martedì 18 dicembre 2018

I troll a difesa della menzogna istituzionalizzata

Sto avendo ragione sulle vaccinazioni di massa - i medici hanno mentito. Salvate i nostri bambini e il loro futuro

Quando anni fa ho aperto questo blog e iniziato la mia attività sociale nella comunità di Facebook non immaginavo di essere entrato in qualcosa di metaforicamente non troppo dissimile da una gabbia di leoni pronti a sbranarti.

Per chi non sapesse che cosa significa il termine "troll" rispondo subito che nel gergo di internet lo si usa per indicare un disturbatore sociale, o più precisamente un utente di una comunità virtuale che si intromette in una discussione a volte per il solo gusto di sfottere qualcuno, deriderlo e provocarlo, insomma un esempio di bullismo, oppure allo scopo di intralciarla e screditare un interlocutore, cercando di confutare una tesi in discussione che non condivide. Ovviamente molti di questi sono lì apposta per conto di qualcuno intenzionato a denigrare chi va contro i suoi interessi.

Adesso che il movimento no-vax sta crescendo a vista d'occhio e sta minacciosamente andando fuori controllo, le istituzioni, da sempre ostaggio delle lobby farmaceutiche, stanno cercando con ogni mezzo di arginare il fenomeno, come c'era da aspettarsi. Un buon esempio sono gli spot pubblicitari televisivi che stanno ora imperversando (cosa mai avvenuta fino a qualche tempo fa) per incoraggiare a ricorrere al vaccino, e in particolare a quello influenzale,  sempre più disertato perfino dal personale medico che dovrebbe essere il primo a dare l'esempio (solo il 15% lo fa, cosa che fa nascere più che legittimi sospetti). Ecco così ricorrere a un grottesco stratagemma, annunciando con tanto di rullo di tamburi un'improbabile affluenza record in ambulatori e farmacie anche da parte di medici (che compaiono in un video sorridenti e persuasivi mentre si fanno inoculare quel cocktail di schifezze, o almeno così vogliono far credere) per accaparrarsi la loro brava dose di vaccino, tanto che addirittura sarebbe andata presto esaurita ogni scorta. 

Ma no! Finalmente i medici, fino a ieri restii, si sono improvvisamente ravveduti: miracolo delle campagne vaccinali! Ma a chi vogliono darla a bere?

Un altro esempio sono appunto i troll, che pullulano nei gruppi social. E' piuttosto facile infatti incontrarli, anche se non lo è altrettanto riconoscerli subito perché di solito fanno di tutto per non destare sospetti, presentandosi magari come amici. Come non è facile distinguerli dai cretini genuini, quegli individui per i quali il ragionamento è un optional e la logica un'opinione, quelli che, a dispetto di ogni evidenza contraria e innamorati di un'idea che non vogliono abbandonare, non ti daranno mai ragione nemmeno se la chiedi in ginocchio piangendo.

Io per mia esperienza ne so qualcosa e vi assicuro che è del tutto inutile discuterci: "Abbandonate ogni speranza, o voi che entrate" è il monito di dantesca memoria che suona in questo caso più che mai appropriato, perché non c'è una sola probabilità che possiate convincerli, dato che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Perciò, se vi capita di imbattervi in qualcuno di questi soggetti vi consiglio di prendere immediatamente le distanze, se non volete perdere tempo e nuocere al vostro fegato.

Pensate che recentemente un tizio  ha avuto l'impudenza di affermare che non ho contenuti e che addirittura sarei in malafede (!!!). Ora, dico io, si può anche non essere d'accordo, ma come si fa a dire ciò che è oggettivamente un'assurdità? I miei post sono quasi tutti molto lunghi, dunque qualcosa devo pure aver detto in tutte quelle righe, giusto o sbagliato che sia. Evidentemente c'è chi pensa che per esprimersi a parole sia sufficiente avere una bocca e che l'uso del cervello sia facoltativo.

Una critica seria, onesta e costruttiva (vogliamo dire "intelligente"?) dovrebbe analizzare ogni singola mia affermazione o concetto espresso e indicare precisamente i punti su cui non si è d'accordo, spiegandone ovviamente le ragioni, ma questo non lo fa mai nessuno. Nella mia pluriennale esperienza su internet non mi è mai capitato. Si eludono sistematicamente i contenuti facendo finta di niente e si va avanti nella discussione a base di semplici affermazioni che lasciano il tempo che trovano e ripetendo meccanicamente slogan ormai logori, forse nell'illusione che a furia di ripetere una fandonia questa diventi poi verità.

Un altro interlocutore in quella stessa discussione (trasformatasi presto in un vivace battibecco con l'intervento di altre persone unitesi in mia difesa) fra l'altro ha dato del "rincoglionito" al Premio Nobel Luc Montagnier per la sua nota posizione critica nei confronti dei vaccini (anche quel pallone gonfiato, sedicente padreterno in terra di Burioni aveva detto lo stesso a proposito sia di Montagnier che di Giulio Tarro, altro eminente scienziato di fama internazionale candidato al Nobel, per lo stesso motivo).

Purtroppo non ho abbastanza prontezza di spirito perché solo in un secondo momento m'è venuto in mente che avrei potuto rispondere con questa frase ironica che l'avrebbe stecchito:

"Benissimo! Visto che il tuo discorso è tutto improntato sul rigore scientifico, mettiamola pure in questi termini: forniscimi la prova, diagnosi alla mano, che Montagnier è realmente affetto da qualche tipo di demenza senile e così l'avrai vinta tu. Altrimenti la tua insinuazione sarà solo da prendere come una banale battuta da osteria.
Eh già... hai voluto la bicicletta? E adesso pedala!
A proposito, dimenticavo: a quando un nuovo vaccino contro l'Alzheimer? Sì, perché pare che sia in atto una nuova epidemia che colpisce tanti scienziati che si stanno esprimendo negativamente sui vaccini, dunque tutti rincoglioniti!

Per illustrare i punti principali toccati nel dibattito ho pensato di pubblicare qui testualmente il mio ultimo intervento che riassume un pò tutto:

"OK, allora d'ora in poi chiederemo alla tua colf consigli sui vaccini, visto che Trump, essendo "solo" il Presidente degli Stati Uniti e dunque non uno scienziato, sull'argomento ne sa meno di lei.
Questa presunzione, tipica di voi vaccinisti, si basa sulla convinzione (arrogante e puerile) che se non si è un Premio Nobel per la Medicina non si ha diritto di parola e non si possono dire cose sensate. Tuttavia quando parlano personaggi pubblici, notoriamente senza titolo, come la Lorenzin, Renzi e altri politici, Piero Angela, Cecchi Paone e tutta la nutrita schiera di giornalisti cialtroni e corrotti stranamente nessuno trova mai da ridire. Eh già, loro sono tutti paladini a spada tratta delle vaccinazioni, perciò non è il caso di stare a fare i pignoli, vero?
Ma che cosa ne sai tu di cosa ne sa Robert Kennedy  e di cosa ne sa Trump? Dopo tutto non stiamo mica parlando di due "vucumprà"!
Avrei tutto il diritto di chiederti chi sei tu per parlare con tanta supponenza e sicurezza guardando gli altri dall'alto in basso.
Davvero pensi che un personaggio che riveste una simile carica abbia tempo da perdere per star dietro a una qualsiasi bufala da internet? Vuoi che non abbia tutti i mezzi possibili e immaginabili per svolgere le più approfondite indagini del caso?
Dunque, se Trump ha pensato di istituire una commissione d'inchiesta sui vaccini avrà avuto le sue buone ragioni (del resto non è un mistero come lui la pensa sui vaccini).
Che poi abbia fatto retromarcia da un giorno all'altro facendo naufragare questo progetto (qualcosa di simile all'imprevedibile quanto repentino cambiamento di programma della nostra ministra Grillo. Ma che strana coincidenza!) non mi sorprende più di tanto, visto che, come ormai si sa, chi detiene il potere non sono i politici bensì le lobby farmaceutiche, ossia la peggiore delle mafie. Qualcuno deve aver fatto capire a Trump che non gli conviene mettersi contro quel Potere.
Ti faccio notare che gli aspetti scientifici sono solo una piccola parte dell'intera questione (e per quanto riguarda quelli si può benissimo rimandare alle centinaia di medici e scienziati no-vax che hanno argomenti a bizzeffe... naturalmente per chi ha orecchie), perchè a chi è dotato di sufficiente senso critico non può sfuggire che ci sono considerazioni logiche basate su fatti, oggettivi e constatabili, che non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni. 
Per esempio, ammesso che, come dici tu, non ci siano studi scientifici che provino il legame fra vaccini e i numerosi effetti collaterali ad essi attribuiti, questo non dimostra che quel legame non esiste. Potrebbe significare che studi indipendenti che lo provano sono stati opportunamente occultati, oppure che quelli ufficialmente riconosciuti sono taroccati, scarsi, non abbastanza approfonditi, o effettuati in una direzione sbagliata, e il motivo è molto semplice:
A parte i danneggiati e i rispettivi parenti, a nessuno interessa infatti verificare ciò che si è sempre dato per scontato. E se poi si venisse a scoprire che la realtà è molto diversa da ciò che i vaccinisti hanno sempre energicamente sostenuto e voluto far credere? Eh no, scherziamo? E' un rischio che non ci si può permettere di correre!
D'altro canto non è certamente realistico pensare che migliaia di casi di danni (morte compresa) verificatisi subito dopo la vaccinazione siano solo il risultato di sfortunate coincidenze (senza peraltro che la scienza abbia mai saputo dare una spiegazione che vada al di là di semplici, banali ipotesi), ma capisco che a chi è a corto di argomenti non rimane altro che arrampicarsi sugli specchi pur di rispondere a una legittima obiezione anche a costo di coprirsi di ridicolo.
Come vedi, qui la scienza non c'entra un fico secco.
Potrei continuare ma non mi sembra il caso: tutto ciò che ho detto finora è sufficiente a convincere anche i più scettici, purché onesti... ma non le persone come te. Alle persone come te non interessa il confronto, capire come stanno effettivamente le cose, conoscere la verità, ma solo imporre ad ogni costo il dogma dei vaccini perché colluse o interessate a difendere interessi personali.
Per fortuna però è vero anche il contrario, perciò se speri di poter convincere qualcuno di noi che i vaccini sono utili e sicuri stai semplicemente sprecando il tuo tempo. E ricorda che la verità si può soffocare quanto si vuole, ma prima o poi viene sempre a galla. Perciò ti dovrai rassegnare... "
E sapete cos'ha risposto quel vigliacco? Che si rifiuta di continuare a discutere con chi dimostra un atteggiamento antiscientifico e fideistico.
Appunto, come volevasi dimostrare (il bue che dice "cornuto" all'asino?).
C'è un detto che recita più o meno così: "Non metterti mai a discutere con un idiota: Lui ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza".

Michele Nardella

9 commenti:

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  2. Ci sono stati MIGLIAIA di studi scientifici (finanziati dalle ditte del Tabacco) che sostenevano "il tabacco non è pericoloso". Ricordo medici che facevano pubblicità, nel web sono ancora visibili le loro foto. Poi improvvisamente ci siamo trovati pacchetti di sigarette con scritto "il fumo ti uccide".
    Ci sono stati MIGLIAIA di studi scientifici (finanziati dalle ditte del Petrolifere) che sostenevano "il piombo nelle benzine non è pericoloso" ed ora abbiamo la benzina verde.
    Ci sono MIGLIAIA di studi scientifici (finanziati dalle ditte del Farmaceutiche) che sostengono "i vaccini sono innocui" ... forse la storia si ripeterà, ma quando???

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    1. Acuta osservazione! Purtroppo ormai è chiaro che, se c'è qualcosa che la storia insegna... è proprio il fatto che non insegna niente!

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  3. Se fossi un novello genitore invece affidare il bambino all'ASL lo porterei in un ambulatorio veterinario. La campagna vaccinale veterinaria è convincente, è responsabile, è seria, altro che quella pediatrica (opinione personale), i veterinari responsabilmente consigliano vaccini senza adiuvanti, su misura, più sicuri, minore infiammazione, minori rischi.
    https://www.liberascelta.org/vaccini-senza-adiuvanti-dal-veterinario/vaccini-veterinari-senza-adiuvanti-vaccini-pediatrici-nocivi-2/
    E' il colmo, i medici veterinari si preoccupano degli aspetti nella profilassi veterinaria per la salute di un felino, loro sono attenti agli amici animali, invece i SOLONI della medicina negano la nocività degli adiuvanti. Una domanda, ma...per immunità di gregge si intende che tutti devono dire sì BWUANA altrimenti sei radiato, o si intende altro? ;)

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    1. Sì, infatti sarebbe più appropriato riferirsi con quell'espressione al gregge di pecoroni che crede ingenuamente a questa enorme fesseria, la più grossa bugia di tutta la storia della scienza, ormai più volte sputtanata.
      Ma per gli adepti della religione dei vaccini è fondamentale aderire al dogma della Santa Trinità:
      - I vaccini sono efficaci;
      - I vaccini sono sicuri;
      - I vaccini sono necessari.

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  4. Ti stai battendo con tutte le forze per questo argomento. Per fortuna non ho problemi di questo tipo, ma se avessi dei figli, sarei molto preoccupata. Grazie per il tuo impegno.

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    1. Ero, sono e sarò preoccupato per le vaccinazioni dei nipotini, io sono solo il nonno e non ho voce in capitolo. La mia prima vaccinazione me la fecero a scuola a 6 anni (antivaiolosa) nel 1954 e non a 3 mesi.

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    2. Forse ti sorprenderà, ma devo dirti che non sono particolarmente interessato al tema dei vaccini, anche perché non sono direttamente coinvolto (neanch'io ho figli). Ho cominciato ad appassionarmici da che è diventato il più scottante e dibattuto (non passa giorno senza imbattermi in notizie e commenti che letteralmente pullulano sui social e in rete, e c'è solo l'imbarazzo della scelta nel decidere cosa leggere).

      Il motivo è che questo scontro epocale sui vaccini, oltre ad essere espressione di un sistema marcio fino al midollo oltre ogni ragionevole dubbio, dove a dettare legge è una scienza bugiarda e collusa, è emblematico di un atteggiamento, di una certa mentalità che odio e combatto con tutte le mie forze e che si può definire "scientismo". Esso contiene in sè arroganza, presunzione, dogmatismo, ignoranza, rigidità mentale e mancanza di oggettività, elevando la scienza ad atto di fede ed è l'opposto di un sano spirito scientifico, che significa invece rifiuto di ogni dogmatismo, non dare mai nulla per scontato, capacità di rimettere in discussione qualsiasi conoscenza acquisita e soprattutto apertura mentale e disponibilità al dialogo e al confronto (cosa che i vaccinisti, guarda caso, evitano come la peste, liquidando allo stesso tempo chiunque la pensi diversamente come "antiscientifico", perciò incarnando perfettamente la metafora del bue che dà del cornuto all'asino).

      In realtà un vero scienziato, uno scienziato onesto non ha mai troppe certezze perché sa che il suo sapere è poca cosa in confronto a tutto lo scibile universale e l'adagio socratico "So di non sapere" dovrebbe essere di monito a tutti.

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  5. Cosa dirti? Io non ho questi problemi ma capisco chi si trova in questa situazione e perciò non posso che offrire la mia solidarietà.
    Magari puo
    i provare a far leggere questo articolo e tutti gli altri che ho scritto sull'argomento, chissà...

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