domenica 7 agosto 2016

Odontoiatria olistica, questa sconosciuta

Suppongo che quella del dentista sia attualmente una delle pochissime professioni che non conoscono crisi, nonchè una delle più lucrose. A farmelo pensare è la constatazione che a fronte delle innumerevoli immagini  provenienti da cinema, tv e giornali raffiguranti divi dello spettacolo, modelle, ma anche tanta gente comune che sfoggiano arcate dentali immancabilmente e assolutamente perfette e smaglianti non c'è riscontro nella popolazione di uno stato di salute dentale corrispondente. Da ciò si deduce che i dentisti  devono avere un bel da fare per rimettere in sesto dentature che diversamente non sarebbero mai scelte come testimonial per la marca di un dentifricio.


Le statistiche  non si discutono: più della metà dei ventenni ha già vari denti cariati o otturati, percentuale che cresce vertiginosamente con l' avanzare dell' età, con addirittura il 90% dei sessantenni che si ritrovano col 63% dei propri denti mancanti o sostituiti con protesi, cariati oppure otturati, per non parlare dei tanti giovani costretti a portare apparecchi ortodontici a causa di denti storti e malocclusioni, una volta rari




E' dunque evidente che, nonostante tutto ciò che la moderna tecnologia ci mette a disposizione, da dentifrici e spazzolini sempre più sofisticati che promettono miracoli a collutori, fili interdentali, visite di controllo specialistiche fino ad apparecchi ortodontici, l' attuale approccio alla salute orale, almeno per quanto riguarda la prevenzione, si sia rivelato un solenne fallimento.

Credo che in nessuna branca delle medicina come nell' odontoiatria i limiti dell' approccio riduzionistico e meccanicistico siano emersi in modo così drammaticamente evidente.


E' per questo che stavolta voglio dedicare il presente post all' odontoiatria olistica che, per quanto mi risulta, non gode ancora della popolarità che certamente merita, e l' occasione me l' ha data la recente pubblicazione del libro "
Cura i tuoi denti in modo naturale", forse il primo ad affrontare l' argomento da un punto di vista alternativo.

Se si hanno disturbi agli occhi a chi ci si rivolge? Ovvio: all' oculista;  e se invece è lo stomaco ad avere problemi? La risposta è: al gastroenterologo; mentre per una frattura ossea si va dall' ortopedico e così via...


Che la medicina allopatica moderna sia sempre più specializzata è  evidente anche a un profano, tanto che il progresso medico viene valutato nella misura in cui si riesce ad approfondire la conoscenza dei dettagli di uno specifico problema. E' una questione di natura culturale: la nostra percezione del mondo e lo stesso paradigma su cui si fonda la scienza ci suggeriscono che se abbiamo un dolore a un dente, per stare nel nostro esempio, è lì che si deve intervenire, punto e basta. E così il dentista al quale ricorriamo, se si è formato alla scuola tradizionale, concentrerà la sua attenzione e il suo intervento alla parte interessata senza nemmeno sospettare le sue relazioni con altre parti del corpo (e cosa questo implichi), nè le possibili conseguenze del suo operato.


Insomma, anche se a livello istituzionale e ufficiale nessuno sembra essersene accorto, è incontestabile che il comune concetto di spazio/tempo sia stato stravolto con l' avvento della fisica quantistica,  che ha invalidato i postulati della fisica classica, con pesanti implicazioni sulla nostra visione dell' universo, in cui tutto risulta collegato con tutto.  Esso si presenta infatti come un immenso ologramma: un sistema formato da infinite parti tutte interconnesse e dove ognuna di quelle parti contiene lo stesso intero sistema. Come dicevano gli antichi saggi taoisti: "Nel tutto c'è la parte e nella parte c'è il tutto", ed è quantomeno sorprendente che le antiche medicine abbiano potuto svilupparsi grazie a geniali intuizioni che solo oggi la scienza è in grado di avallare.





Dunque in questa nuova ottica i denti e la bocca costituiscono un ecosistema facente parte di un sistema più grande, il corpo, e, come ogni altra sua parte, essi si relazionano col tutto tramite il sangue e la linfa, ma anche energeticamente attraverso i meridiani d' agopuntura.

Nell' antica medicina orientale, ad esempio, testa e tronco sono considerati strutture complementari  che presentano interessanti corrispondenze e analogie, come i 32 denti e le 32 vertebre (si parla sempre di 33 vertebre, ma in realtà le ultime due sono fuse assieme e perciò è come se fossero una sola), inoltre se sommiamo il tutto si ottiene 64, che è, guarda caso, il numero dell'
I King (vi dice qualcosa?). Andando poi  nello specifico, come si vede nello schema qui in basso, i vari denti corrispondono a precisi organi e sistemi, riflettendone lo stato di salute.





Perciò, se il vostro dentista è di formazione tradizionale, non andategli a dire che curando un organo ammalato si può guarire automaticamente anche il dente corrispondente: potreste essere presi per matti.

Da questo si capisce che l' odontoiatria olistica mira soprattutto a ripristinare uno stato di armonia nell' individuo, piuttosto che a limitarsi a riparare il danno ormai avvenuto. Correggere dunque il problema sottostante in modo naturale e senza effetti collaterali e non sopprimere semplicemente il sintomo.


Per uno scopo così ambizioso essa si avvale delle più avanzate e complete conoscenze multidisciplinari oggi disponibili, dunque non solo nel campo della medicina scientifica ma anche dell' osteopatia, naturopatia ecc. Conoscenze che per qualche motivo non sono ancora incorporate nei programmi accademici ufficiali.


In questo senso il suddetto libro, "
Cura i tuoi denti in modo naturale", si rivela una preziosa fonte di notizie e informazioni probabilmente impossibili da reperire altrove. Impossibile anche accennarle tutte. Mi limiterò dunque ad illustrare brevemente quelle che mi sembrano fondamentali, cominciando dal concetto che il dente è un' entità viva. Sembrerà a qualcuno un' affermazione ovvia e banale, ma di fatto questo piccolo oggetto duro è trattato come un pezzo di osso inerte e passivo incapace di opporre resilienza a qualsiasi agente patogeno.

Per esempio ci hanno sempre detto che la  carie sia dovuta all' erosione prodotta dal contatto diretto di zucchero, acidi e batteri con lo smalto dentale. Sembra però che le cose siano  più complesse di quanto si crede da che si è scoperto com' è regolato il flusso del liquido dentinale,  quella linfa di derivazione sanguigna che irrorando la parte interna del dente si dirige verso la sua superficie e lo mantiene in vita, rinnovandolo, proteggendolo e provvedendo alla sua riparazione in caso di aggressione (se il danno non è grave è di solito reversibile). Un meccanismo simile al flusso della linfa che nutre un albero diffondendosi dalle radici   fino ai rami e alle foglie. Dunque, da organo vivo quale è, il dente è soggetto ad un continuo ricambio che comprende anche lo smalto, la parte esterna e più dura, tanto da sembrarci inerte e immutabile. Addirittura la sciamana
Lumira sostiene che abbiamo persino il potere di far rigenerare i denti perduti.

Ebbene, è un ormone secreto dalla parotide (la maggiore delle ghiandole salivari) a regolare questo flusso, ma ancora più interessante è sapere che la sua secrezione è inibita da iperglicemia e  iperinsulinemia, conseguenti all' uso di zucchero e alimenti raffinati, che addirittura invertono la direzione del flusso, risucchiando acidità e batteri eventualmente presenti sulla superfice dello smalto portandoli nella polpa del dente, con conseguenze immaginabili. Anche diete carenti di nutrienti importanti, gli additivi industriali e il fluoro presente in acque e dentifrici hanno lo stesso effetto negativo sul flusso del liquido dentinale.


Ecco dunque ancora una volta chiamate in causa (c' era da dubitarne?) le moderne abitudini alimentari indicate come le principali cause, dirette o indirette, di tutti i problemi di denti e gengive. All' importanza della dieta è infatti dedicato un intero capitolo in cui si parla non solo dei fattori più dannosi, ma anche dei nutrienti dotati di più spiccata azione protettiva, la cui presenza nelle diete moderne non è affatto scontata (ad esempio le vitamine liposolubili, e in particolare la vit. K, responsabile della sintesi di osteocalcina, un ormone che ha un ruolo fondamentale nella mineralizzazione ossea). 


E a proposito di carenze e diete scadenti, è in queste moderne abitudini che l' autrice del libro,
Nadine Artemis,  individua genericamente la causa principale di malocclusioni, denti storti e protrusione delle arcate, oggi così tanto frequenti, essendo irregolarità dovute spesso a un insufficiente sviluppo mascellare e mandibolare, che ha come diretta conseguenza il sovraffollamento dei denti.

Devo tuttavia far notare a questo punto che nell' indicare tutti i  possibili fattori  all' origine di questo fenomeno che ha visto un costante aumento nella storia recente, dai più plausibili ai più improbabili, come quello genetico (poteva mai mancare?), non si tiene mai in considerazione il sorprendente potere del cibo su tutti i piani del nostro essere e del nostro divenire, in quanto per motivi culturali se ne ignorano gli apetti energetici. Ma per chi ha una visione a 360° e conosce la "bussola universale" yin/yang diventa tutto più chiaro e comprensibile: è la costante presenza nelle diete moderne di alimenti e bevande eccessivamente yin (espansivi) e di alimenti eccessivamente yang (contrattivi), specie se assunti fin dalla prima infanzia, a favorire uno sviluppo caotico della dentatura.


E sempre a proposito di denti irregolari è opportuno informare che i comuni apparecchi e interventi ortodontici non sono scevri di pericoli, potendo fra l' altro alterare, specie nei più giovani, il normale sviluppo delle ossa facciali e di conseguenza modificare anche i lineamenti del viso in modo permanente.


Fortunatamente però  l' odontoiatria olistica ha nella cosiddetta ortodonzia funzionale un' alternativa valida da offrirci. Si tratta di un insieme di tecniche che invece di agire direttamente sui denti puntano a favorire un armonico sviluppo di arcate, palato e mascelle, che darà come risultato  una crescita dei denti altrettanto regolare ed equilibrata.


Naturalmente non si poteva non dedicare ampio spazio al problema delle micidiali amalgame al mercurio, da evitare come la peste, e anche in questo caso rivolgersi ad un dentista olistico, specialmente per chi ha già subìto otturazioni di questo tipo, diventa una scelta obbligata in quanto la rimozione delle vecchie amalgame, come pure  otturazioni, devitalizzazioni ed estrazioni, richiedono competenze che vanno al di là delle nozioni insegnate nelle scuole odontoiatriche tradizionali. Per questo nel libro si forniscono anche utili indicazioni per poter riconoscere un dentista davvero olistico.


Non manca infine un  vademecum articolato in otto mosse cruciali per un' igiene orale ottimale, a cominciare dallo sciacquare la bocca semplicemente con acqua e sale (ed eventualmente anche bicarbonato), con acqua però depurata da fluoro e cloro. Rimedio, secondo l' autrice, decisamente preferibile ai comuni dentifrici (anche molti di quelli dichiarati "naturali") e collutori cui va una bocciatura senza appello per le numerose sostanze chimiche potenzialmente dannose ivi contenute e di cui si parla minuziosamente.


Io aggiungerei come rimedio orale ideale per sciacqui e massaggi gengivali il dentie, una polvere nera ottenuta dalla carbonizzazione di melanzana assieme a sale, estremamente yang dunque e alcalinizzante, che si può reperire nei centri macrobiotici e nelle erboristerie.


Come si sarà capito, e per dirla in sintesi, l' odontaiatria olistica  ricorre a tecniche naturali meno invasive possibili, affrontando il problema alla radice, tenendo conto dell' individuo nella sua totalità e raramente ricorre all' estrazione di denti. Perciò, se siete come me, che mi sento male al solo pensiero di dover varcare la soglia di uno studio dentistico, questo può essere un motivo in più per convertirsi a questo nuovo approccio che mette giustamente al primo posto la prevenzione.


Michele Nardella 




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6 commenti:

  1. Argomento di estremo interesse. Dovremmo, sempre, osservare l'essere umano in modo olistico. Non a caso il mio odontoiatra è olistico. Da tempo uso la polvere, da te suggerita, per un'adeguata igiene orale. Grazie per i consigli che ci elargisci. Buon pomeriggio.

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  2. Bene, mi fa piacere.
    Scusa per la formattazione, come avrai notato da quei caratteri in piena anarchia. Non ho idea di cosa sia successo: io ho preparato il post seguendo la procedura di sempre e al momento della pubblicazione tutto era normale. Poi ad un controllo mi sono accorto del casino, al quale non sono riuscito a rimediare nonostante i vari tentativi di reimpostazione.
    Mi sono perciò rivolto a un tecnico da cui aspetto ancora una risposta.

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  3. La tua costanza è ammirevole, grazie di tutto.

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    1. Grazie a te, mia adorata Giancarla. Finchè ci saranno persone come te, che apprezzano ciò che faccio, sarò invogliato a continuare.

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  4. Da mio nonno, farmacista in un'epoca in cui non esistevano le cosiddette specialità per ogni patologia ed i farmaci venivano elaborati in base a ricette che indicavano le composizioni ed i relativi dosaggi, ho ereditato un suo prontuario dove annotava i suoi personali suggerimenti. Consigliava il lavaggio dei denti solo con acqua e sale. Peccato averlo disatteso! La mamma ci abituò al dentifricio ed il consiglio lo conobbi troppo tardi ed ora mi chiedo quale ragionamento avesse mai indotto mio nonno a tale conclusione. Fortunati coloro che ti leggono. Ciao, Daniela Polli

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  5. Ciao Daniela, e grazie per la tua attenzione.
    Non è infrequente che certe abitudini e i consigli dei nostri nonni si rivelino come le scelte migliori alla luce dell' esperienza e delle scoperte scientifiche moderne. Franco Berrino dice laconicamente: "Se la vostra nonna non lo conosceva, non mangiatelo!".
    Evidentemente la saggezza è il frutto dell' esperienza e dell' intuizione che si sviluppa conducendo una vita semplice e a contatto coi ritmi della natura. Noi in questo senso abbiamo perduto indubbiamente qualcosa in cambio di uno sviluppo scientifico e tecnologico che però, se usati senza giudizio, spesso ci portano nella direzione sbagliata.

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