lunedì 27 agosto 2018

Il Giappone ha detto no al vaccino MMR


Recentemente mi sono imbattuto in un articolo in inglese che probabilmente non troverete mai sui media italiani, se si eccettua qualche sito internet che ne parla. Si tratta infatti della posizione molto critica e controcorrente del Giappone nei confronti delle comuni politiche vaccinali, un argomento dunque scomodo e tabù.

Pensando di far cosa gradita a chiunque voglia saperne di più leggendo tutta la storia del tormentato rapporto dei giapponesi con le vaccinazioni, ho deciso di tradurre l'articolo.

Questi sono fatti e non opinioni, perciò chiunque sia in buona fede nel sostenere incondizionatamente questa pratica troverà molto difficile non cambiare idea.

Sono sempre stato convinto che questo scontro epocale fra pro-vax e no-vax sia in sostanza (escludendo ovviamente  malafede e collusioni) una contrapposizione fra disinformazione, pregiudizi e paure da una parte e informazione accurata, obiettiva e acuto senso critico dall'altra. 

Nel primo caso si tratta di un pregiudiziale rifiuto di informarsi a 360°, considerando vere solo le informazioni che vanno a confermare le proprie convinzioni ed escludendo tutte quelle che vanno contro. Il nostro subconscio accetta infatti molto più facilmente le idee che ci rassicurano, che ci piacciono di più (questo è scientificamente dimostrato e ne ho parlato nel post "Le strategie di persuasione sui vaccini"), e a chi non piace credere che una semplice iniezione ci mette al sicuro da terribili malattie?

Questo potrebbe spiegare la dabbenaggine di tanta gente che ha ancora fiducia in mamma tv e giornali, notoriamente faziosi fino alla nausea in quanto strumenti del Potere, che conoscono bene l'arte dei messaggi subliminali. D'altro canto capisco che molti facciano fatica a non lasciarvisi condizionare perché di primo acchito è obiettivamente difficile credere che istituzioni, medici, scienziati, giornali, tv e perfino il presidente Mattarella (!!) siano tutti in errore, ma tant'è.

Ma allora come mai i vaccinisti rifiutano arrogantemente e sprezzantemente ogni dialogo e confronto serio con chiunque (compresi personaggi altamente titolati) sostenga la tesi contraria e qualsiasi notizia o informazione in contrasto col pensiero "ortodosso" o che insinua gravi sospetti viene sistematicamente ignorata, occultata, censurata o bollata sommariamente come falsa? Un atteggiamento inequivocabilmente preconcetto e acritico, nonché dittatoriale, che denota evidentemente insicurezza e paura. Al mio paese si chiama "coda di paglia".

E pensare che per fugare ogni dubbio basterebbe riflettere sul vuoto assoluto di logica che traspare da queste semplicissime considerazioni:

Se questi vaccini sono così efficaci, sicuri e necessari come si dice, perché mai ci sarebbe così tanta resistenza, visto che ognuno non ne riceverebbe che benefici? E soprattutto, chi glielo farebbe fare a medici e scienziati di impelagarsi in  crociate a favore di "eresie" scientifiche sapendo di andare sicuramente incontro a impopolarità e gravissime sanzioni? Al contrario, gli interessi di chi difende a spada tratta i vaccini sono fin troppo ovvi... e non si tratta, badate bene, solo di meri interessi pecuniari, come banalmente molti pensano, bensì di salvaguardare la credibilità, l'immagine di tutto un sistema che, già da tempo avviato a un fisiologico, ineluttabile declino, crollerebbe da un giorno all'altro.

Dicevamo anche della paura (fortemente alimentata dalle campagne terroristiche mediatiche) che induce tantissimi genitori a pensare: "Oddio, se non vaccino mio figlio lo metto a rischio! No, no, e chi se l'assume questa responsabilità?!?"

Scusate la lunga digressione che non ho saputo trattenermi dall'esternare, perché mi sembrava molto opportuna, e buona lettura:

Il fatto: il Giappone vanta il più basso tasso di mortalità infantile in seguito al bando dell'obbligatorietà vaccinale ed esorta altri paesi a seguire questa ferma presa di posizione

"E' statisticamente provato che i cittadini del Giappone sono il popolo più sano e longevo del mondo. Il Paese ha anche il più basso tasso di mortalità infantile del pianeta. Non dovrebbe dunque sorprendere che il governo giapponese  ha messo al bando un numero di vaccinazioni che sono attualmente obbligatorie  negli Stati Uniti e ha stretti regolamenti per altri farmaci in generale. Le politiche anti-vaccini  del Giappone sono state a lungo criticate dai promotori dei vaccini degli USA sostenendo che le vaccinazioni di massa promuoverebbero la salute pubblica.

Comunque i Giapponesi vivono più a lungo e più sani degli Americani con una mortalità infantile doppia negli USA rispetto a quella del Giappone. E' evidente che i Paesi occidentali hanno molto da imparare dai Giapponesi per quanto riguarda l'approccio alle vaccinazioni e a questioni concernenti la salute pubblica. I Giapponesi sono vaccino-scettici, detto semplicemente, e a causa delle reazioni avverse riscontrate nei loro bambini hanno bandito molti vaccini.

I Giapponesi sono ben educati sui pericoli delle troppe vaccinazioni e si oppongono all'uso dei vaccini multipli come quello MMR (morbillo, parotite, rosolia). A seguito di un accertato numero di bambini con reazioni avverse, inclusi meningite e perfino morte improvvisa, il governo giapponese ha bandito il vaccino MMR dal suo programma vaccinale, nonostante la forte opposizione di Big Pharma.

Nonostante i vaccini in tribunali siano stati riconosciuti responsabili di autismo, i loro fautori ancora negano la correlazione fra vaccino MMR e l'iperbolico aumento dei casi di disordini dello spettro autistico, che ora colpiscono almeno uno su 45 bambini con perfino un più alto tasso di diagnosi fra i ragazzi. Comunque i vaccini comportano altri seri rischi in aggiunta all'autismo che hanno portato all'immediato bando del micidiale MMR in Giappone.

La tragica storia del vaccino MMR in Giappone

Il vaccino MMR è stato introdotto in Giappone nell'aprile 1989 e i genitori che rifiutavano il vaccino obbligatorio venivano multati. Dopo tre mesi di analisi i funzionari rilevarono che uno su 900 bambini sviluppava avverse reazioni al vaccino, un tasso 2000 volte più elevato di quanto si aspettassero. Si sperò di risolvere il problema con un'altra versione del vaccino, ma l'eccessivo ammontare di avverse reazioni persistette con uno su 1755 bambini affetti.

Il controllo del fluido del midollo spinale di 125 bambini rivelò che il contenuto dei vaccini era penetrato nel sistema nervoso di uno di essi con due altri casi sospetti. Quattro anni più tardi, nel 1993, il governo ritirò l'obbligo per il vaccino MMR per quanto riguarda morbillo e rosolia.

Un medico del Ministero della Salute e Previdenza Sociale del Giappone ammise che dosi di vaccino separate per morbillo e rosolia costerebbero il doppio, pur difendendo quella decisione affermando: 'Ma noi crediamo che ne valga la pena'. Inoltre un membro del Ministero della Salute affermò anche che il bando non aveva causato un incremento di casi di morte per morbillo. I funzionari giapponesi erano anche preoccupati per il vaccino MMR che causava nuovi casi di parotite, citando numerosi studi in 'The Lancet' (nota rivista medica, n. d. t.). I vaccini anti-parotite e anti-epatite B non sono parte del programma nazionale di immunizzazione in Giappone.

Mortalità infantile doppia in America in rapporto al Giappone

Ciò che molti genitori non sanno sul vaccino MMR è che la lista di reazioni avverse ad esso attribuite, presa direttamente dai bugiardini della Merck, è lunga e allarmante. Un breve elenco include: vomito, diarrea, anafilassi, mal d'orecchi, danno al nervo uditivo, diabete, artrite, mialgia, encefalite, convulsioni febbrili, polmonite e morte.

Una ricerca nel database del 'Vaccine Adverse Event Reporting System' (VAERS) mostra le seguenti statistiche per gli Stati Uniti: più di 75mila eventi avversi sono stati riportati sommando tutti quelli relativi ai vaccini per  morbillo, parotite e rosolia.

Segue un lungo elenco di sintomi e malattie con relativa casistica che vi risparmio per ragioni di spazio. Chi vuole, può consultare l'articolo originale linkato su (n. d. t.).

Come riconosciuto dal CDC, il 'National Vaccine Information Center' stima che da meno dell'uno fino al dieci percento di reazioni avverse ai vaccini sono denunciati. Molti dei numeri riportati sopra dovrebbero perciò  essere moltiplicati fino a cento per avere una stima più accurata.

I Giapponesi mettono la salute dei bambini prima dei profitti di Big Pharma e prendono una posizione cautelativa anche nei confronti di altri vaccini. Anche il vaccino per l'influenza è stato oggetto di controversia in Giappone in seguito a 100 morti avvenute dalla fine del 2009.

Il Ministero della Salute del Giappone è stato criticato per la sua posizione prudenziale nei confronti dei vaccini, ma finora i funzionari governativi hanno saggiamente difeso la loro posizione citando la sicurezza pubblica come interesse supremo. Infine il governo giapponese ha preso provvedimenti contro il vaccino destinato alle giovani ragazze, quello del papilloma virus umano (HPV), sospendendolo nel 2013, dopo numerosi casi di serie reazioni riportati, con un rapporto che citava 1968 eventi avversi, 358 dei quali classificati come seri. I funzionari giapponesi erano preoccupati per il benessere delle loro giovani cittadine nonostante avessero investito 187 milioni di dollari nel programma.

I risarcimenti a soltanto una frazione delle vittime che hanno sofferto di reazioni avverse al vaccino per il papilloma virus ammontano a 6 milioni di dollari. In aggiunta dal 2011 almeno 38 infanti sono stati dichiarati morti in seguito al vaccino contro l'Haemophilus Influenzae B e la polmonite da streptococco, secondo documenti del Ministero della Salute Giapponese.

I funzionari giapponesi parlano senza riserve

Il Giappone è stato criticato per essere indietro nei tempi quando si tratta di vaccinazioni. I fautori dei vaccini sostengono che il Giappone non ha tenuto il passo con altri paesi sviluppati riguardo l'uso dei vaccini. Nonostante siano elencate 110 malattie infettive in un registro governativo, il Giappone offre vaccini solo per 22 di esse. Alcuni  esperti giapponesi comunque non sono d'accordo. Hiroko Mori, un ricercatore sui vaccini, è uno di quelli. Egli era a capo della divisione malattie infettive  all'Istituto Nazionale Giapponese di Salute Pubblica, ed avendo notato che il Giappone detiene uno dei tassi di mortalità infantile più bassi al mondo, ha raccomandato un minore uso di vaccini, affermando che le eccellenti condizioni igieniche e nutrizionali di cui gode il Paese hanno promosso la salute dei bambini:

'La medicina si ritiene sia qualcosa che concerne la guarigione, ma agli infanti che non sanno ancora parlare vengono somministrate iniezioni non necessarie solo perchè i loro genitori sono spaventati. I bambini stanno perdendo la loro capacità di guarire naturalmente. Ci sono molte persone che hanno sofferto per effetti collaterali. Tutto ciò che chiediamo è riconoscere il diritto di dire no. Il diritto di scegliere dovrebbe essere riconosciuto come diritto umano fondamentale'.

Tetsuo Nakayama, decano della Kitasato University's Graduate School of Infection Control Sciences, è un esperto che sostiene i vaccini, ma perfino lui riconosce i rischi della vaccinazione, affermando questo: 'Non c'è alcuna garanzia che vostro figlio non sarà quell'uno su mille. Voi dovete comparare i rischi fra gli effetti collaterali e ciò che succederà nel caso siate infettati per via naturale dalla malattia. In base alla legge esistente la decisione di vaccinare o meno il vostro bambino sta ai genitori, ma non c'è abbastanza informazione a disposizione su cui basare una decisione consapevole.'

Masako Koga, un ex-rappresentante  dell'Unione Consumatori del Giappone, ha condiviso le sue preoccupazioni sui motivi che stanno dietro i programmi di  vaccinazioni di massa: 'I vaccini si dovrebbero dare solo a chi ne ha bisogno, ma questo non succede. L'industria globale è guidata da una strategia focalizzata sulle malattie prevenibili coi vaccini. Noi dobbiamo mettere un freno a tutto ciò. I vaccini hanno stretti legami col denaro. Dallo sviluppo alla messa in commercio fino alla ricerca  sugli effetti collaterali ci sono un sacco di interessi coinvolti.'

Egli inoltre sintetizza ciò che motiva la decisione di molti genitori di non vaccinare i loro figli: 'Nessuno sa chi soffrirà degli effetti collaterali delle vaccinazioni. Chi promuove i vaccini dice che la probabilità di incorrere in incidenti è una su un milione. Ma per i genitori quell'uno è tutto.'

Conclusione

Il governo giapponese ha deciso che il valore della salute e la sicurezza della sua popolazione vengono prima e perciò ha rimosso i vaccini con pericolosi effetti collaterali dal suo programma vaccinale. Il Giappone vanta un basso tasso di mortalità infantile, nonostante - o forse proprio per questo - l'obbligatorietà riguardi solo una frazione dei vaccini richiesti da altri Paesi sviluppati, inclusi gli Stati Uniti.
Il vostro bambino ha per caso sofferto di qualche avversa reazione in seguito al vaccino MMR o al vaccino HPV (papilloma virus), entrambi i quali sono stati rimossi dal programma di vaccinazione nazionale giapponese?

Più di 9 miliardi di dollari  sono stati assegnati per danni da vaccino solo lo scorso anno negli USA, e considerate che quelli riguardano solo coloro che hanno potuto permettersi il tempo e le somme di denaro necessari per avviare un procedimento legale. Immaginate quanto difficile e costoso possa essere per le vostre tasche e per la vostra salute sporgere un reclamo e allo stesso tempo dover accudire  un bambino con danno da vaccino? Immaginate dunque  quante più cause potrebbero essere provate e vinte con un sistema più facile da gestire e meno costoso..."

Michele Nardella

MALATTIE, VACCINI E LA STORIA DIMENTICATA







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