sabato 25 aprile 2020

Covid-19: un valido aiuto dalla macrobiotica


Come tutti purtroppo sappiamo, da settimane i media  non fanno che trasmettere ininterrottamente bollettini di guerra, con notizie che parlano esclusivamente di presunti morti da coronavirus, infetti, mascherine, tamponi, respiratori... il tutto condito con banali slogan ripetuti pecorescamente fino alla nausea: "Io resto a casa", "Andrà tutto bene!" (come se le cose potessero verificarsi per il solo fatto di desiderarle). 

Tutto questo e il clima fosco che ne deriva sarebbe un ottimo soggetto per un film di fantascienza da record d'incassi, non c'è che dire, se non fosse tragicamente reale. E se si pensa che tutta questa grottesca faccenda è quella che sarà ricordata in futuro come la più colossale, solenne, incredibile truffa della storia, c'è solo da rabbrividire.

Per fortuna però, lontane anni-luce da tutto questo terrorismo mediatico demenziale e irresponsabile ci sono ancora persone di buonsenso, ormai sotto protezione del WWF in quanto esemplari di una specie in via di estinzione.

Persone fuori dal coro che non condividono la superstizione  dominante ammantata di scientificità, quella che identifica negli agenti esterni cosiddetti infettivi la causa dei nostri mali, analogamente ai tolemaici, che sostenevano la teoria geocentrica dell'universo (poi ribaltata prima da Copernico e successivamente da Keplero e Galileo).

Tengo a ribadire che un'entità così elementare quale un virus o un qualsiasi microrganismo, con cui il genere umano ha dovuto necessariamente convivere fin dall'alba della sua storia, non può essere intrinsecamente nocivo per il nostro organismo (ammesso che sia da considerare la causa della malattia e non l'effetto, come alcuni sostengono), a meno che quest'ultimo non sia già debilitato (questa è sempre stata la mia convinzione che  trova conferma qui e qui).

Così, dopo tutta questa necessaria premessa, devo tornare ancora una volta a parlare di quelli che sono attualmente i principali esponenti del movimento a promozione della filosofia macrobiotica, Alex Jack, Edward Esko e Bettina Zumdick del Planetary Health Inc. e della loro iniziativa in questa emergenza, perchè se mi sono scomodato a scrivere un nuovo post non è solo per ribadire concetti fondamentali, ma anche per fornire qualche aggiornamento. Si tratta infatti di ulteriori più o meno recenti studi che confermano le proprietà straordinarie di alcuni prodotti normalmente usati nella pratica macrobiotica, come sto per illustrare (qui si trova la versione originale dell'articolo che parla dell'attuale situazione coronavirus, di quelli che sono, secondo gli autori, i fattori che hanno favorito questa emergenza con naturalmente i consigli per proteggersi al meglio).

L'articolo individua nell'intervento dell'uomo sulla natura nelle più disparate forme (prima fra tutte l'agricoltura chimica) e la conseguente alterazione degli equilibri dell'ecosistema una possibile causa della comparsa di nuove specie di virus patogeni, come pure di una maggiore trasmissibilità degli stessi. Ad esempio la progressiva scomparsa di uccelli e rane porta ad un aumento di zanzare, pulci e altri insetti che diffondono malattie batteriche e virali.

D'altra parte il progressivo generale indebolimento del sistema immunitario della gente a causa degli stili di vita moderni rende le persone più vulnerabili anche nei confronti di ogni tipo di malattia infettiva. I principali imputati in questo andazzo degenerativo sono, oltre all'inquinamento ambientale, il fumo, l'alcolismo, l'uso di droghe, l'abuso di medicinali (soprattutto antibiotici), la sedentarietà, anche e soprattutto l'alimentazione moderna a base di cibi industriali devitalizzati ed adulterati, nonchè di cibi animali e alimenti raffinati, e in particolare zucchero in tutte le sue forme. C'è da notare a questo proposito che lo zucchero, vera e propria droga legalizzata (è scientificamente dimostrato che dà dipendenza come tutte le sostanze stupefacenti usate dai tossicodipendenti, leggi qui e qui), è particolarmente deleterio proprio per la produzione e la funzionalità dei globuli bianchi, i nostri soldati a difesa dagli agenti infettivi (ci sono vari studi che l'hanno dimostrato, come si legge in questi articoli: qui e qui (purtroppo non ne conosco in italiano).

Pertanto una dieta ottimale dovrebbe basarsi su alimenti il più possibile naturali e integrali, che enfatizzi cereali (specie quelli in chicchi),  legumi, semi oleaginosi, una ricca varietà di verdure (comprese quelle fermentate, come i crauti, ricche di fermenti lattici che aiutano la flora intestinale, primo baluardo contro gli invasori esterni) e un pò di frutta locale e di stagione. In una situazione come questa, poi, è opportuno evitare ogni cibo animale, con la possibile eccezione di un pò di pesce (comunque chi è nuovo a questo tipo di regime farebbe bene a chiedere consiglio ad un esperto). A tutto ciò la macrobiotica consiglia di aggiungere alcuni prodotti un pò particolari e dai nomi strani, che non appartengono alla nostra tradizione ma che hanno dimostrato avere proprietà straordinarie: alghe marine (wakame, kombu, nori, hiziki, dulse, arame ecc.), la cui ricchezza in sali minerali e oligoelementi non trova riscontro in nessun vegetale terrestre (i sali minerali oltre ad alcalinizzare il sangue, rendendo difficile la vita ai patogeni, rinforzano il sistema immunitario) e non si capisce perché nessun nutrizionista ne parli e le consigli; umeboshi, un'albicocca selvatica giapponese marinata ricca di fermenti lattici e alcalinizzante dalle numerose proprietà medicinali; kuzu , una fecola di una radice selvatica, toccasana per l'apparato digerente e antinfiammatoria; miso , un patè di origine giapponese a base di soja fermentata sotto sale, di solito con l'aggiunta di un cereale, con cui si preparano brodi e zuppe (Attenzione! Il miso deve essere del tipo non pastorizzato, come riportato in etichetta, per conservare tutte le sue proprietà e non deve bollire); shoyu, o salsa di soja, un prodotto liquido usato come condimento in cottura.

Sono tutte specialità acquistabili in centri macrobiotici, negozi di alimenti naturali, ma ormai reperibili anche in molti supermercati. Se non si trova il kuzu lo si può sostituire col tè bancha


Dieta macrobiotica standard
Ci sono però un paio di preparazioni che meritano particolare segnalazione:

- Bevanda di kuzu, umeboshi e shoyu (sull'uso e la preparazione trovate tutte le informazioni qui e qui);

- Zuppa di miso (qui e qui trovate tutto ciò che c'è da sapere).

A sostegno della validità di questi consigli ci sono molti fatti e testimonianze di cui ho già parlato in un mio precedente post, "Coronavirus: come proteggersi", che invito a guardare. Voglio solo ricordare il sito www.ebolaanddiet.com aperto dallo stesso personale del Planetary Health all'epoca dell'epidemia  di ebola, in cui ci sono tutte le indicazioni da seguire per gestire l'emergenza (le stesse per tutti i tipi di infezione). Inoltre tengo a segnalare alcuni studi che testimoniano l'efficacia dei prodotti da me su citati (purtroppo sono in lingua originale, così ho cercato di riassumere al massimo il contenuto):

Le umeboshi hanno un soppressore dell'H1N1

Ricercatori giapponesi hanno scoperto che l'umeboshi     contiene una sostanza che può sopprimere la crescita del virus H1N1 responsabile della epidemia suina. Quando applicata alle cellule affette la crescita del virus si riduceva del 90% dopo sette ore;

Il kuzu inibisce l'attecchimento del virus HIV alla superficie della cellule

Come riportato nella rivista Retrovirology, un estratto   ricavato dal kuzu si è rivelato un potente soppressore dell'attività del virus HIV, avendo notato una riduzione del 90% della sua capacità di aderire alle cellule;

Prodotti fermentati della soja e tassi di mortalità

Il British Medical Journal ha riportato che il consumo di miso e altri prodotti fermentati della soja provenienti dall'Estremo Oriente, ma ora prodotti anche in Europa e America, è inversamente associato a tutte le cause di mortalità, incluse le malattie respiratorie, in entrambi i sessi;

Identificazione di antiossidanti nella salsa di soja

Scienziati della National University di Singapore riportano che lo shoyu ha proprietà antiossidanti 10 volte più potenti di quelle del vino rosso e 150 volte più della vitamina C. Si ritiene che ciò sia dovuto all'alta concentrazione del suo pigmento scuro;

Il miso, un efficace antivirale

Il miso è ben conosciuto per la prevenzione di molte croniche malattie, come cancro, malattie cardiovascolari, danni da radiazioni e perfino per cambattere infezioni: L'International Journal of Medical Sciences riporta che componenti del miso sono efficaci come antivirali nell'epatite A.

Conferme alla validità dell'approccio macrobiotico ce ne sono anche da parte di molti altri esperti, fra cui la nostra Dealma Franceschetti, come si può leggere qui, perciò alla luce di tutto quanto detto si capisce meglio la follia criminale di questo sistema marcio fino al midollo che, ignorando i fattori più fondamentali per difenderci dalle aggressioni virali, ci obbliga a sottometterci a una sfilza di idiozie, di cui temo che finora abbiamo visto solo un antipasto.

Pensate, per fare un esempio eloquente, che nel periodo pre-pasquale in tv si commentava non senza una punta di compiacimento che gli Italiani si sarebbero presto potuti consolare per la forzata reclusione con le specialità gastronomiche della tradizione pasquale. E addirittura sul Corriere della Sera del 7 aprile si legge testualmente: "L'Associazione Cancro Primo Aiuto ha deciso di donare una colomba pasquale a tutti gli infermieri dei Centri Covid delle strutture sanitarie con cui collabora da anni... "

Sì, lo so, sembra proprio una barzelletta. Patetico.

Michele Nardella

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Enrica Perucchietti, Luca D'Auria

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4 commenti:

  1. Molto ben fatto. Avreo altri alimenti o integratori naturali (cioè, non raffinati9 da proporre ma saranno magari oggetto di un mio scritto che preparo. Grazie michele

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  2. Grazie a te, Roberto.
    So che ci sono tanti altri rimedi per questo tipo di problemi, come quelli erboristici della MTC, ma per ovvi motivi non potevo dilungarmi ulteriormente. Il mio scopo era illustrare tutte le potenzialità della macrobiotica.

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  3. Sicuramente una buona alimentazione predispone alla salute, ma non si può negare che il virus ci sia, altrimenti in alcune località non ci sarebbe stata l'incredibile impennata della mortalità rispetto agli anni precedenti. La sua presenza nuova è anche provara per il fatto che la sua progressione non è stata graduale, bensì repentina. Sarebbe interessante piuttosto documentare l'effettiva invulnerabilità ad esso da parte dei macrobiotici, come Osawa attestò che in un ospedale dove si seguiva la dieta macrobiotica, nessun paziente risentì dei postumi nucleari. Verità o leggenda?

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  4. Grazie, Francesco, per il tuo intervento.
    Per quanto riguarda i virus abbiamo idee piuttosto differenti e se avessi letto attentamente questo post, come pure altri simili, sapresti cosa voglio dire.
    Non è il caso di affrontare qui una discussione lunga e impegnativa, ti basti sapere che quello che si apprende attraverso l'informazione ufficiale è completamente falso, e non è una mia personale opinione.
    Quanto al disastro atomico giapponese è tutto vero: ne ho parlato anni fa in un mio articolo:
    https://nardellamichele.blogspot.com/2011/11/la-macrobiotica-come-antidoto-al.html

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