lunedì 24 agosto 2020

Negazionista a chi?


Epiteti come "negazionista", "complottista", "no-vax", l'avrete notato, sono diventati degli stereotipi più che mai comuni in questi tempi di (pseudo)pandemia. Un modo banale,  sommario e soprattutto acritico inteso a definire e stigmatizzare chiunque non sia omologato col pensiero comune impostoci da chi ha potere di comunicazione (e di suggestione), attribuendo a questi termini arbitrariamente e convenzionalmente una connotazione denigratoria.

Ovvio che chi nega qualcosa sia negazionista, così come i complotti non li hanno certo inventati i complottisti: è come dire che l'acqua è bagnata. La vera questione è se una certa tesi sia fondata o meno. Ma il "benpensante" di turno che si trova all'improvviso di fronte a una notizia imbarazzante non ha il tempo e spesso neanche la capacità di confutarla e così per pararsi il fondoschiena, liquida automaticamente chi la diffonde col vocabolo di comodo, come se "negazionista" o "complottista" avessero una intrinseca valenza negativa, come dare del cretino a qualcuno.

Un'occasione che si è  prestata alla grande a questo tipo di atteggiamento da parte dei media è stata la recente imponente manifestazione di protesta a Berlino (1° agosto) e in altre città tedesche contro i provvedimenti governativi anti-covid che ormai si protraggono da mesi senza che si intraveda la fine di quest'incubo. E se si precisa che manifestazioni simili ci sono state anche in vari altri Paesi, anche se non altrettanto massive, come a Londra, Madrid, negli Stati Uniti ecc. (e altre ce ne sono in programma anche in Italia, dulcis in fundo), si può capire quanto grande e diffusa sia l'insofferenza, soprattutto adesso che, con la risalita dei contagi, le autorità e i media (che fanno da cassa di risonanza al volere del Potere) stigmatizzano e sanzionano chiunque osi allentare le misure imposte minacciandone di nuove, avendo nel mirino soprattutto la movida dei giovani che, giustamente, rivendicano il loro diritto a vivere.

Sono fatti che dimostrano che anche il più ben intenzionato prima o poi non ce la fa più a vivere da recluso, nè tantomeno ad accettare tutti i danni psichici (suicidi compresi) ed economici conseguenti, il che la dice lunga su quanto siano assurde, innaturali, inumane e fuori dalla realtà queste misure draconiane per una pandemia che oltretutto non c'è. 

E se si pensa che tutto ciò, assieme alla prospettiva che  con la riapertura delle scuole i bambini saranno sottoposti a misure comportamentali semplicemente folli, non è che l'anticamera al vaccino obbligatorio che ci trasformerà tutti in OGM e ai microchip che ci impianteranno per controllare ogni particolare della nostra vita privata, privandoci di ogni libertà, si capisce che il peggiore incubo orwelliano stia diventando realtà, un futuro prossimo distopico che solo fino a meno di un anno fa nessuno avrebbe nemmeno immaginato.

Sì, perché se c'è un'epidemia in corso è quella di demenzialità e follia che s'è abbattuta sull'umanità. Il solo fatto di credere che un essere di dimensioni infinitesimali, che non si può nemmeno definire un organismo vivente, poco più che materia organica la cui unica attività può essere espletata solo all'interno di una cellula, un'entità certamente non intelligente e non autonoma possa mettere in ginocchio l'intero genere umano minacciandone la stessa sopravvivenza fa capire l'abisso di ignoranza e stupidità in cui è sprofondata l'umanità nel momento più buio della sua storia. Ma milioni di anni di evoluzione, come il buon Darwin ci insegna, saranno serviti a qualcosa? Questo nessuno se lo chiede (un caloroso invito a leggere qui come un coraggioso articolo smaschera l'immane menzogna che individua nei virus e nei germi la causa di malattie).

Ma torniamo alla protesta di Berlino. Mentre stampa e tv, com'era prevedibile, hanno cercato di minimizzare l'accaduto distorcendo particolari e bollando come pazzi estremisti di destra, teorici della cospirazione e negazionisti i manifestanti, spesso ironizzando e diffamandoli (senza peraltro fornire prova alcuna dell'infondatezza delle loro idee, come da vigliacchi), uno dei partecipanti si è preso la briga di scrivere a Robert Kennedy jr., presidente dell'associazione Children's Health Defense, per commentare l'accaduto facendo emergere particolari che sicuramente non ci si può aspettare di veder riportati dai media mainstream (qui la lettera originale).

L'autore esordisce sottolineando i motivi che hanno dato luogo alla manifestazione, e cioè il fatto che sempre più persone stanno avendo consapevolezza di ciò che sta accadendo e non sono disposte a far da cavia al vaccino sperimentale di Bill Gates. Persone che rivendicano il diritto a gestire la propria salute rifiutando discutibili misure draconiane sul distanziamento sociale e l'uso delle mascherine.

Si precisa poi che i numeri della protesta riportati variano grandemente, dato che i media mainstream collusi col sindaco di Berlino hanno fatto di tutto per falsificarli. Si è mostrata infatti furbescamente un'istantanea scattata al mattino presto, molte ore prima del picco dell'affluenza, per poter affermare che i partecipanti erano solo 15000. In realtà, stando ai numeri ufficiali forniti dalla polizia i manifestanti sfilati per Berlino erano compresi tra gli 800.000 e 1,3 milioni, ma se si considerano anche le vicinanze si arriva forse a 3 milioni.

Nel pomeriggio è intervenuta la polizia per far finire la protesta in quanto la folla stava contravvenendo alle disposizioni sul distanziamento e sull'uso delle mascherine, dato che nessuno le indossava, anche se stranamente questo non era stato un problema in occasione della manifestazione Black Lives Matter sempre in Germania (dunque c'era da aspettarsi un'ecatombe... ma i covidioti non osano porsi il dubbio).

Un'altra azione della polizia è stata quella di cercare di bloccare qualsiasi ripresa dell'evento, in modo che non ci fossero testimonianze che potessero contraddire la narrativa ufficiale (perfino ora c'è una massiccia censura da parte di Youtube su questo evento) . Tuttavia uno degli organizzatori proveniente dalla Svizzera è riuscito a filmare l'intera protesta. Qui sotto il video:



Alla fine, molte ore dopo che i media l'avevano annunciato, la polizia ha staccato la corrente elettrica portando via dal palco gli organizzatori e gli oratori. Due di loro sono stati arrestati e poi rilasciati.

Da notare che alcuni agenti di polizia erano riluttanti ad usare la forza contro la folla o ad intimarle di andare a casa, come si può vedere nel video qui sotto, e uno di essi, sentendosi gridare dalla folla che quella protesta si stava svolgendo anche per lui e la sua famiglia, dopo qualche momento di imbarazzo ed esitazione rispose che stava solo eseguendo ordini.


 
Verso la fine della manifestazione i protestanti si sono seduti per terra cantando e sembravano non volere più andare via, mentre una parte di loro si dirigeva verso il principale palazzo governativo.

Nonostante alcuni incidenti, tutto sommato la giornata si è svolta in modo calmo e pacifico, forse ispirati dal motto degli organizzatori "Resistete come Gandhi", fatto sorprendente, dato che gli organizzatori non si aspettavano una così nutrita partecipazione. Ed è per questo che continueranno ad organizzare altre proteste simili in Germania. Per esempio, al momento in cui si scriveva questa lettera ne era prevista una nel fine settimana dell'8-9 agosto a Stoccarda, mentre la prossima a Berlino (molto strombazzata) ci sarà il 29 agosto.

E così, nel riferire alcune indiscrezioni trapelate dai piani alti secondo cui una seconda ondata pandemica e relativo lockdown sono già stati pianificati per metà settembre e dureranno più della prima (già si vedono i segnali da parte di politici e media nel biasimare la risalita dei contagi per colpa di chi ritorna dalle vacanze e di chi non indossa le mascherine), l'autore conclude la lettera sottolineando come in Europa molti si stiano già muovendo, perciò molto opportunamente egli si chiede: e in America?

Ebbene, ciliegina sulla torta, mi è giunta fresca fresca una notizia (qui l'originale) su un militare veterano che nel corso di una riunione della commissione legislativa di una contea californiana, e senza mascherina in aperta sfida ai diktat, ha fatto un duro discorso ammonendo che, se finora la popolazione è stata paziente, ciò non durerà ancora a lungo perché c'è almeno un milione di persone esasperate come lui pronte a tutto pur di riprendersi anche con la forza i propri diritti costituzionali e la propria libertà.

Tutto quanto detto finora si aggiunge alla interminabile lista di medici, scienziati (anche prestigiosi), intellettuali che, prove alla mano, hanno da tempo smascherato la colossale truffa che si nasconde dietro questa pantomima della pandemia, perciò non dovrebbe esserci dubbio che i veri negazionisti sono tutti coloro che non vogliono ragionare neppure di fronte all'evidenza.


Michele Nardella

4 commenti:

  1. Blog estremamente interessante che mi ha riportata sui banchi di scuola a studiare una corrente filosofica: "Il nichilismo".

    La forma epistemologica del nichilismo può essere vista come un'estremizzazione dello scetticismo, in cui ogni forma di conoscenza o sapere è negata.

    D: «Perché credere che esista qualcosa invece che il nulla?»
    R: «Perché il nulla è più semplice e più facile che [concepire] qualche cosa». (Leibniz)

    Il nichilismo si espresse anche come forma di filosofia politica nel movimento anarchico diffuso in Russia alla fine dell'Ottocento che,
    fidando ciecamente nella scienza, rifiutava ogni forma tradizionale di cultura e si proponeva di sconvolgere l'ordine sociale e
    il regime politico allora esistenti per fondarne altri su nuove basi.
    In Russia, il termine «nihilista» fu adoperato sin dal 1829 dal critico letterario N.I. Nadezdin per indicare semplicemente chi «non sa e non capisce nulla».

    Caro e saggio Michele, col trascorrere degli anni adesso ho la certezza che

    «Il nichilismo. Non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile, esso si aggira per la casa. Ciò che occorre è accorgersi di quest'ospite e guardarlo bene in faccia». (Heidegger)

    Quindi stiamo attenti!!




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    1. Mamma mia! Non mi aspettavo un trattato di filosofia.
      Ti sei ancora una volta confermata persona acculturata e non posso che complimentarmi con te, carissima Giancarla. Grazie per il tuo apprezzatissimo commento.

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  2. L'apprezzamento che viene espresso da una persona colta come te e che stimo tanto, mi fa molto piacere. Grazie

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  3. E anche questo fa molto piacere a me. Grazie.

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