Dopo aver parlato di T. Colin Campbell e del suo “The China Study”, passiamo ad occuparci del secondo personaggio che, in questa breve disamina, si è maggiormente distinto, a mio parere, per aver contribuito a dare dignità scientifica a idee e concetti che si ritrovano alla base di tutti quegli approcci e di tutte quelle scuole di pensiero di ispirazione naturista.
Diversamente dal primo e su citato scienziato, trattasi questa volta di un medico da decenni impegnato in full immersion nel mondo del naturismo e delle medicine olistiche, fondatore e direttore del Tree of Life Rejuvenation Center, un centro residenziale situato in un’ oasi naturalistica dell’ Arizona, che fornisce assistenza ad ogni genere di malati , come pure corsi per chi vuole apprendere l’ arte della vera salute, senza tralasciare gli aspetti spirituali.
Sto parlando del dr. Gabriel Cousens, medico, dicevo, e per giunta plurititolato come forse nessun altro al mondo, essendo uno psichiatra specializzato in Nutrizione Ortomolecolare, diplomato in medicina ayurvedica, omeopata, agopunturista e persino esperto in pratiche spirituali (ma la lista potrebbe continuare), che, per il suo impegno a 360 gradi nel campo della salute olistica e dell’ ecologia, si può senz’altro considerare fra le massime autorità mondiali per quanto riguarda la medicina alternativa.
Per me si tratta poi di una vecchia conoscenza (no, non siamo mai usciti a cena insieme), avendo letto di lui già all’ epoca in cui cominciavo ad interessarmi a una linea di integratori alimentari a base di una varietà di alghe verde-azzurre, le Klamath, e ad impegnarmi nella loro promozione per conto di una ditta italiana ( ossìa nella seconda metà degli anni ‘90).
La notizia, riportata sul Journal of Orthomolecular Medicine, era di quelle da prima pagina e riguardava i primi esperimenti condotti dal dr. Cousens, appunto, per testare le note straordinarie virtù di questo tipo di alghe selvatiche su due soggetti affetti da morbo di Alzheimer: una donna di 66 anni, che soffriva della malattia da sette anni, e un uomo di 64 anni, malato da tre.
In entrambi i casi sono stati sufficienti alcuni mesi per constatare sensibili miglioramenti generali, condizione mantenutasi poi stazionaria nei mesi successivi. In altre parole, dopo quegli apprezzabili risultati iniziali, non sono stati notati ulteriori progressi.
Purtroppo non sono al corrente degli sviluppi di questa storia, ma anche se questi risultati, seppur incoraggianti, non autorizzano a nutrire eccessive speranze in una totale remissione della malattia, sono pur sempre assolutamente degni di rilievo.
Gabriel Cousens |
Ma il dr. Cousens si è guadagnato una (meritatissima) fama internazionale soprattutto grazie al suo rivoluzionario approccio al diabete, che egli riesce a guarire (e non semplicemente a tenere sotto controllo, come fa la medicina ufficiale) in una percentuale di casi (a suo dire) vicina al 100%.
E tutto ciò, naturalmente (è proprio il caso di dire) senza far uso di alcun farmaco, ma usando il cibo più appropriato come unica medicina (oltre a uno stile di vita adeguato).
E tutto ciò, naturalmente (è proprio il caso di dire) senza far uso di alcun farmaco, ma usando il cibo più appropriato come unica medicina (oltre a uno stile di vita adeguato).
Questo è infatti uno dei programmi che il Tree of Life Center offre a chi decide di trascorrere qualche settimana in un ambiente ideale per rimettersi in forma, o anche a chi desidera solo passare una vacanza davvero rilassante e magari approfittarne per disintossicarsi.
“Curare il diabete in 21 giorni”, che è il titolo del suo libro più famoso, può sembrare un’ affermazione provocatoria e certamente non mancherà di suscitare perplessità, se non scetticismo, nei medici più tradizionali, ma, a scanso di equivoci, vorrei chiarire il significato di quella che pare una promessa utopistica.
E infatti tutto diventa più plausibile una volta specificato che, in base alla sua pluridecennale esperienza, Gabriel Cousens sostiene di riuscire in poco più di venti giorni a portare la glicemia normale a digiuno al di sotto di 100 nel 53% di diabetici di tipo 2 e nel 30% di quelli di tipo 1, mettendoli in condizione di sospendere definitivamente l’ assunzione di farmaci.
Questo pone le basi fisiologiche per un cambiamento concreto e soprattutto duraturo che, col tempo necessario, porta quasi sempre a una guarigione completa e definitiva, sfatando così uno dei grandi dogmi della medicina ufficiale, nel considerare il diabete una malattia incurabile.
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Questa divergenza di pareri non è difficile da capire. Essa è significativa di due modi antitetici di considerare la malattia e dei mezzi usati per affrontarla:
da una parte la medicina ufficiale, poco interessata alle vere cause, si concentra sugli effetti, a livello biochimico e anatomico, di errori e squilibri perpetrati magari per decenni, e tutto ciò che è in grado di fare è intervenire farmacologicamente (o meccanicamente) su di essi. E’ ovvio che in situazioni estreme, perchè sfuggite di mano e ormai gravemente compromesse, i farmaci, per quanto utili o necessari in alcune emergenze, non possono fare miracoli;
dall’ altra c’è la concezione della malattia intesa non come fatalità, ma come conseguenza di uno stile di vita basato sull' inconsapevolezza e contrario all’ ordine naturale, che Cousens definisce nel suo libro, senza mezzi termini, “cultura della morte”.
Perciò il modo logico di contrastare questo stato di cose è contrapporre ad essa la “cultura della vita”, e non per niente il suo centro si chiama “Tree of Life”, che significa appunto “Albero della Vita”.
Qui infatti i visitatori sperimentano uno stile di vita che è agli antipodi di quello che la nostra società ci impone, dove oltre ad una cucina deliziosa a base di alimenti vegetali e vivi, coltivati sul posto con metodi biologici, possono accedere a pratiche come la meditazione, lo yoga e immergersi completamente nella pace della natura che li circonda.
Ma, per tornare al nostro tema, se i fattori in gioco nell’insorgenza del diabete sono certamente molteplici, alla base c’è sempre il regolare consumo di carboidrati raffinati e zucchero, fatto che dovrebbe farcelo considerare il fattore determinante.
Infatti, come Cousens sostiene con dati alla mano, ogni qual volta una data popolazione di qualsiasi etnia e in qualsiasi parte del mondo si incammina sul modello dietetico tipico delle società moderne occidentali, che comprende appunto la suddetta pratica, dopo un periodo di latenza di vent’ anni comincia a sperimentare una impennata di casi di diabete e altre patologie correlate. E’ una regola confermata in esperimenti di laboratorio che sembra non trovare eccezione alcuna.
Perciò è “strano” sentire certe affermazioni da parte di chi si fa portavoce della medicina ufficiale (che riesce sempre a trovare un cavillo per occultare la verità e depistare l’ opinione pubblica), come quella secondo cui lo zucchero va ostracizzato solo in quei soggetti geneticamente predisposti al diabete.
Ebbene, la teoria dei geni “difettosi” come causa delle malattie è una tesi abusata fino alla nausea, al punto da assumere in alcuni casi persino toni grotteschi, e su questo tema tornerò al più presto perchè è una questione troppo importante e delicata per liquidarla con due parole, e lo farò spiattellando verità scientifiche inoppugnabili da far tremare il mondo.
Ma adesso, genetica o non, mi preme mettere in evidenza che tutte le esperienze e le conoscenze scientifiche attualmente a disposizione ci inducono a pensare che consumando regolarmente alimenti raffinati, e zuccheri semplici raffinati in particolare, il rischio di sviluppare nel tempo una resistenza insulinica è praticamente una certezza, e già questo significa andare incontro a non pochi problemi di salute, la cui correlazione con questa condizione solo in tempi relativamente recenti è stata appurata. E il diabete ( di tipo 2) non è che l’ ultima tappa di questo lungo e graduale processo degenerativo.
Non ci sono dunque dubbi che la resistenza insulinica e tutti gli squilibri metabolici che ne derivano sono proprio una conseguenza di questo tipo di alimentazione, a prescindere dai fattori genetici.
Del resto il diabete è stato indotto sperimentalmente su topi di laboratorio semplicemente somministrando loro una dieta ricca di zucchero e carboidrati raffinati.
E se dei ricercatori volessero usare esseri umani come cavie per esperimenti atti a verificare quale dieta causa più facilmente questa patologia, preoccupandosi di includervi tutti i fattori che favoriscono la glicemia e di escludere tutti quelli che svolgono azione protettiva nei confronti della malattia, non potrebbero fare di meglio di quanto siamo arrivati a fare noi nello stravolgere le nostre tradizioni alimentari a favore di una dieta che è la ricetta perfetta per questa malattia e ben altro.
Con questo non si vuole negare l’ esistenza di fattori familiari predisponenti, ma il loro contributo è solo quello di rendere un pò più difficile e impegnativo il nostro sforzo di raggiungere un equilibrio a noi favorevole. Essi non sono determinanti, soprattutto se certe corrette abitudini vengono prese il più presto possibile.
E il fatto che le statistiche sui diabetici presentino frequenti casi di familiarità si spiega benissimo se solo si considera il fatto che, come dice Michio Kushi, altro grande esperto mondiale in questo campo e non solo, oltre alle similitudini nella predisposizione genetica, in ogni famiglia si tende a seguire un pò tutti le stesse abitudini dietetiche, perchè generalmente si fa una sola cucina.
Per concludere, desidero segnalare un mio articolo strettamente attinente al tema qui trattato, dal titolo "Indice insulinico, questo sconosciuto", pubblicato su www.autodifesalimentare.it/blog, dove ci sono informazioni che non troverete da nessun' altra parte.
Michele Nardella
Michele Nardella
Due sperimentazioni condotte da Mario Pianesi (in due stati africani di cui una mi sembra di ricordare la Costa d'Avorio, mentre l'altra nordafricana - scusate la scarsa memoria) hanno portato ad una conferenza tenutasi all'Università "La Sapienza" di Roma in cui veniva pubblicata la documentazione medica relativa alla somministrazione di dieta macrobiotica con successo del 100% dei pazienti affetti da diabete (sottoposti a cura insulinica).
RispondiEliminaFrancesco
Un grazie di cuore per la tua preziosa testimonianza.
RispondiEliminaOttimo articolo e giusto commento; ma qualcuno ha idea di come effettuare queste terapie? sia quella del Dott. Cousens che quella proposta da Pianesi? Ho letto il libro di Cousens ma non c'è nulla sull'implementazione ed il libro "Rainbow Green Live-Food Cuisine" che egli stesso consiglia per l'acquisizione delle tecniche di preparazione degli alimenti non è reperibile in italiano. Avete qualche informazione a riguardo?
RispondiEliminaGrazie
Non conosco il libro in inglese in questione. Posso solo consigliare un indirizzo sicuramente affidabile, che è "La Sana Gola" (via Carlo Farini 70, Milano), l' associazione fondata da Martin Halsey.
RispondiEliminaSu internet puoi trovare tutte le informazioni che desideri e prenotare una consultazione.
Grazie mille, cercherò e vi farò sapere i risultati...
EliminaCome si può entrare in contatto diretto con il centro del Dott Cousens?
RispondiEliminaPuoi contattarlo sul sito www.treeoflife.nu, oppure all' indirizzo:
Eliminahealing@treeoflife.nu .
Ciao ragazzi, vi pubblico questo articolo che può esservi utile e interessante da leggere. http://www.sconfini.eu/Medicina/xxi-secolo-e-allarme-diabete.html
RispondiEliminaGrazie.
EliminaHo scritto anch'io alcuni articoli recentemente sulla diffusione del diabete e delle patologie ad esso correlate.
Dato che l'inglese dei video non lo capisco molto, qualcuno potrebbe dirmi cosa dice Cousens in questo video sulla frutta e le diete fruttariane? Grazie :-)
RispondiEliminaAll'inizio solo limoni e frutti di bosco
EliminaGrazie, Silvia, ti contatterò quanto prima.
RispondiEliminaHo diabete tipo 1 .si può guarire?? Cos'è una dieta?
RispondiEliminaPer quello che mi risulta, il diabete tipo 1 ha origine embrionale e non può essere guarito del tutto. Si può comunque migliorare molto, ma per ovvi motivi non posso darti qui la formula magica.
RispondiEliminaDevi rivolgerti a un consulente macrobiotico qualificato e in questo ti posso aiutare:
Puoi chiedere un consulto all' associazione La Sana Gola di Milano;
oppure al centro L' Ordine dell' Universo, sempre a Milano (sito e indirizzo li trovi facilmente su internet)
Per quello che mi risulta, il diabete tipo 1 ha origine embrionale e non può essere guarito del tutto. Si può comunque migliorare molto, ma per ovvi motivi non posso darti qui la formula magica.
RispondiEliminaDevi rivolgerti a un consulente macrobiotico qualificato e in questo ti posso aiutare:
Puoi chiedere un consulto all' associazione La Sana Gola di Milano;
oppure al centro L' Ordine dell' Universo, sempre a Milano (sito e indirizzo li trovi facilmente su internet)
Soffrono di diabete sette anni, un sacco di soldi spesi per farmaci e trattamenti, ma per guarire completamente diabete quindi non poteva. Ho due figli e devo condurre una vita attiva, ma essere pazienti con il diabete - non è sempre possibile. Grazie a questa tecnica, sono stato in grado di sbarazzarsi di diabete. Vi consiglio di familiarizzare
RispondiEliminahttp://1-shop-online.com/diabetit
Hola,
RispondiEliminaQuiero decir que hay una manera de deshacerse del problema de la diabetes en 30 días. Esto no es ficción. Fui a través de 30 días del programa, gracias a la cual ya no gastar dinero en medicamentos y el tratamiento. Ahora estoy libre de las limitaciones de la diabetes. Si quieres saber por qué los médicos tienen una manera de esconderse del tratamiento de la diabetes, se puede obtener más información en el enlace
http://comildiab5874.blogspot.com/
Mia madre è una donna giovane e attraente, e lei ha il diabete. Era molto turbato perché i suoi farmaci sono stati molto costoso e ha sempre dovuto tenerli in tasca.
RispondiEliminaIn un giorno ha smesso di lottare. Poi ho sentito parlare di questo metodo e abbiamo deciso di provarlo.
IMY mamma è felice ora, si sente meglio e sembra buono. Se qualcuno ha anche questo problema, provare.
http://diait3029.blogspot.com/
Grazie per la testimonianza.
RispondiEliminaCiao amici,
RispondiEliminaVoglio raccontare la mia storia. Sono diabetico. 10 anni ho sofferto di questa malattia,
Ho buttato un sacco di soldi per medicinali e cure. Non ho mai pensato che il giorno arriverà e sarò in grado di dare la droga.
Ma una volta che ho trovato un sito su Internet che mi ha aiutato. Le aziende farmaceutiche hanno preso un sacco di soldi. Ma in realtà c'è un modo per aiutare sbarazzarsi di diabete per bene.
Questa non è finzione. Si può leggere di più su questo sito
bit.ly/diab0119
Excellent article !
RispondiEliminaJ'ai aussi un article sur le sujet sur:
DESTRUCTEUR DE DIABÈTE and DESTRUCTEUR DE DIABETE
N'hésitez pas à y faire un tour !
Bonne journée.