Meg Wolff |
'Salve, mi chiamo Meg Wolff, ho 50 anni e vivo nel Maine con mio marito Tom e i miei due figli.
Sono sopravvissuta al cancro due volte, essendomi ammalata prima di cancro alle ossa, per cui dovetti subire l' amputazione di una gamba a 33 anni. Sette anni dopo mi fu diagnosticato un cancro invasivo ad un seno, e in seguito a mastectomia, chemioterapia e radioterapia, i medici mi dissero di rassegnarmi al fatto che il cancro si sarebbe molto probabilmente ripresentato entro un anno.
Sono sopravvissuta al cancro due volte, essendomi ammalata prima di cancro alle ossa, per cui dovetti subire l' amputazione di una gamba a 33 anni. Sette anni dopo mi fu diagnosticato un cancro invasivo ad un seno, e in seguito a mastectomia, chemioterapia e radioterapia, i medici mi dissero di rassegnarmi al fatto che il cancro si sarebbe molto probabilmente ripresentato entro un anno.
Sarò
eternamente grata per aver appreso proprio in quel periodo che alcune
donne col cancro al seno avevano avuto beneficio dalla dieta
macrobiotica. Io non sapevo in cosa consistesse, ma a quel punto mi
interessava solo provare qualunque cosa mi offrisse speranza, perchè
volevo vivere.
Così
cominciai a raccogliere ogni più piccola informazione che potevo sulla
macrobiotica. La dieta di primo acchito sembra più strana di quanto sia
in realtà, ed è basata essenzialmente su cereali integrali, verdure e
legumi.
Ho
subito abbracciato questo modo di mangiare perchè mi sembrava basato sul
buonsenso, considerati i problemi cardiaci capitati a molti membri della
mia famiglia e amici, i quali pensavano invece che io l' avessi perduto,
nel credere che un cambiamento dietetico avrebbe potuto salvarmi la
vita.
Per
fortuna però i loro dubbi e paure non mi dissuasero affatto. Frequentai
corsi di cucina locali e mi affidai ad un fantastico consulente
macrobiotico, Warren Kramer, che mi mise subito sulla giusta strada, e
al meraviglioso supporto di Tom (suo marito, n.d.t.).
Così in breve tempo cominciai a sentirmi meglio e ad acquisire un aspetto migliore, e da allora non ho più guardato indietro.
Penso
che la macrobiotica abbia cambiato la chimica del mio corpo e che
questo cambiamento abbia creato un ambiente inospitale al cancro.
Dopo
nove anni sono più sana della maggior parte delle persone che conosco e
ne sono molto grata e felice. Perciò, come potrei tenere per me questa notizia senza diffonderla? Così ho scritto un libro che racconta il
mio viaggio di ritorno verso la salute e la felicità, "Ritrovare l'
unità: la storia della mia completa guarigione dal cancro al seno".
Il
libro contiene anche schemi di menù curativi, con semplici ricette
macrobiotiche, e una esaustiva guida a utili siti web, letteratura e
professionisti macrobiotici.
Dopodichè
ho voluto fare un atto di fede pubblicando il secondo libro, "Cancro al
seno svelato: la connessione fra cibo e guarigione", che mostra, grazie
alle foto di Joyce Tenneson, i risultati della mia mastectomia e spiega
in sintesi come penso la dieta mi abbia salvato la vita.
Io
credo che alla base del mio miglioramento ci sia stata la mia ferma
decisione di salvarmi la vita, perciò voglio condividere le mie
conoscenze, convinta che la salute di milioni di persone potrebbe
migliorare se solo conoscessero il vitale legame fra dieta e salute.
Così
attualmente sto impiegando molto del mio tempo nel condividere la mia
storia e nel dispensare raccomandazioni attraverso i miei più svariati
impegni.
Il
mio sito web, www.megwolff.com, contiene molte informazioni e utili
risorse e spero possa essere un buon supporto specie per le persone con
un tumore mammario e per chi se ne prende cura.
Ho
anche fondato una comunità di persone interessate a migliorare dieta e
stile di vita grazie al mio blog, www.becoming-whole.com.
Se volete saperne di più visitate per favore questi siti, oppure scrivetemi direttamente al mio indirizzo: meg@megwolff.com.
Vi auguro la migliore fortuna nel vostro viaggio verso una eccellente salute. Fatemi sapere se posso aiutarvi.'
Michele Nardella
La dieta per la prevenzione del cancro Alimentazione e macrobiotica nella lotta contro il cancro Michio Kushi Compralo su il Giardino dei Libri |
Magnifica testimonianza, che merita d'essere conosciuta dal più gran numero di persone ...
RispondiEliminagrazie ... namasté <3
Grazie a te.
EliminaE' per questo che ho deciso di mettere a disposizione questa traduzione, anche se avevo già accennato alla cosa nel post precedente.
Per quanto riguarda la divulgazione, cerco di fare ciò che mi è possibile, ma molta gente sembra indifferente a certe notizie.
quando si leggono queste storie belle e commoventi ti senti inutile e ti rendi conto di quanto siano stupide le nostre preoccupazioni quotidiane.......è vero che tutti dovrebbero leggere queste belle testimonianze per trovare la forza di provare tutte le alternative possibili per guarire dal male! grazie ciao rossana
RispondiEliminafinalmente un articolo per le donne e che parla di donne. Sono moto contenta che questa testimonianza sia emersa, non solo per la stretta corrrelazione fra cibo e salute, ma perchè è un bellissimo messaggio positivo, che stimola ed incita al cambiamente! Molte donne colpite da questo male, spesso si chiudono in un silenzio che non aiuta e questo messaggio da forza e coraggio per ricominciare prima di tutto da se stesse. Grazie Michele.
RispondiEliminaGrazie Romina.
EliminaVisto che non ci vuole molto a inserire un commento all' interno del blog?
Lo scopo principale di un blog è stabilire un contatto tra chi scrive e chi legge, e io non mi stancherò mai di ripeterlo, ma vedo che troppe persone preferiscono, forse per pigrizia, usare la bacheca di facebook.
Grazie Michele per farci sempre conoscere cose che ci aiutano a vivere meglio !!
RispondiEliminaE' pur vero che a noi sembra che pochi ascoltino ma alla fine cio' che conta e' che il nostro cuore e' in pace perche' se solo 1 si salva e' gia' un successo !!
Anch' io condivido l' idea che quando si conosce qualcosa di buono sia un DOVERE condividerlo!!
Grazie grazie grazie
Un abbraccio di luce
Annamaria Nicolosi
Grazie a te Annamaria.
EliminaCondivido in pieno.
Namastè.
Bellissima testimonianza di sopravvivenza !!! Grazie Michele per la traduzione....altrimenti non avrei capito nulla !!! I tuoi blog...sono sempre interessanti !!! Ancora mille ringraziamenti Maria Teresa GRIPPALDI
RispondiEliminaGrazie a te e a tutti quelli che apprezzano l' importanza di un articolo come questo.
EliminaDavvero un'ottima iniziativa questa divulgazione.
RispondiEliminaOccorre coraggio poi far carico alla macrobiotica la responsabilità della guarigione da malattie così gravi.
Soltanto le testimonianze infatti possono far emergere realtà altrimenti non affiorabili per una serie di cause. Prima tra tutte la scientificità delle cure: il mondo accademico richiede prove riproducibili, meccaniche, di laboratorio...
Francesco Mecozzi
Grazie Francesco.
EliminaSono perfettamente consapevole dell' importanza della divulgazione, perchè se non ci pensiamo noi e quei pochi altri che hanno la consapevolezza di questa realtà, chi potrà mai farlo? Non certo la medicina accademica, notoriamente diffidente e sprezzante nei confronti di tutto ciò che esorbita dalla sua ortodossia.
E' per questo che tempo fa ho scritto due famosi articoli sui 6 casi di guarigione dal cancro che hanno convinto una commissione governativa USA a chiedere sovvenzioni per approfondire le ricerche sulla macrobiotica.
Ti faccio notare che una notizia del genere è qualcosa di ben diverso da una semplice testimonianza di guarigione (che lascia un pò il tempo che trova): significa che una commissione di esperti, dopo aver valutato 6 casi particolarmente difficili, non ha avuto dubbi sulla responsabilità della dieta nel determinare la guarigione.
Sarei curioso di sapere se in tutta la rete c'è qualcun altro che ne ha parlato.
Purtroppo però l' esperienza mi insegna che anche queste notizie eclatanti, meritevoli della prima pagina di un giornale, non riescono a convincere tutti. C' è sempre il bastian contrario che ha qualcosa da obiettare (quasi sempre cavilli senza fondamento che ti fanno solo perdere la pazienza). Per esempio, su Facebook c'è stato un fanatico vegano con cui mi sono dovuto scontrare più volte (vedi : "Non ti curar di loro, ma guarda e passa") che ha insinuato che le suddette guarigioni dal cancro potrebbero essere dovute alla semplice eliminazione di tutti i cibi animali, e che quindi la macrobiotica non c' entra (pensa un pò che genio... finalmente si sarebbe trovata la formula universale per sconfiggere definitivamente il male del secolo); un altro, proprio qualche giorno fa, nel commentare il presente post, mi ha fatto notare che una vera guarigione può avvenire solo quando si risolve il conflitto psicologico che si nasconde dietro la malattia, e che lui, a suo dire, avrebbe guarito 4000 pazienti da gravi malattie in questo modo (se vuoi leggere tutto il botta e risposta, devi andare nel gruppo "Medici di sè stessi" e cercare il mio post).
Solo io so quanto è frustrante avere a che fare con gente che non ha orecchie, che ha stabilito a priori di essere nel giusto, e che, dopo che le hai spiegato pazientemente con argomenti sensati, logici e con prove oggettive le tue ragioni e messo in evidenza le sue incongruenze, continua a ripetere sempre la stessa solfa come un disco rotto.