sabato 17 maggio 2014

Grande Summit in USA per una rivoluzione alimentare !


Questa volta ho deciso di parlare di un evento di cui sicuramente non avete trovato  notizia sui comuni media, e cioè la terza edizione da poco conclusa (dopo quella del 2012 e l' altra dello scorso autunno,  cui ho accennato nell' articolo "OGM, una seria minaccia per il nostro pianeta") del Food Revolution Summit, il mega-congresso USA dove si è parlato senza peli sulla lingua e in tutti i suoi aspetti dell' enorme e negativo impatto che la moderna produzione alimentare industriale ha sulla vita nostra e del nostro pianeta, mettendo a disposizione pubblica le più avanzate conoscenze, quasi sempre in questi casi tenute nascoste o vigorosamente negate quando vengono in discussione.

Roba tosta insomma, come avrete capito. E che si tratti di informazione che scotta c'è un particolare che lo rivela meglio di qualsiasi commento: due ore prima dell' inizio del summit, che poteva essere seguito in diretta solo  collegandosi al sito internet (www.foodrevolutionsummit.org), il server di quest' ultimo ha subìto un attacco cibernetico finalizzato non a rubare dati, ma semplicemente ad ostacolare la ricezione da parte degli ascoltatori. Fortunatamente l' inconveniente non ha impedito la prosecuzione della manifestazione, che è stata presto ripristinata.

E' però doveroso spendere prima qualche parola sugli ideatori di questo summit, ossia due attivisti di lunga data nella divulgazione di stili di vita salutari ed ecocompatibili, molto conosciuti in USA per essere autori di alcuni best-sellers da milioni di copie, fra cui "Diet for a New America" e "The Food Revolution", nonchè ospiti ricorrenti di vari programmi televisivi e radiofonici locali e nazionali.

Si tratta di John Robbins e di suo figlio Ocean, la cui storia, come state per sentire, si presta idealmente ad ispirare un romanzo o un film.

Da sinistra: John e Ocean Robbins
Il primo, infatti, era destinato a prendere le redini di una grossa e florida azienda di gelati fondata da suo padre ma, già poco più che ventenne, preferì allontanarsi da quella strada che gli avrebbe assicurato un prospero futuro economico, per sceglierne una, sicuramente più difficile, incerta e meno remunerativa, a favore della salute sua e della società.  

La manifestazione, che ha avuto come testimonial nientemeno che Paul McCartney, da anni diventato paladino del vegetarianesimo e con esso della causa ambientalista, e Anthony Robbins, notissimo coach di fama mondiale, si è svolta dal 26 aprile al 4 maggio e in ognuno dei nove giorni sono stati intervistati da John Robbins alcuni dei 24 partecipanti su vari temi.

Non era perciò un incontro che verteva esclusivamente sugli OGM, come quello dell' anno scorso, ma, come detto all' inizio, su tutti gli aspetti inerenti al modello alimentare moderno.

I 24 partecipanti erano stati scelti tra i più illustri esperti mondiali nei rispettivi campi, ma per ovvi motivi non posso che citarne solo alcuni fra i più noti, come Colin Campbell, che ormai non ha più bisogno di presentazioni.

E a fargli da eco vari altri scienziati, come i dr. Dean Ornish e Caldwell Esselstyn, dei quali ha riferito proprio Campbell in alcuni paragrafi del capitolo 5° nel suo "The China Study", illustrandone la storia in dettaglio (anch'io ne ho parlato nell' articolo "Prevenire e guarire le malattie cardiache senza farmaci").

Dean Ornish è noto soprattutto per aver dimostrato la possibilità di invertire il corso degenerativo delle malattie cardiovascolari nella maggior parte dei casi senza farmaci,  utilizzando solo una opportuna dieta unita ad esercizio fisico e alcune pratiche anti-stress. Autore di sei libri, è stato voluto da due presidenti USA, Bill Clinton e Barak Obama, in alcune Commissioni della Casa Bianca sulla salute e le medicine complementari.

Alle stesse conclusioni è giunto il cardiochirurgo plurititolato Caldwell B. Esselstyn, autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche che hanno scosso il mondo della nutrizione.

E come non menzionare il dr. Mark Hyman, uno dei più brillanti e famosi medici alternativi americani, fondatore e direttore dell'  "Ultrawellness Center", un centro di benessere, nonchè presidente dell' "Istituto per la Medicina Funzionale"? Nel suo best-seller "The Blood Sugar Solution", propone la sua formula per sconfiggere definitivamente il sovrappeso e tutti i problemi ad esso connessi.

C'è poi la dottoressa Marion Nestle, docente di Nutrizione all' Università di New York e autrice di numerosi libri, che ha fatto parte di alcune Commissioni sulla salute pubblica e i  bisogni umani. Nel suo intervento ha parlato di come le mega-corporazioni abbiano il dominio su tutto il sistema alimentare, il governo e persino la ricerca scientifica, dando al contempo indicazioni su cosa ognuno può fare in risposta.

Ken Cook, è invece co-fondatore e presidente dell' "Environmental Working Group" (EWG), una organizzazione no-profit per la tutela ambientale che conta 1,3 milioni di membri. Le sue ricerche sugli inquinanti ambientali, con particolare accento sui pesticidi, hanno irritato e indotto a cambiare politica l' USDA (Diparimento Agricoltura USA), la FDA ( l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) e persino la Casa Bianca. In questo summit ha detto tutta la verità sui pesticidi, il cibo organico e come difendersi.

Anche la blogger Vani Hari ha condotto una serie di campagne di successo per indurre varie aziende alimentari, fra cui McDonalds e Coca-Cola, a migliorare la qualità dei loro prodotti, eliminando alcuni allergeni e altre sostanze tossiche.

Una menzione particolare, infine, per Andrew Kimbrell e Michael Hansen, che si sono pronunciati sulla questione OGM.

Il primo è un biologo molecolare fondatore e direttore del "Center for Food Safety" (Centro per la sicurezza alimentare). Chiamato più volte a testimoniare in sede legislativa, i suoi lavori sono stati inclusi in numerose pubblicazioni e documentari, come quello di cui ho parlato nel mio post sugli OGM, il lungometraggio in DVD "Geni fuori controllo" . Il suo ultimo libro si intitola "Il vostro diritto di sapere: l' Ingegneria Genetica e i cambiamenti segreti nel vostro cibo".

Nell' immagine qui a fianco egli afferma: "Nessuno in America o nel mondo si alza la mattina dicendo ' Non vedo l' ora di comprare cibo geneticamente modificato oggi'. Nessuno."

Il dr. Michael Hansen, PhD, fa parte dell' organizzazione non governativa "Consumers International" (CI)   che rappresenta gruppi e agenzie di consumatori in tutto il mondo ed ha membri di più di 200 organizzazioni in 113 Paesi. E' stato membro del "Consiglio sulle biotecnologie agricole" all' USDA e  del "Consiglio per le biotecnologie alimentari ed agricole" del Dipartimento di California. Come scienziato indipendente che valuta dati secondo la procedura cosiddetta di peer review , Michael Hansen ha fornito opportuni approfondimenti su affidabile informazione scientifica e fatti inerenti agli OGM.

Non ritengo il caso di soffermarmi oltre, ma posso assicurare che il summit ha toccato tutti gli aspetti cruciali e le implicazioni legate al cibo odierno, ossia il nostro principale  legame con l' ambiente, e che quindi merita  la nostra massima attenzione per far fronte a tutte le più inquietanti emergenze planetarie. Come ha commentato Paul McCartney in occasione di questo importante evento: "Il nostro pianeta è oggi sotto pressione come non mai e il Food Revolution Summit rappresenta una autorevole piattaforma informativa che ci consente di costruire un futuro per la terra".

E questo auspicio sembra avere buone probabilità di avverarsi (anche se non sappiamo tra quanto tempo e a che prezzo) a giudicare dal crescente successo della manifestazione, che ha contato in questa edizione più di 110mila ascoltatori, contro i 32mila e i 72mila rispettivamente della prima e seconda edizione.

Ma c'è un' altra buona notizia che, adesso che il summit si è ormai concluso, interessa di più:

Tutti i numerosi interventi che si sono susseguiti nei nove giorni di durata dell' evento sono stati registrati e sono disponibili in forma audio in una serie  di CD che fanno parte di un pacchetto comprendente la relativa trascrizione e una serie incredibile di 17 bonus. Ovviamente tale manna è riservata a chi ha totale padronanza dell' inglese (o sarebbe meglio dire "dell' americano").   Per informazioni cliccare qui.

Comunque, in alternativa,  chi  ha una conoscenza meno che perfetta della lingua anglosassone (io, per la cronaca, ho provato ad ascoltare qualche intervista, ma non sono riuscito a capire tanto) trova per fortuna  un surrogato di tutto questo nel libro di John Robbins "Voci della Food Revolution", che tratta gli stessi argomenti, ovviamente in forma molto più succinta e forse meno aggiornata.

Michele Nardella

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