lavati, che presentano quindi ancora una patina di terriccio in superficie, dove albergano i batteri che la sintetizzano.
Ma secondo me il problema è di tipo pratico: chi può essere tanto sicuro di avere un intestino perfetto? E soprattutto, chi mangia i vegetali senza averli prima lavati?
Per tagliare la testa al toro, penso che si possa optare per un pò di cibo animale di qualità, che non ha mai ammazzato nessuno.
Perfettamente d'accordo: quanto hai esposto coincide con le informazioni fornitemi dal Punto Macrobiotico di Ascoli Piceno.
RispondiEliminaFrancesco
Hai pienamente ragione :-) L'informazione a riguardo del mangiare sano fa acqua da tutte le parti!
RispondiEliminaGiustissimo il richiamo a mangiare cereali integrali.
Come dici giustamente le opinioni sul come si dovrebbe mangiare sono davvero tante, ma credo che ci sia qualcosa alla base su cui tutti possono concordare, e cioè la qualità del cibo: i cibi industriali sono in genere di una qualità pessima, e nel momento in cui il cliente acquista per esempio un pezzo di carne bianca pensando al suo basso contenuto di grassi e alle sue proprietà intrinseche spesso dimentica o non conosce le altre sostanza presenti in quella fetta di carne: antibiotici e schifezze varie dovute ai mangimi utilizzati e ai sistemi di allevamento intensivi...
Le persone non sono abituate (complici i media) a pensare sotto questi termini e la maggioranza agisce nella piena inconsapevolezza!
Complimenti per i tuoi articoli, sono davvero pieni di informazioni davvero utili che tutti dovrebbero leggere!
Ti auguro un'ottima giornata
Amos B
Gentile Amos B, o come ti chiami,
RispondiEliminati ringrazio sentitamente per i complimenti e mi fa piacere che tu sia completamente d' accordo con quello che dico.
Ad esser sincero anch'io mi sarei aspettato più successo col mio blog, soprattutto in termini di partecipazione dei lettori ai temi da me trattati, data la loro importanza, comunque è già qualcosa che persone entusiaste come te stiano finalmente cominciando ad arrivare.
Che altro aggiungere? Posso solo confermare che l' informazione reperibile sui comuni media è spazzatura, ed è la principale responsabile della situazione stagnante in cui ci ritroviamo. Lo conferma il fatto che quando scoppiano scandali come quello della mucca pazza o del virus dei polli, quando cioè si fa rumore a livello ufficiale, poi si crea anche un pò di scompiglio nei comportamenti della gente (per poi naturalmente tornare tutto come prima ad allarme rientrato).
Ma finchè ne parlano in pochi, come me e tanti altri che per giunta non sono conosciuti e titolati, anche se si tratta di informazioni importanti e di qualità, la gente, nella larga maggioranza dei casi, fa orecchie di mercante.
Penso tuttavia che non bisogna rassegnarsi, perchè anche se apparentemente cambia poco o niente, più si parla di un argomento, più si insinua a livello subconscio nella mente delle persone, e poi ci sono sempre le nuove generazioni che recepiscono più prontamente i messaggi, perchè meno condizionate.
come dire..secondo quella piramide..."come ingrassare di 1 kilo alla settimana e morire quando non si è pronti...:-))))
RispondiEliminaGrazie per il tuo spiritoso commento.
EliminaIo volevo mettere in evidenza certe assurde incongruenze che si notano in queste piramidi improvvisate, che non fanno distinzione tra cereali integrali e cereali raffinati, tra cereali e patate, tra carne e pesce.
Includere poi i comuni dolciumi e gli alcolici, sia pure in cima alla piramide,significa in pratica autorizzarne il consumo, mentre dovrebbe essere chiaro che sono da evitare il più possibile, e da sostituire con prodotti analoghi naturali.
Spero di essere riuscito a fare un pò di chiarezza.
Sono felice di aver trovato un blog alla portata delle persone... purtroppo anch ele persone intorno a noi che dicono che quello che diciamo ha senso e che spesso ripetono le nostre parole sono i primi a non cercare un cambiamento. Mio marito è 30 kg sovrappeso. E' molto alto, quindi non è una palla di lardo... però quella pancia è veramente sporgente!!! Lui ha sicuramente il metabolismo rallentato da una dieta squilibrata che ha avuto in passato, cioè saltava la colazione, pranzava e poi spesso niente fino all'1 o le 2 di notte quando finiva di lavorare, e spesso erano un panino o due e poi subito a letto...
RispondiEliminaun'altra cosa che lo ha fatto ingrassare: lui non amava i latticini. a parte una mozzarella ogni tanto non ne mangiava. Ha cominciato a 20 anni, quando viaggiando per l'italia ha cominciato ad assaggiare i formaggi di ogni regione... e non ha più smesso! Lui era molto magro, prima di questo cambio di abitudine alimentare.
Da un paio di anni ha dei ritmi più regolari e mangia tutti i giorni al ristorante, di solito alla stessa ora, e nonostante questo continua ad ingrassare. Gli ho detto di rivedere le sue abitudini a ristorante e dell'importanza di fare colazione, e lui adesso sta più attento, mangia più insalata, ma basta... ha cominciato a fare colazione, ma dato che non gli piacciono i dolci a colazione (tipo una torta fatta da me ieri sera a base di farina integrale macinata a pietra e frutta, con un po' di miele al posto dello zucchero) e cosa ha mangiato: un panino con prosciutto cotto e sottiletta d grana padano!!!! Vi sembra coerente? A me no! Gli parlo dell'importanza di nonmangiare carni ad allevamento intensivo o lavorate industrialmente e compra il prosciutto cotto preconfezionato quando il giorno prima mi ha dato ragione. Dico basta ai latticini, a parte qualche mozzarella che mettiamo sulla pizza quando ci sono gli amici, e lui compra quelle famigerate sottilette... Chi va con lo zoppo impara a zoppicare... perchè non vale l'opposto?
Ieri mia figlia si è spaventata perchè lei e la sorella avevano messo un tatuaggio dei cartoni animati sulla pelle e lui ha detto loro che era veleno. E' corsa in bagno e si è fatta il braccio tutto rosso per toglierlo in una sola volta.... e poi le porta a mangiare il gelato! Quello si che è veleno: latte e zucchero in un colpo solo!
Ma io proprio non so che fare, a parte spiegare alle mie figlie cosa si può mangiare e cosa no! Hanno 6 anni e se non comincio ora non inizio più!
Gentile sig.ra Sara,
Eliminagrazie innanzitutto per aver deciso di sfogarsi su questo blog.
Non immagina quanto le sia solidale, perchè anch'io so quanto sia difficile comunicare con persone che ti danno l' impressione di parlare col muro.
E' un problema complesso che chiama in causa direttamente il tipo di rapporto che esiste tra due persone (nel suo caso, lei e suo marito): evidentemente, anche se vi siete scelti sposandovi, non c'è grande affinità fra di voi, o comunque non c'è una buona comunicazione.
La comunicazione è tutto, è ciò che ci lega a tutto ciò che ci circonda, è ciò che caratterizza una vita sociale e ci distingue dai vegetali, e che quindi dà senso alla nostra vita.
Sicuramente se vuole convincere i suoi familiari a correggere le loro abitudini deve prendere in considerazione questo aspetto ed agire a monte del problema.
Imporre qualcosa, si ricordi, è sempre sbagliato (oltre che controproducente), perciò dovrebbe innanzitutto cercare di migliorare sè stessa, cominciando ad adottare delle più sane abitudini. Questo probabilmente incuriosirà i suoi familiari, che magari le chiederanno come mai mangia questo invece di quello, e come mai le è sparito il mal di testa, o la stitichezza, o ha una pelle più pulita, e via dicendo.
Insomma deve cercare di condividere senza imporre.
Quando si saranno create le condizioni più favorevoli, può invitare gli altri a leggere qualcosa (magari proprio il mio blog) e ad informarsi meglio (in questo caso più fonti lei può mettere a disposizione, più facile sarà il convincimento).
Questo si potrà fare più facilmente quando si presenta l' occasione propizia, rappresentata da un problema di salute dei suoi congiunti, soprattutto se non si riesce a risolvere coi rimedi sintomatici della medicina convenzionale.
Capisco che tutto questo è molto più facile a dirsi che a farsi, ma il problema è in questi termini, e non ci sono scorciatoie.
Le faccio i migliori auguri.
Mi devo complimentare con l'autore di questo blog.
EliminaGrazie mille (purtroppo non sono in molti a farlo).
EliminaD'accordo quasi su tutto. Vorrei solo far notare che trans non è una "deviazione" sessuale e che esistono supplementi per la B12 che non necessitano uccisioni di animali.
RispondiElimina